Nel panorama editoriale italiano, pubblicare un libro di successo può sembrare un’impresa ardua, soprattutto per un autore esordiente. Tuttavia, la storia di Roberta Recchia, vincitrice del Premio Letterario di iO Donna con “Tutta la vita che resta”, dimostra che con determinazione e talento è possibile emergere anche in un mercato affollato da migliaia di novità ogni anno. Questo articolo esplora il percorso di Roberta, dall’idea originale fino alla pubblicazione del suo romanzo con Rizzoli, evidenziando le dinamiche e le sfide del mondo editoriale.
Roberta Recchia: la scrittura come passione
Originaria di Roma, Roberta Recchia, 52 anni, è un’insegnante di inglese con una laurea in Lingue. Sin da giovane, ha coltivato la sua passione per la scrittura, dedicando tempo ed energie a quell’arte che l’ha accompagnata durante la sua vita. «Ho scritto una trentina di romanzi, uno all’anno, senza mai avere l’ambizione di pubblicarli. Ho sempre scritto per me e per mia sorella Paola», racconta Roberta. Paola, archeologa e non esperta di editoria, ha sempre fornito un riscontro critico, spronando Roberta a migliorare il suo lavoro.
A dicembre 2022, Roberta decide di mostrare alla sorella il suo ultimo manoscritto. Nel frattempo, attraverso un gruppo Facebook, la scrittrice scopre l’esistenza di un’agente letteraria, Laura Ceccacci. Con una mossa che sembrava quasi fortuita, invia il romanzo per una valutazione a pagamento. La risposta dell’agente la sorprende: il manoscritto possiede caratteristiche promettenti per arrivare sugli scaffali delle librerie.
L’agenzia letteraria: un trampolino di lancio
La figura dell’agente letteraria è cruciale nel complesso ecosistema editoriale. Ogni giorno, Laura Ceccacci e il suo staff ricevono decine di manoscritti da aspiranti scrittori. Come si riconosce un testo speciale? «Collaboro con diversi lettori editoriali. Una valutazione positiva porta alla lettura diretta dei manoscritti», spiega Ceccacci. Nella storia di Roberta, un membro del team di Laura si è innamorato del suo romanzo, avviando così un’importante svolta. «La lettura ha risvegliato in me un turbinio di emozioni. È raro trovare un testo così straordinario», ammette l’agente, che si affretta a contattare l’autrice.
Si crea così un’ottima sinergia tra Roberta e Laura, che decide di lanciare un’asta per il manoscritto. Un passaggio cruciale in cui gli editori vengono informati della trama, dell’autore e, in caso di interesse, ricevono la copia completa del romanzo. Secondo Laura, nella sua agenzia, quasi tutti i debuttanti vengono acquistati tramite queste aste, mentre solo una manciata di manoscritti riesce a superare il rigoroso processo di selezione.
La battaglia editoriale: aste e offerte
La storia di Roberta Recchia diventa un vero e proprio caso editoriale. Rizzoli, una delle case editrici più prestigiose in Italia, si fa avanti mettendo sul tavolo l’offerta migliore. «Hanno acquistato il mio romanzo e un altro lavoro a scatola chiusa», racconta Roberta, visibilmente emozionata. L’agente, conservando i diritti per la vendita all’estero, mobilita i suoi scout editoriali, professionisti dediti a scoprire nuove voci da consigliare agli editori stranieri. In breve tempo, “Tutta la vita che resta” viene venduto in quindici paesi, pronto per essere tradotto in altre lingue, un successo inatteso per una scrittrice esordiente.
Quando si tratta di suggerire modifiche al manoscritto, Laura ribadisce che nel caso di Roberta non è stato necessario apportare alcun cambiamento, il testo era già perfetto così com’era. Ciò dimostra l’importanza non solo della scrittura di qualità, ma anche della chimica tra autore e agente.
Un lancio da professionisti: la lavorazione del libro
Il passaggio dal manoscritto al libro finito è un processo articolato, che rappresenta il veri e propri culmine della collaborazione tra autori e editori. La direttrice editoriale di Rizzoli, Federica Magro, ricorda come il romanzo di Roberta abbia colto l’attenzione sin dal primo incontro: «Tutt’intorno a questo romanzo c’era un’aura di fascino; la forza della storia, la veridicità dei personaggi e la maestria della scrittura erano elementi irresistibili».
A partire da marzo 2023, il team di Rizzoli inizia a lavorare sulla copertina, curando ogni dettaglio affinché il libro non solo rispecchi il nucleo drammatico della storia, ma comunichi anche il messaggio di rinascita e speranza presente all’interno delle pagine. Con il libro pronto per essere stampato, si entra nella fase di resa al pubblico, un compito condiviso tra diverse aree dell’editore, dal marketing alla comunicazione.
L’ufficio stampa e la promozione
Francesca Cinelli, responsabile dell’ufficio eventi di Rizzoli, sottolinea l’importanza di pianificare una strategia di lancio efficace. Prima ancora che il libro venga distribuito, un’azione preventiva è essenziale: contattare i giornalisti e fornire loro bozze del testo per stimolare l’attenzione media. Parallelamente, l’ufficio eventi lavora a stretto contatto con i librai, che diventano i primi alleati per creare passaparola.
La partecipazione agli eventi di presentazione diventa una delle principali attività promozionali. Roberta Recchia, pur avendo un lavoro a tempo pieno, è disposta a prendere sei mesi di aspettativa per dedicarsi a questo impegno. Gli incontri con i lettori nei negozi di libri non sono solo occasioni per firmare copie, ma rappresentano anche un’opportunità per raccontare la propria storia e connettersi con il pubblico.
Un libro nel mondo digitale
Oggi, i social media sono diventati strumenti fondamentali per la promozione di un libro. I librai, come Ludovica Giuliani, proprietaria della libreria “Le Notti Bianche” di Vigevano, utilizzano Facebook e Instagram per aumentare la visibilità delle nuove uscite. Organizzare gruppi di lettura, sia online che in presenza, favorisce la condivisione e la diffusione di notizie sui libri, contribuendo al successo di opere come quella di Roberta.
In un contesto in cui migliaia di titoli vengono pubblicati ogni mese, l’arte di saper selezionare e consigliare letture si fa essenziale. La sinergia tra libraio e lettore, unita ai vari canali di comunicazione, può determinare il destino di un romanzo. Grazie a questa rete di supporto, autori esordienti come Roberta Recchia riescono a farsi notare e ad emergere nel vasto mondo della letteratura contemporanea.