Il successo di Inside Out 2 ha conquistato il pubblico su Disney+, ma dietro le quinte del film si celano storie interessanti riguardo alle emozioni non incluse nel montaggio finale. La sceneggiatrice Meg LeFauve ha recentemente rivelato che alcune delle nuove emozioni previste per la storia di Riley, tra cui una curiosa forma di villain, sono state scartate. Analizziamo più a fondo queste scelte creative e le loro implicazioni sul film.
La presenza di schadenfreude nell’universo di Inside Out
Una delle emozioni che avrebbe dovuto avere un ruolo significativo in Inside Out 2 è stata la schadenfreude, termine tedesco che descrive il sentimento di gioia per il dolore altrui. Secondo Meg LeFauve, questa emozione è stata esplorata durante le fasi di sviluppo della sceneggiatura, ma alla fine è stata esclusa. La sceneggiatrice ha sottolineato quanto fosse divertente l’idea di rappresentare un’emozione così complessa, specialmente nel contesto dell’adolescenza, quando i giovani non hanno sviluppato completamente il lobo frontale, una parte del cervello che gioca un ruolo fondamentale nel prendere decisioni empatiche.
LeFauve ha spiegato come la schadenfreude potrebbe essere vista nei momenti comici del film, dove l’inevitabile caduta o imprevisto di un personaggio induce riso, una reazione tipica all’età adolescenziale. Tuttavia, nonostante la sua natura intrigante e potenzialmente divertente, la decisione finale di escluderla dal montaggio ha posto interrogativi sulla rappresentazione delle emozioni e dei loro effetti, sia positivi che negativi, nel percorso di crescita personale di Riley. In un ipotetico seguito, questa emozione potrebbe trovare nuovamente spazio, considerando il continuo successo del franchise.
La vergogna come emozione dinamica
Oltre alla schadenfreude, un’altra emozione eliminata dal film è stata la vergogna, la quale è riuscita a rimanere rilevante durante le fasi di sviluppo della storia. La vergogna, descritta come una forma di avversione verso se stessi, ha un impatto significativo negli anni dell’adolescenza, periodo caratterizzato da vulnerabilità e ricerca di identità. Nella visione originale di Inside Out 2, Vergogna avrebbe dovuto collaborare con Ansia per formare una coppia di antagonisti, potenzialmente in grado di ostacolare Gioia nel suo viaggio di autocompassione.
Questa dinamica di conflitto mette in luce come le emozioni siano interconnesse e come, a volte, emozioni considerate “negative” possano influenzare il comportamento e le decisioni di un individuo. Rappresentare la vergogna sul grande schermo avrebbe offerto un’opportunità per affrontare temi complessi legati all’autoefficacia e alla costruzione dell’autostima durante l’adolescenza. Questa esclusione ha portato a riflessioni sulle scelte creative degli autori e su come diverse emozioni possano convivere in un delicato equilibrio.
L’impatto del successo di Inside Out 2 su future produzioni
Nonostante le emozioni scartate, Inside Out 2 ha ottenuto un riscontro positivo, dimostrando di captare l’interesse del pubblico e di soddisfare le aspettative di chi ha amato il primo film. Grazie a questo successo, non è difficile immaginare che Disney e Pixar possano decidere di esplorare ulteriormente il mondo delle emozioni negli eventuali sequel. LeFauve ha accennato alla possibilità di rivedere schadenfreude e vergogna in futuri capitoli della saga, sottolineando come le emozioni siano sempre al centro della narrazione.
Con il DVD di Inside Out 2 tra i più venduti del momento, sembra chiaro che il legame emotivo creato con il pubblico è solido. La strada per nuove avventure non è solo una questione di successo commerciale, ma anche un’opportunità per approfondire e dare vita a nuove emozioni che risuonano con l’esperienza di crescita personale di molti giovani. La storia delle emozioni non è mai statica e il potenziale per esplorare ulteriori sfaccettature in un futuro sequel è un tema avvincente per sceneggiatori e fan.
