Recensione
Jesus Rolls – Quintana è tornato – Recensione: la libertà di superare i limiti
Era il lontano 1998 quando i fratelli Coen inserivano il personaggio di Jesus ne “Il grande Lebowsky“. Di tempo ne è passato da allora, quando ecco il Jesus di John Turturro resuscitare, ma non secondo le sacre scritture.
Così Jesus prende luce, ma in forma nuova, veste i panni di una commedia francese, dando vita al remake de “I Santissimi”. Il film, pur partendo da avvenimenti drammatici, li trasforma, li ribalta in chiave positiva e leggera, secondo i principi di azione e reazione. Si assiste a singole “performance” quasi teatrali, senza alcuna struttura narrativa e la mancanza di una vera e propria sceneggiatura rende la pellicola priva di una storia concreta e ben orchestrata, con un susseguirsi di sketch isolati, senza alcun reale collegamento, una sorta di fuga a tre dove si vive giorno per giorno.
Anche il tentativo, peraltro banale, di esplorare il rapporto tra uomini e donne risulta assai superficiale e ancorato a vecchi cliché visti e rivisti di bulli da una parte e pupe dall’altra. Se da un lato potrebbe sembrare un elogio femminile contro la superficialità e burloneria maschile, dall’altro le donne sembrano comunque vittime, o emarginate come prostitute o incomprese e sfruttate o anche incapaci di godersi la libertà.
Tutto in questa pellicola gira, in termini abbastanza semplicistici, attorno al sesso. O lo si fa o se ne parla, con scene numerose e assai marcate in un continuo rapporto a tratti “edipico”.
Jesus Rolls – Quintana è tornato: si fa presto a dire sesso
Il cast è brillante, con picchi di bravura come “l’apparizione” di Susan Sarandon, sensuale e ironica. Il film segue il filone dello spirito fricchettone degli anni 70, secondo una logica alla Woodstock comunitaria e di condivisione e libertà e si aggancia al road-movie, o meglio al poema cavalleresco, richiamando alla mente le avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza.
Si tratta di un inno alla felicità fatta di piccole cose anche insignificanti e di libertà totale seguendo i principi di Voltaire: “un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo“.
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: The Jesus Rolls
- Regia: John Turturro
- Cast: Bobby Cannavale, Susan Sarandon, John Turturro, Audrey Tautou, Gloria Reuben
- Genere: Commedia, drammatico, colore
- Durata: 117 minuti
- Produzione: USA, 2019
- Distribuzione: Europictures
- Data di uscita: 17 ottobre 2019
“Jesus Rolls – Quintana è tornato”, pellicola girata dal regista e attore John Turturro, offre uno spaccato della vita di Jesus Rolls Quintana, personaggio introdotto all’interno dell’iconico “Il grande Lebowski” (1997) dei fratelli Coen.
Jesus Rolls – Quintana è tornato: uno spin-off all’insegna della commedia
John Turturro torna a infondere vita nel personaggio cult di Jesus Rolls Quintana, questa volta non solo in qualità di geniale interprete ma anche nel ruolo di regista.
Il film segue le vicende di un improbabile trio formato dal campione di bowling stesso, l’amico Petey e una donna uscita di prigione.
I tre si reinventano come banda di ladruncoli e incappano presto nelle ire di un parrucchiere armato, altro bizzarro e colorato personaggio da aggiungere all’arazzo che rappresenta la rocambolesca avventura di Jesus Rolls Quintana.
La loro fuga dal parrucchiere viene ulteriormente complicata dal conflitto con la legalità, presente sin dall’inizio, e dall’evoluzione del rapporto di amicizia tra i tre in qualcosa di romantico e inusuale.
Jesus Rolls – Quintana è tornato: Cast e produzione
Sebbene i fratelli Coen si siano sempre detti non interessati alla realizzazione di un seguito de “Il grande Lebowski”, Turturro è riuscito a ottenere da loro il permesso di girare un film intorno alla figura di Jesus Rolls Quintana, da lui già interpretato nella pellicola originale. Nonostante il loro benestare, i fratelli Coen non hanno preso parte al processo di produzione.
“Jesus Rolls – Quintana è tornato” vanta inoltre all’interno del proprio cast la presenza di Bobby Cannavale (“The Irishman”, 2019); Susan Sarandon (“La mia vita con John F. Donovan”, 2018) e Audrey Tautou (“Il favoloso mondo di Amelie”, 2001).
Il film è distribuito nelle sale italiane da Europictures.