Il viaggio di re Carlo III e della consorte Camilla in Italia ha preso avvio con una visita a Roma, ma le loro tappe successive si dirigeranno verso Ravenna, dove il sovrano britannico avrà l’opportunità di visitare luoghi di grande rilevanza culturale, come la tomba di Dante Alighieri e il museo dedicato a Lord Byron. Queste visite non sono solo un’occasione per esplorare la bellezza italiana, ma anche un momento in cui il re potrà mantenere le sue abitudini consolidate, come rivelato nel libro “The Palace Papers” di Tina Brown. La giornalista e scrittrice, nota per il suo lavoro con riviste prestigiose come Vanity Fair e The New Yorker, ha svelato alcuni dettagli interessanti sulla vita quotidiana del re, che si riflettono anche nei suoi viaggi ufficiali.
Le abitudini di re Carlo e la sua valigia personale
Re Carlo è noto per la sua meticolosa attenzione ai dettagli e per il modo in cui organizza i suoi spostamenti. Prima di ogni viaggio, il suo personale si occupa di preparare una valigia che include una serie di oggetti indispensabili. Tra questi, non mancano la carta igienica preferita, una tavoletta del wc personale e un cuscino lombare, elementi che garantiscono il massimo comfort durante il soggiorno. Inoltre, il sovrano porta con sé anche i suoi acquerelli, nel caso avesse tempo per dedicarsi alla pittura tra un impegno ufficiale e l’altro.
Il “trasloco” avviene con largo anticipo, permettendo al re di trovare tutto pronto al suo arrivo. Non solo gli oggetti personali, ma anche il materasso e la biancheria vengono scelti secondo le sue preferenze. Questa cura si estende anche ai viaggi privati, dove Carlo non rinuncia a portare con sé alcuni quadri che ritraggono paesaggi scozzesi. Queste opere d’arte vengono appese alle pareti delle stanze che lo ospitano e poi riportate in patria al termine del soggiorno.
Le preferenze culinarie e il comfort durante i viaggi
Secondo quanto riportato dal canale di notizie indiano Wion, re Carlo ha un particolare amore per il Martini, che consuma prima dei pasti. Non manca mai di portare con sé anche il vermouth italiano, e un bicchiere personale per gustare cocktail premiscelati preparati dal suo staff. Durante i viaggi, il re si assicura che il cibo servito sia sempre alla giusta temperatura, grazie a un vassoio scaldavivande che accompagna i suoi pasti, in particolare per i formaggi.
La routine mattutina di Carlo è altrettanto rigorosa. Anche quando si trova all’estero, il re continua a seguire le sue abitudini alimentari, che includono una selezione di prodotti biologici per la colazione. Tra questi, si trovano sei diversi tipi di miele, muesli e frutta secca. Lo chef reale, Graham Newbould, ha rivelato che il re è piuttosto schizzinoso riguardo al cibo, e non è chiaro se porti con sé le proprie uova. Tuttavia, a casa, si dice che richieda uova sode preparate con una precisione tale da doverne essere cucinate diverse per garantire che almeno una risulti perfetta.
La visita a Ravenna e l’importanza della cultura
La tappa a Ravenna rappresenta un momento significativo per re Carlo e la regina consorte Camilla, poiché la città è un centro di grande valore culturale e storico. La tomba di Dante è uno dei luoghi più emblematici, testimone della grandezza della letteratura italiana. La visita al museo Byron, dedicato al celebre poeta inglese, offre un ulteriore spunto di riflessione sulle connessioni tra la cultura britannica e quella italiana.
Questa parte del viaggio non è solo un’opportunità per esplorare la bellezza artistica e architettonica di Ravenna, ma anche un modo per il sovrano di approfondire la sua conoscenza delle tradizioni e della storia italiana. La presenza di re Carlo in questi luoghi storici sottolinea l’importanza della cultura e dell’arte, elementi che hanno sempre avuto un ruolo centrale nella sua vita e nella sua formazione.
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