- Regia: Woody Allen
- Cast: Jamie Blackley, Joaquin Phoenix, Parker Posey, Emma Stone, Meredith Hagner, Ethan Phillips, Ben Rosenfield, Julie Ann Dawson, Allie Marshall, David Aaron Baker, Pamela Figueiredo Wilcox, J.P., Valenti, Susan Pourfar, David Pittu, Nancy Ellen Shore
- Genere: Thriller
- Durata: 96 minuti
- Produzione: USA, 2015
- Distribuzione: Warner Bros.
- Data di uscita: 16 dicembre 2015
Irrational Man: una racconto deludente
Attese deluse per “Irrational Man” scritto e diretto da Woody Allen. Sebbene carica di sottile ironia quella di Woody Allen risulta una narrazione contenente non poche dinamiche e passaggi scontati rasentanti la banalità.
Prevedibile é l’avvicinamento tra il professore e l’allieva e ancor piú prevedibile è la resistenza in prima istanza di Abe – il professore di filosofia appena arrivato al college – nei confronti di Jill, l’allieva. In generale tutto il comportamento di Jill appartiene ad un noto ‘stereotipo’ individuabile come ‘’l’allieva affascinata dal professore’.
Deludente il doppiaggio che rende l’interpretazione non in sintonia con quanto si intende trasmettere, creando una sorta di divergenza tra l’espressività del corpo e quella vocale.
Se il racconto risulta scontato, interessante è lo sviluppo dell’articolazione del pensiero o meglio delle logiche del pensiero che caratterizzano l’ingranaggio della mente di Abe.
Irrational Man: un Woody Allen regista filosofo
Dunque ben curato è il contenuto filosofico dell’opera in quanto seppur in maniera non originale “Irrational Man” mette in evidenza, portandoli sul grande schermo, interrogativi esistenziali, status mentali e approcci alla vita.
Degno di nota è il diabolico guizzo intuitivo di Abe poiché offre l’occasione di aprire interessanti collegamenti con la relazione che intercorre tra la vita e la morte e con avvenimenti storici in cui il fermento vitale sentito dal protagonista si è trasformato in un progetto di decimazione nazionale.
Dunque seppur caratterizzato da scene cariche di contenuto e ironia “Irrational Man” lascia dell’amaro in bocca: ci si aspettava di più dalla penna di Woody Allen.
Marianna Cifarelli