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Kate Winslet: nuove dichiarazioni su Woody Allen

Durante un’intervista on line a una giornalista di Variety nel corso del Toronto International Film Festival, Kate Winslet, interprete del film “Ammonite“, torna a parlare delle sue dichiarazioni sul fatto di essersi pentita per aver lavorato con i registi Woody Allen e Roman Polanski.

Kate Winslet sul lavoro con Woody Allen: me ne pento, me ne pento, me ne pento

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In a TIFF interview about #Ammonite, Kate Winslet opens up about working with Woody Allen: “What I said in that Vanity Fair piece is really true, you know: I do regret it. I do regret it” Variety Studio #TIFF presented by @CanadaGoose

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Kate Winslet: nuove dichiarazioni su Woody Allen

In un’intervista rilasciata la scorsa settimana, Kate Winslet aveva affermato di quanto il movimento #MeToo abbia influenzato il suo pensiero e le sue scelte, e ha dichiarato: “Che caxxo stavo facendo lavorando con Woody Allen e Roman Polanski?”.

Ieri l’interprete, che con con Roman Polanski ha lavorato nel 2011 in “Carnage” e con Woody Allen nel 2017 in “La ruota delle meraviglie – Wonder Wheel“, ha ampiamente spiegato il suo pensiero:

“Impariamo, cresciamo, cambiamo”, ha detto la Winslet “Penso che dovremmo essere autorizzati a dire a tutti, ‘Senti, non avrei dovuto farlo’, e penso che questo sia un periodo importante per tutti noi, in cui siamo consapevoli di quanti aerei prendiamo, per esempio, o di cose che abbiamo fatto in passato – o che torneremmo e vorremmo fare diversamente. E voglio solo dire:’ Sai una cosa? Probabilmente non avrei dovuto farlo. E quindi quello che ho detto in quel pezzo di Vanity Fair è proprio vero, sai: me ne pento. Me ne pento”.

Quando la giornalista di Variety le ha chiesto se poteva individuare cosa l’ha portata ad arrivare a questo pensiero, la Winslet ha risposto che durante la campagna promozionale di “Wonder Wheel” del 2017 con Allen, in cui interpretava una casalinga infelice negli anni ’50 a Coney Island, si è sentita incredibilmente consapevole che forse non avrebbe dovuto farlo”. “Ma ciò che è stato notevole per me – ha aggiunto – è che si tratta di individui che sono stati festeggiati ed elogiati per decenni in questo settore. E così gli interpreti pensavano che lavorare con queste persone andava bene. Ma ora, ovviamente, sento di poter semplicemente dire “Non avrei dovuto farlo”.

La Winslet ha inoltre affermato che la maggior parte delle donne durante la loro vita subiscono diversi tipi di molestie, da verbali a fisiche.

Le passate dichiarazioni della Winslet

Il pensiero della Winslet naturalmente si è evoluto sulla questione. Nel settembre del 2017, infatti, un mese prima che iniziasse la resa dei conti sulle molestie sessuali e le aggressioni a causa delle indagini su Harvey Weinstein, Kate aveva già lavorato sia con Allen che con Polanski.

In passato Melena Ryzik del New York Times, le aveva chiesto se le accuse contro Allen le avessero dato da pensare. L’attrice aveva affermato: “Certo che ci ho pensato. Ma allo stesso tempo, non conoscevo Woody e non so niente di quella famiglia. Come attrice devi solo allontanarti e dire, non so niente, davvero, se qualcosa è vero o falso. Woody Allen è un regista incredibile. Così è Roman Polanski. Ho avuto un’esperienza lavorativa straordinaria con entrambi quegli uomini, ed è la verità. ”

In “Ammonite” di Francis Lee, Kate Winslet interpreta la paleontologa britannica Mary Anning, il cui lavoro scientifico cruciale è stato in gran parte cancellato dalla storia. “Ammonite” non è però un film biografico: Lee, lo sceneggiatore e regista del film, immagina una storia in cui Mary e Charlotte (Saoirse Ronan) stringono una relazione dopo che il marito di Charlotte la lascia alle cure di Mary. Tra la costa inglese ricca di fossili di Lyme Regis, le due donne si innamorano, il che cambia entrambe le loro vite.

15/09/2020

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