John Toll, la cui carriera ha spaziato da documentari low-budget a classici da Oscar come “Braveheart e “Legends of the Fall”, racconta di come sia stato lavorare con Vince Gilligan nell’episodio pilota di “Breaking Bad” e in quello finale di “Sense 8”, al fianco delle sorelle Wachowski.
Il Naturalismo cinematografico secondo John Toll
Durante l’intervista fattagli da Variety, il direttore di fotografia ha affermato che lavorare con Gilligan è stata un’esperienza del tutto naturale, considerando che già lo conosceva ed avevano parlato più e più volte di scrivere insieme.
Girare scene per le serie tv, afferma John Toll, richiede un impegno diverso da quello che occorrerebbe per il cinema: “Ciò che entra in gioco, quando si tratta di serie tv, è la spontaneità, perché è impossibile stabilire già da prima sequenze et similia. Certo, decidevamo preventivamente dove fare le riprese e l’idea di fondo, ma per quanto riguarda le specifiche, le determinavamo al momento”.
“Sense 8”, in tal senso, può fungere da esempio per il suddetto concetto: ci si è spostati in lungo e in largo per il mondo, al fine di ‘portare a casa’ un girato degno di nota: “Molte volte arriviamo e ci mettiamo direttamente a girare, perché il programma del giorno non ci lascia tempo di fare altrimenti. Non rimaniamo talmente tanto a lungo in un posto da poter creare delle infrastrutture atte ad apportarvi delle modifiche sostanziali. Il 90% di ciò che giriamo è dato dalle caratteristiche naturali della location”.
John Toll ha inoltre raccontato di come la suddetta scelta sia dipesa unicamente da Lana Wachowski; è stata infatti lei a volere che il progetto di “Sense 8” fosse basato unicamente sulla realtà – con un minimo tocco di effetti visivi -. E l’effetto, ammettiamolo, è stato a dir poco spettacolare.
Nicole Ulisse
13/11/2017