John Carpenter

Di Laura Calvo - 21 Ottobre 2013

Biografia

Regista, sceneggiatore, compositore, attore, produttore cinematografico e montatore statunitense, John Carpenter è un regista che glorifica l’anti-eroe, i personaggi di estrazione sociale proletaria, spesso in contrasto con le istituzioni e con tematiche nelle quali si cela una forte critica alla società capitalistica americana.

John Carpenter, il regista “dei dannati”

(Carthage, New York, 16 gennaio 1948)

John Howard Carpenter nasce a Carthage, nello stato di New York, il 16 gennaio 1948, e cresce a Bowling Green, nel Kentucky. Diplomatosi alla Western Kentucky University, lo stesso ateneo in cui il padre insegna musica, dà vita in contemporanea ad una serie di cortometraggi tra i quali “Revenge of the Colossal Beasts” (1962). Si laurea poi alla University of Southern California e un anno dopo gira il primo corto ufficiale, “The Resurrection of Broncho Billy”, che gli regala la notorietà nell’ambito del cinema indipendente.

‘Padre’ de “La cosa”

Seguono una commedia fantascientifica, “Dark Star” (1974), il film d’azione “Distretto 13: le brigate della morte” (1976), – quest’ultimo girato in soli venti giorni e tuttora ritenuto dalla critica uno dei migliori film di genere del suo periodo – ed “Halloween: la notte delle streghe” (1978). Si prende poi una pausa dal grande schermo, per dedicarsi alla tv e curare la regia della serie “Pericolo in agguato: procedura ossessiva” (1978) e del film tv “Elvis, il re del rock” (1979). Nel 1980 torna al cinema con “The Fog”, cui fanno seguito alcune pellicole davvero intramontabili: “1997 – Fuga da New York” (1981), “La cosa” (1982), “Christine, la macchina infernale” (1983), “Starman” (1984) e “Grosso guaio a Chinatown” (1986).

John Carpenter, “Il signore del Male”

Poi quasi dieci anni di buio, costellati da alcuni grossi fallimenti, quali “Il signore del Male” (1987), “Essi vivono” (1988), “Le avventure di un uomo invisibile” (1992), “Body Bags – Corpi estranei” (1993). Si riscatta con il terzo ed ultimo capitolo (gli altri due erano “La cosa” e “Il signore del male”) della cosiddetta Trilogia dell’Apocalisse, ossia “Il seme della follia” (1995) e con “Il villaggio dei dannati” (1995). Nel 1996 cede alla tentazione di un secondo capitolo e dirige “Fuga da Los Angeles”, che tuttavia non ottiene la stessa notorietà del primo film, e sceglie così di tornare in pieno stile al filone horror.

L’ultimo decennio, infatti, è quello di “Vampires” (1998), “Fantasmi da Marte” (2001), “Masters of Horror: Cigarette Burns – Incubo mortale” (2005) e “Masters of Horror: Il seme del male” (2006).

Per il 2008 annuncia una nuova pellicola, intitolata “Psicopath“, che avrebbe segnato il suo ritorno sul grande schermo, ma il progetto si è arenato in fase di pre-produzione.

Nel 2010 è impegnato con la regia di “The Ward – Il reparto”, un flop nelle sale europee, distribuito in Home Video negli USA. Ciononostante, i fan hanno apprezzato il film, attribuendo lo “stile” fuori dai canoni del regista alla trama su commissione.

Claudia Resta