Joel Schumacher ci ha lasciato a 80 anni. Il regista di “Un giorno di ordinaria follia” e di due “Batman” è morto dopo una battaglia contro il cancro durata un anno.
Joel Schumacher: da costumista a regista affermato
La maggior parte del pubblico lo ricorda per il terzo capitolo della saga dedicata all’Uomo Pipistrello “Batman Forever” del 1995 e per il successivo “Batman & Robin” del 1997, ma Joel Schumacher è stato un regista che ha saputo regalare agli amanti della Settima Arte pellicole di una qualità decisamente superiore a quelle a cui abitualmente viene associato.
Inizia la sua carriera come costumista per il cinema e la TV per poi divenire uno sceneggiatore e regista nei primi anni Ottanta e affermarsi definitivamente nel decennio successivo. Uno dei primi lavori memorabili è “Linea mortale” del 1990 con un cast d’eccezione che comprende Kiefer Sutherland, Kevin Bacon e la giovane Julia Roberts. L’anno dopo dirige quest’ultima nel drammatico “Scelta d’amore – Storia di Hilary e Victor”.
Nel 1993 realizza “Un giorno di ordinaria follia”, con uno magnifico Michael Douglas. In questo film Schumacher dà voce a un personaggio stanco di subire, attraverso un approfondimento psicologico che ben si coniuga con le scene d’azione.
Poi è la volte dell’adattamento del bestseller di John Grisham “Il cliente” (1994), per poi passare ai due capitoli di “Batman” che tuttavia, rispetto ai precedenti, sono deludenti nonostante l’ottimo cast.
Il regista chiude il millennio con il buon “8mm – Delitto a luci rosse”, in cui Nicolas Cage indaga sui misteri nascosti dietro un film mortale a luci rosse.
Il nuovo millennio e il declino
Joel Schumacher inizia il nuovo secolo con l’apprezzato “Tigerland” con Colin Farrell, su un gruppo di reclute in partenza per il Vietnam. Seguono “Bad Company – Protocollo Praga” del 2002 con Anthony Hopkins e adrenalinico “In linea con l’assassino” dove ritrova Farrell.
Nel 2003 si dedica a “Veronica Guerin – Il prezzo del coraggio” con Cate Blanchett, che dà il volto all’eroica giornalista irlandese uccisa nel 1996.
É un flop il musical “Il fantasma dell’Opera” del 2004, cui seguiranno il thriller psicologico “The Number 23” (2007) con Jim Carrey che per lui era già stato l’Enigmista in “Batman”. Dopo qualche film non degno di memoria, il regista chiude la sua carriera nel 2011 con “Trespass”, thriller con Nicolas Cage e Nicole Kidman, che si è guadagnato due nomination ai Razzie Awards 2011, tra cui quella per il Peggior Attore Protagonista per Cage.
23/06/2020