Recensione
Il Sindaco – Italian Politics for Dummies – Recensione: Davide Parenti e Claudio Capenari, produttori del programma satirico “Le Iene”, approdano al cinema con un docufilm nel loro stile
Siamo nel 2017 e a Palermo è tempo di elezioni amministrative. Tra i soliti candidati sbuca un signor nessun giovanissimo. Si tratta di Ismaele La Vardera e viene dal giornalismo d’inchiesta. Inaspettatamente, viene contattato da molti potenti che vogliono usarlo come cavallo di Troia per avere più voti. Avrà a che fare con Rosario Crocetta (Pd), Giancarlo Giorgetti (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), e dulcis in fundo Giancarlo Miccichè (Forza Italia). Peccato che tutti loro saranno ripresi senza saperlo e diventeranno vittime inconsapevoli di colui che volevano usare.
Il Sindaco – Italian Politics for Dummies: un esperimento sociologico che vorrebbe essere un film senza riuscirci
Ci sono ottime premesse dietro “Il Sindaco – Italian Politics for Dummies”, che vede come indiscusso protagonista la Iena Ismaele La Vardera e sua madre. Per una volta, i politici che tirano i fili del teatrino della politica diventano loro i burattini. Salvini e il suo vice Giorgetti, Crocetta e Meloni ci cascano come polli nel giochino orchestrato dal finto ingenuo candidato sindaco. Promettono mare e monti in cambio dei voti del giovane. Alcuni di loro si allargano con assessorati e futura carriera a Montecitorio. Cade nella trappola anche l’attore Francesco Benigno, che diventerà involontario protagonista e che sarà tra tutti quello che reagirà peggio quando si scoprirà la verità.
Grazie all’escamotage di La Vardera, vediamo all’opera senza filtri di sorta il Capitano della Lega ora vice Premier ma anche un’alquanto ingenua Giorgia Meloni. Lo scopo dell’operazione è di mostrare cosa si nasconde dietro la politica e da questo punto di vista il documentario funziona. La parte più interessante è quella che mostra la sinistra figura del boss Antonino Abbate che offre i suoi voti a 30 euro ognuno. Tuttavia, dobbiamo dirlo tutto quel che viene rappresentato sembra risultare il segreto di Pulcinella. I due registi alla fine mostrano palesemente cose che tutti noi conosciamo già da tempo.
Passando all’aspetto registico, bisogna ammettere che il docufilm non c’è. La regia latita, se non nelle parti leggere dei siparietti comici tra madre e figlio, merito però della simpatia della signora. Lei stessa, grande ammiratrice di Salvini chiude il film con il solito selfie con Il Capitano. E qui, c’è l’unica nota politica più interessante dell’opera: la forte adesione del popolo siciliano al fenomeno Lega, a dir poco incomprensibile.
I social media e la televisione generalista si alleano magnificamente in “Il Sindaco – Italian Politics for Dummies”, mostrando come funziona la macchina elettorale. Il docufilm, che ovviamente ha suscitato molte polemiche tra gli inconsapevoli protagonisti, piacerà al pubblico della trasmissione Mediaset “Le Iene”, che da sempre gioca usando modi discutibili e poco trasparenti, come per esempio i fuori onda. Si tratta, tuttavia, solo di una bieca operazione commerciale, in fondo non particolarmente interessante dal punto di vista cinematografico.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Davide Parenti, Claudio Canepari
- Genere: Documentario, colore
- Produzione: Italia 2018
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 26 novembre 2018
“Il Sindaco – Italian politics 4 dummies” è un documentario, diretto dalla coppia di filmaker Davide Parenti e Claudio Canepari e racconta la storia di Ismaele candidato a sindaco di Palermo nel 2017.
Il Sindaco – Italian politics 4 dummies: la vera storia di Ismaele
“Il Sindaco – Italian politics 4 dummies” racconta la storia vera di Ismaele, arrivato quarto alle elezioni comunali nel giugno 2017 a Palermo. In mezzo a documenti reali scorre come fosse una commedia, la vita di un ragazzo e della sua ingombrante madre italiana.
Gli “attori” inconsapevoli di questo film sono i politici italiani, quelli che hanno comandato l’Italia sino a ieri e quelli che la stanno governando anche oggi. Di questa avventura ognuno si farà la propria idea, per Ismaele questa esperienza è servita a capire che la politica in fondo è un mondo semplice nella quale non è importante saper fare quel che prometti, ma l’unica cosa che importa veramente è prometterlo bene. Dal racconto di Ismaele si evince che quando si fa politica non conta davvero da dove arrivano i voti, importa che arrivino e che dire cose vere o false non fa alcuna differenza è sufficiente ripeterlo tante volte. E poi se qualcuno ti dà quel che desideri, tu gli ricambi dandogli quello che lui vuole: se questo avviene con un boss viene chiamato “voto di scambio”, se lo fai, invece, con chi è dentro il sistema è semplicemente un accordo politico.