La Walt Disney Company ha annunciato che in Russia sospenderà le nuove uscite nelle sale cinematografiche a causa dell’invasione in Ucraina, compresa quella del nuovo film “Red” che avrebbe dovuto vedere la luce il 10 marzo.
Disney a sostegno dell’Ucraina e della pace
Un portavoce della società ha dichiarato in un comunicato:
“Data l’invasione non provocata dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in pausa l’uscita dei film nelle sale in Russia, compreso il prossimo ‘Turning Red’ della Pixar. Prenderemo future decisioni commerciali in base all’evoluzione della situazione. Nel frattempo, data la portata della crisi emergente dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati”.
Inoltre la Motion Pictures Association ha voluto aggiungere:
“La Motion Picture Association sta con la comunità internazionale nel sostenere lo stato di diritto e nel condannare l’invasione della Russia in Ucraina”, ha detto la MPA in un comunicato. “A nome delle nostre aziende associate, che guidano l’industria cinematografica, televisiva e dello streaming, esprimiamo il nostro più forte sostegno alla vibrante comunità creativa dell’Ucraina che, come tutte le persone, merita di vivere e lavorare in pace”.
Una mossa audace da parte di Disney
Disney è il primo dei principali distributori cinematografici a bloccare le proprie uscite in Russia e questo probabilmente porterà tutti gli altri ad emularla. Questa sua decisione nel giro di poche ore ha già avuto le prime conseguenze, tanto che la Warner Bros ha deciso di bloccare l’uscita di “The Batman” su tutto il territorio russo, unendosi così alla Disney.
Il film d’animazione della Pixar “Red” uscirà direttamente su Disney Plus negli Stati Uniti l’11 marzo, ma potrà esser visto nei cinema in tutti quei paesi in cui il servizio di streaming non è disponibile. Mettere in pausa le uscite nelle sale è una mossa coraggiosa e un notevole rischio finanziario, anche se la Russia non tende ad essere un mercato particolarmente di successo in termini di box office globale.
La Russia ha iniziato ad avanzare nel territorio Ucraino il 21 febbraio, lanciando un’invasione su larga scala solamente tre giorni dopo. In risposta a questo, gli Stati Uniti e molti dei suoi alleati hanno imposto pesanti sanzioni economiche al paese, compresa la perdita di un gasdotto di gas naturale. Ovviamente anche l’industria dell’intrattenimento non poteva rimanere con le mani in mano, anzi ha condannato fermamente la Russia, con Netflix che rifiuta di trasportare i canali di propaganda russi. Ci auguriamo che tutto possa risolversi il prima possibile nel migliore dei modi, e che si possa gridare in cielo, ancora una volta, la parola “Pace”.
Davide Cesaretti
1/3/2022