Recensione
Isabelle – Recensione: un dramma cambia ineluttabilmente i destini delle persone coinvolte
“Isabelle” è il racconto di un delitto, seppur accidentale, che cambia la vita, non solo della protagonista, complice involontaria dello stesso, ma anche di chi che le sta vicino, innescando un concatenarsi di eventi che traghettano lo spettatore verso un inevitabile epilogo drammatico.
Le vicende si svolgono nell’arco di un’estate, tanto basta alla protagonista per collezionare scelte inspiegabili, come chi, pur sapendo che il fuoco brucia, sente forte l’istinto di arrivare a toccarlo. Isabelle è un’astronoma francese, che risiede nelle campagne ricche di vigneti attorno a Trieste, e nella stagione calda è occupata, assieme alla sua assistente, in tutte quelle attività di ricerca e scrittura che implicano il suo ruolo. Il lavoro è comunque meno pressante rispetto all’insegnamento che la impegna durante il resto dell’anno, lasciandole il tempo necessario per dedicarsi alla casa e al giardino. Il regista, spaziando con la telecamera, offre immagini bucoliche, mostrando una natura rigogliosa e vitale, che incornicia la vicenda.
Isabelle: gesti irresponsabili e salti nel buio per la vitale protagonista
“Isabelle” è un affresco sulla colpa, quella non ammessa, sull’andare avanti con ipocrisia come se tutto fosse permesso; ma è anche il ritratto di una donna energica e del suo rapporto morboso col figlio, Jérome, al quale tutto può esser perdonato. Il regista offre uno sguardo sulle relazioni umane, sul dolore, sulla vendetta, sulla colpa, attraverso pochi intrecci emozionali, che ben si prestano a mostrare il tutto. La protagonista, interpretata da Ariane Ascaride , che per questo ruolo ha vinto il premio come migliore attrice al Cape Town International Film Festival , è una donna non più giovane, ma piacente, che ama la vita, e ha cura di se stessa. La vediamo girare per casa vestita con la sola camicia, e instaurare un legame che lascia ampio spazio agli equivoci col giovane Davide, i cui panni (pochi) sono vestiti da Samuele Vessio, al suo esordio sul grande schermo, anch’egli coinvolto nell’iniziale tragedia da cui prende avvio la vicenda.
Isabelle: un film complesso dalla struttura debole
Quello confezionato da Mirko Locatelli è un film singolare, che racconta senza narrare e mostra senza fare effettivamente vedere, lasciando allo spettatore il compito di riempire i vuoti con pensieri e riflessioni personali, facendo prendere al racconto la via comunque segnata dalla sceneggiatura, ideata e scritta a quattro mani dallo stesso regista e da sua moglie Giuditta Tantarelli, premiata alla quarantaduesima edizione del Montreal World Film Festival col “Prix du Meilleur Scénario”.Eppure, nonostante tante frecce al suo arco, non ultima una recitazione “fisica” dei protagonisti, in cui il corpo esibito ha spesso la valenza di un dialogo, il film presenta una debolezza intrinseca, dovuta a una struttura narrativa che, se da una parte intriga, dall’altra rimane troppo lieve.
Gli incontri segreti di Jérome col suo amico italiano, il comportamento a volte inspiegabile della protagonista, i continui assoli di questa al telefono, e una evoluzione drammatica in cui manca una vera e propria resa dei conti, che avrebbe reso “Isabelle” un film d’altro spessore, sminuiscono una pellicola dalle grandi potenzialità.
In un mercato cinematografico dell’effimero in cui poco si osa, il terzo lungometraggio di Locatelli ha comunque il pregio di azzardare una narrazione diversa, in cui lo spettatore viene obbligato al coinvolgimento intellettuale.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Regia: Mirko Locatelli
- Cast: Ariane Ascaride, Samuele Vessio, Robinson Stévenin, Lavinia Anselmi, Riccardo Toccacielo, Chiara Spizzo
- Genere: drammatico, colore
- Durata: 90 minuti
- Produzione: Francia, 2018
- Distribuzione: Strani Film
- Data di uscita: 29 novembre 2018
“Isabelle” è un film francese drammatico diretto dal regista italiano Mirko Locatelli. Al centro della pellicola il rapporto difficile tra una madre e i suoi figli, inasprito e scombussolato dall’arrivo nelle loro vite di un giovane uomo, Davide.
Isabelle: una storia francese ambientata in Italia
Isabelle è un’astronoma di origini francesi; vive in Italia in una grande casa immersa tra i vigneti sulle splendide colline nei pressi di Trieste. Il luogo è idilliaco: il sole splende sulla campagna, a pochi chilometri dalla sua casa si scorge il mare che si infrange sulla costa rocciosa. Come tutte le estati suo figlio Jérôme si reca dalla madre, per trascorrere del tempo assieme alla donna. Isabelle lo ama moltissimo, è pronta a fare qualsiasi cosa per lui; un giorno però, la donna incontra Davide, un giovane che sta attraversando un momento di grande difficoltà emotiva. Questa conoscenza stravolgerà le vite di Isabelle e Jérôme: la madre si troverà nella condizione di dover compiere una scelta complicata, che porterà inevitabilmente a un epilogo doloroso.
Isabelle: la regia e il cast
Tra i lavori più importanti di Mirko Locatelli ricordiamo l’opera prima “Il primo giorno d’inverno“, lungometraggio del 2008 presentato nella sezione orizzonti della 65esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Fra le sue opere più recenti troviamo la pellicola “Corpi estranei“, presentata nel 2013 nella sezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma.
Veste i panni della protagonista nel film “Isabelle” l’attrice Ariane Ascaride, artista che divide la sua vita fra cinema e teatro. Tra gli ultimi lavori più importanti della donna troviamo “La casa sul mare“, pellicola del 2017 firmata Robert Guédiguian.
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