Una recente sentenza del tribunale federale svizzero ha fatto chiarezza su un caso che coinvolge un oggetto di grande valore e significato emotivo: l’orologio regalato da Yoko Ono a John Lennon. Questo prezioso Patek Philippe 2499, donato all’ex Beatles per il suo compleanno, diventa oggetto di una battaglia legale che mette in evidenza la complessità dei diritti di proprietà, la storia dei due artisti e l’affetto che ancora oggi circonda la loro memoria.
Il valore simbolico dell’orologio di John Lennon
Nel mondo dell’arte e della musica, gli oggetti che appartengono a figure iconiche possono acquisire un valore inestimabile nel tempo. L’orologio Patek Philippe 2499, regalato da Yoko Ono a John Lennon nel 1980, racchiude non solo un’importante transazione economica, ma anche un profondo legame affettivo. Costato all’epoca circa 25mila dollari , l’orologio è stato personale simbolo di un amore duraturo, con l’incisione sul retro che riporta la dedica “Just Like Starting Over Love Yoko 10-9-1980 N.Y.C.”.
Oggi il valore commerciale di questo raro orologio si stima attorno ai 4,5 milioni di dollari , cifre che fanno riflettere sulla capacità di alcuni beni di apprezzarsi nel tempo, specialmente quando legati a personaggi leggendari. La storia dell’orologio è intrisa di eventi che ne aumentano la considerazione: la sua presenza nell’abitazione della coppia durante i momenti più intimi, fino al drammatico e inspiegabile furto avvenuto nel 2005, lo hanno trasformato in un simbolo di perdita e ricerca.
La battaglia legale e la sentenza del tribunale
Il furto dell’orologio ha scatenato una serie di eventi legali complessi che hanno coinvolto diversi attori. Dopo la morte di Lennon, l’orologio era rimasto custodito in modo sicuro, fino a quando un’autista di Yoko Ono non lo ha sottratto nel 2005. Dopo anni di passaggi, l’oggetto è finito in una casa d’aste tedesca e successivamente venduto a un collezionista italiano nel 2014, ignaro della sua provenienza.
La vera svolta è arrivata quando il collezionista ha deciso di sottoporre il prezioso orologio a una valutazione, attirando l’attenzione della giustizia. Yoko Ono, dopo aver scoperto del ritrovamento, ha intrapreso un’azione legale per rivendicare ciò che le apparteneva di diritto. La recente sentenza del tribunale federale svizzero ha riconosciuto il pieno diritto di proprietà di Yoko Ono sull’orologio, stabilendo che, nonostante il suo passaggio attraverso altri proprietari, esso rimane un bene personale del suo defunto marito.
La reazione di Yoko Ono e della famiglia Lennon
La sentenza ha avuto un impatto emotivo non solo su Yoko Ono, ma anche su Sean Lennon, il figlio della coppia. In un’intervista, Sean ha espresso quanto fosse fondamentale per lui e per sua madre rivedere l’orologio, sottolineando il suo forte valore simbolico. La restituzione di questo oggetto non rappresenta solo un ritorno al legittimo proprietario, ma è anche un atto simbolico di riconciliazione con il passato e un omaggio alla memoria di un uomo che ha segnato un’epoca.
L’orologio, attualmente custodito in un luogo segreto a Ginevra, riporta con sé un’eredità che abbraccia la storia della musica e un vissuto personale tra due figure straordinarie. La battaglia legale, ora chiusa, ha permesso di ribadire come la musica e l’arte continuino a influenzare le vite delle persone, creando legami che superano le generazioni.