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Il viaggio emotivo di Strappare lungo i bordi: la delicata animazione di Zerocalcare su Netflix

Nel panorama delle serie animate contemporanee, “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare si erge come un’opera di grande impatto emotivo. Questa prima produzione Netflix del noto fumettista italiano non solo racconta una storia, ma offre anche una profonda riflessione sulla vita, perdita e il modo in cui affrontiamo i nostri demoni interiori. I temi trattati e la narrazione originale hanno colpito il pubblico, rendendo questa serie un evento culturale da non perdere.

Il viaggio di Zero e i suoi amici verso Biella

“Strappare lungo i bordi” si sviluppa attorno al personaggio di Zero e al suo viaggio insieme agli amici Secco e Sarah verso la città di Biella. All’inizio della storia, il trio si prepara a intraprendere un’avventura che si rivelerà significativa e carica di emozioni. Mentre si fanno strada verso la destinazione, Zero esplora una serie di episodi della sua vita quotidiana, rivelando il suo mondo interiore e le sue interazioni con le persone che gli sono care.

Il viaggio emotivo di Strappare lungo i bordi: la delicata animazione di Zerocalcare su Netflix

Uno degli aspetti più toccanti della narrazione è il rapporto di Zero con Alice, una ragazza con cui ha avuto un’importante connessione emotiva, ma che ha perso di vista nel tempo. Questo legame diventa il fulcro della trama, in quanto il viaggio verso Biella è motivato dall’imminente funerale di Alice, il cui tragico destino influenzerà profondamente ognuno dei personaggi. La serie si concentra sul concetto di nostalgia, sulle relazioni non completate e su come il peso del passato possa gravare sui legami presenti. In questo contesto, il viaggio si manifesta come una sorta di catarsi, dove ogni tappa rivela tanto del passato di Zero quanto delle sue attuali incertezze.

Il finale e la rivelazione del segreto di Alice

Un momento cruciale della serie si verifica quando si scopre che Alice è morta per suicidio. Questa tragica rivelazione funge da catalizzatore per il cambiamento di Zero, che si trova costretto a confrontarsi con la realtà delle sue scelte e il suo comportamento. Il funerale non è solo un evento triste, ma diventa un’occasione per affrontare le proprie paure e colpe. Qui, la narrazione assume un significato profondo: Zero deve abbandonare il velo di autocommiserazione che ha indossato per tutto il viaggio e riconoscere la responsabilità delle sue azioni.

Il momento in cui i suoi amici iniziano a parlare con le proprie voci segna un’altra svolta. Fino a quel momento, erano stati doppiati da Zerocalcare stesso, simboleggiando come le sue ansie e paranoie distorcessero la sua percezione delle persone a lui care. Questa scelta artistica sottolinea la solitudine di Zero nel suo mondo, rendendo palpabile la sua incapacità di accettare la realtà delle sue relazioni. Lo spettatore, quindi, assiste a un passaggio centrale nel percorso emotivo di Zero, il quale inizia a riappropriarsi della propria vita.

Riconoscere le responsabilità e affrontare i propri demoni

Il funerale di Alice rappresenta un potente momento di liberazione per Zero. Con l’intervento di Sarah, che lo invita a considerare il suo ruolo in questa triste storia, il protagonista inizia a vedere se stesso non più come il centro di tutte le disgrazie, ma come un individuo con responsabilità nelle proprie azioni. Questo cambiamento di prospettiva è cruciale perché permette al pubblico di capire l’importanza di ascoltare gli altri e di non omettere le piccole richieste di aiuto che spesso vengono espresse in modi sottili.

Il fatto che Zero non possa più rifugiarsi in una realtà distorta gli consente di affrontare le proprie emozioni autenticamente. La serie, attraverso questo viaggio arduo e doloroso, invita a riflettere su quanto sia fondamentale comunicare e condividere le proprie esperienze con gli altri, affinché non diventino pesi insostenibili. L’impatto emotivo di “Strappare lungo i bordi” risiede proprio nella capacità di Zerocalcare di esporre le fragilità umane e di trasformare il dolore in una narrazione universale, capace di toccare corde profonde in ognuno di noi.

Un’opera che, attraverso il suo tono unico e il suo approccio autentico, riesce a trattare temi complessi con una sincerità rara.

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