Recensione
Il sole è anche una stella – Recensione: un teen drama che affronta temi importanti ma pecca nei dialoghi
La regista Ry Russo-Yong, che aveva diretto nel 2017 la pellicola dal titolo “Prima di domani“, torna dietro la macchina da presa di un teen drama con “Il sole è anche una stella”. Il film, ambientato in una New York multiculturale ricca di colori, vede come protagonisti due ragazzi agli antipodi, ma accomunati dalle origini straniere.
Natasha, infatti, è nata in Giamaica ma vive negli USA ormai da nove anni, mentre Daniel ha genitori sudcoreani. Oltre ad avere due caratteri molto diversi, lui romantico e con una vena poetica, lei pragmatica e dalla mente scientifica, un altro importante elemento che li differenzia è che il ragazzo è nato negli Stati Uniti e ha dunque la cittadinanza, Natasha invece insieme alla sua famiglia deve lasciare la città in cui è cresciuta perché non è riuscita a ottenere la proroga del permesso di soggiorno. Ma se i suoi genitori si sono ormai rassegnati e hanno già cominciato a preparare le valigie, la giovane decide di lottare fino alla fine e così trascorre quello che potrebbe essere il suo ultimo giorno nella Grande Mela all’ufficio immigrazione, sperando con questo ulteriore e disperato tentativo che il giudice le conceda altro tempo. Ed è proprio mentre si reca nel palazzo in cui verrà deciso il suo futuro che incontra Daniel, che la salva da un automobilista che rischia di investirla.
Lui crede molto al destino ed è attratto da quella ragazza che ha visto per la prima volta tra la folla della Grand Central Station, e da subito è rimasto colpito dal fatto che, mentre tutti erano completamente immersi nel tran tran quotidiano, lei fosse rimasta qualche minuto con lo sguardo rivolto verso l’alto a vedere cosa succedeva attorno. Una volta presentatisi, Daniel la invita a passare un po’ di tempo con lui e afferma che riuscirà a farle cambiare idea sull’amore, dato che Natasha lo considera soltanto una questione di ormoni.
Inizia così il loro giorno insieme, e quella che inizialmente doveva essere un’ora si trasforma in qualcosa in più, durante la quale i due imparano a conoscersi. Nonostante l’apparenza sicura, anche Daniel ha i suoi problemi, legati principalmente al peso delle aspettative della famiglia nei suoi confronti. Infatti, fin da quando era un bambino i suoi genitori hanno programmato per lui un futuro da medico di successo. Il loro desiderio è quello che il proprio figlio abbia una vita più semplice rispetto alla loro, che hanno dovuto lasciare il proprio Paese in cerca di maggiori possibilità, ma queste aspirazioni, in parte comprensibili, impediscono loro di tener in considerazione le aspirazioni del ragazzo. Così anche per Daniel quello potrebbe essere un giorno decisivo, dal momento che deve recarsi a un colloquio di ammissione per un prestigioso college in cui studiare medicina.
Il sole è anche una stella: un bel potenziale che non viene sfruttato al meglio
Le parti riguardanti la storia d’immigrazione negli USA di alcune comunità, come quella sudcoreana, che ha sviluppato una solida tradizione nella vendita di parrucche e prodotti per capelli adatti alla clientela afroamericana, risulta interessante, e ha una certa importanza, soprattutto in un periodo in cui il tema dell’immigrazione è costantemente al centro del dibattito pubblico, sia italiano che oltreoceano con la presidenza di Trump. Ma se è possibile perdonare i colpi di fulmine, la sdolcinatezza e alcune situazioni poco realistiche, tipiche del romanticismo di certi teen drama, la grande pecca del film sono i dialoghi. Quest’ultimi, infatti, risultano abbastanza banali e traboccanti di frasi fatte.
Si tratta di un’occasione mancata, perché la storia di base avrebbe potuto mostrare qualcosa di più, se non si fosse concentrata in maniera così preponderante sull’aspetto romantico della vicenda. In particolar modo sarebbe risultato più interessante approfondire il trauma di un’adolescente che si vede strappata da quella che ormai considera la sua casa a causa delle leggi sull’immigrazione, non soltanto in relazione a una storia d’amore sbocciato all’improvviso, ma anche nel rapporto con gli amici che non potrà più rivedere, ad esempio. Quest’ultimi vengono accennati attraverso qualche flashback, ma senza che si vada andare oltre il mero sfondo.
Nonostante la superficialità di certi dialoghi, apprezzabile comunque la scelta di non cadere in un rapporto tra adolescenti che sfrutti vecchi stereotipi di genere, decisione che fortunatamente viene presa sempre più spesso. Per cui è il ragazzo quello più romantico della coppia, mentre lei risulta dei due quella scettica e cinica. Inoltre, proprio come in “Noi siamo tutto“, adattamento di un romanzo della scrittrice Nicola Yoon, autrice dello young adult da cui è tratto “Il sole è anche una stella”, anche in questa vicenda nella giovane protagonista emerge l’interesse per la scienza, e in particolare per l’astronomia. Un peccato che tematiche così interessanti, pur mantenendo un tono più leggero e romantico, come è giusto che accada per questo tipo di prodotti rivolti essenzialmente a un pubblico adolescenziale, non abbia però approfondito ulteriormente la questione.
Maria Concetta Fontana
Trama
- Titolo originale: The Sun Is Also a Star
- Regia: Ry Russo-Young
- Cast: Yara Shahidi, Gbenga Akinnagbe, Charles Melton, Jake Choi, Cathy Shim, Keong Sim, Camrus Johnson, Miriam A. Hyman, Faith Logan, Anais Lee, Annie Pisapia
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 100 minuti
- Produzione: USA , 2019
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 8 Agosto 2019
“Il sole è anche una stella” segue le vicende di Natasha Kingsley, una ragazza nata in Giamaica. In un magico giorno a New York incontra Daniel Bae, un giovane romantico di cui lei si innamora all’istante. Sin da subito, il loro rapporto va a gonfie vele ma il destino non è dalla loro parte. Infatti da un giorno all’altro Natasha e la sua famiglia potrebbero essere espulsi dal paese per via del loro permesso di soggiorno. La ragazza lotterà con tutte le sue forze per rimanere e per difendere i sentimenti che prova per Daniel.
Il sole è anche una stella: la forza dell’amore
“Il sole è anche una stella” è un film basato sul bestseller omonimo del 2016 scritto da Nicola Yoon, un’autrice americana-jamaicana, famosa in tutto il mondo per il suo primo romanzo “Noi siamo tutto”. Da questo libro era arrivato poi l’adattamento cinematografico omonimo con Amandla Stenberg e Nick Robinson protagonisti.
“Il sole è anche una stella” è stato scritto da Tracy Oliver, già autore della serie “black-ish” e dei film di Malcolm D. Lee, “La bottega del barbiere 3” nel 2016 e “Il viaggio delle ragazze” nel 2017. La regista della pellicola è Ry Russo-Young, autrice di film come “Nobody Walks” nel 2012 e “Prima di domani” nel 2017 con Zoey Deutch protagonista.
Per interpretare la ragazza jamaicana Natasha è stata chiamata Yara Shahidi, vista nella serie “black-ish” in cui interpreta Zoey e nel film “Smallfoot – Il mio amico delle nevi” in cui prestava la sua voce nella versione originale per il personaggio di Brenda. Accanto a lei nel ruolo di Daniel troviamo Charles Melton, star della serie rivelazione “Riverdale” in cui interpreta Reggie Mantie.
Le riprese del film sono iniziate nel mese di giugno del 2018. Nello stesso mese si sono uniti al cast Miriam A. Hyman nel ruolo della mamma di Natasha e Cathy Shim nel ruolo dell’immigrata coreana Min Soo Bae.