Janet De Nardis, regista e conduttrice televisiva, è da sempre un’acuta osservatrice delle nuove generazioni. La prima in Italia a creare una rassegna dedicata alle webserie e ai prodotti digitali, in prima linea nell’impegno per il sociale.
Janet De Nardis: impegno professionale e umano
Il suo impegno professionale è sempre stato attraversato e caratterizzato da una profonda sensibilità sociale sia a livello imprenditoriale che nella sua carriera cinematografica. Nel 2020 è stata autrice, regista e responsabile della comunicazione della campagna di Educazione finanziaria “Obiettivo Economia” per Banca d’Italia. La campagna ha avuto come protagoniste alcune delle star più amate del web. Nello stesso anno è stata regista e creative director della campagna contro la discriminazione razziale realizzata per Stella Jean. Questo progetto sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Anticipando il periodo della pandemia ha realizzato un cortometraggio adir poco ‘visionario’ , “Punto di rottura”, nel quale l’umanità segregata nelle proprie case si interrogava sul delicato rapporto tra natura e tecnologia. A giugno sarà sul set del suo primo film “Good Vibes”, una co-produzione italo-austriaca con numerose star internazionali.
Festival internazionale dei Tulipani di seta nera
Il suo amore per il cinema e il suo impegno per il sociale l’hanno portata ad uno dei festival che da anni si contraddistingue in questo ambito: il ‘Festival internazionale dei Tulipani di seta nera’, ideato e diretto da Paola Tassone, con presidente il dott. Diego Righini. E’ stato questo il primo anno in cui la kermesse ha introdotto le digital serie, sotto la direzione artistica della De Nardis. Attraverso questa nuova sezione e questa nuova fruizione delle opere che adottano un linguaggio giovanile si affronteranno tutte le declinazioni del concetto di diversità: fisica, di genere, etnica, religiosa, professionale ed economica, che rende unico ciascuno di noi.
E’ proprio la presenza della sezione ‘Digital Series’ ad indicare che la grande fascinazione cinematografica, anche nella forma del cortometraggio, guarda con molta passione al futuro, in un momento in cui c’è molto bisogno di ‘visione’.
Come ha ribadito Janet De Nardis nella recente intervista per l’ANMIL ( partner del festival):
“Siamo nel momento cruciale, forse il più delicato per il mondo dell’arte e ora e’ fondamentale la ‘cultura’, quella lontana dal ‘nozionismo’, per la riscoperta dei valori, dei sentimenti, dell’empatia. E’ questo l’intento della sezione Digital Serie, per raggiungere, con un linguaggio moderno, il cuore dei giovani, ai quali sarà demandato l’arduo compito di dare un futuro migliore all’ umanità, per riuscire dove noi abbiamo fallito”.
Questo l’auspicio di una donna, professionista e mamma.
Maria Grazia Bosu