Il Festival di Sanremo 2025 si appresta a regalare emozioni uniche sulla piccola e grande schermata, con una terza serata in programma per questa sera, giovedì 13 febbraio, trasmessa in prima serata su Rai 1. Tra i protagonisti spicca Katia Follesa, conduttrice e attrice nota per il suo stile irriverente e creativo, che in un’intervista rilasciata a Il Secondo XIX ha svelato il suo approccio innovativo alla kermesse musicale. La nuova edizione del Festival ha già riscosso ottimi ascolti nelle prime due serate, e le aspettative sono alte anche per la terza puntata. Accanto a lei sul palco, figure come Miriam Leone ed Elettra Lamborghini contribuiranno a rendere la serata un momento di intrattenimento leggero e spontaneo, senza forzature. L’evento, che si tiene nell’iconico Ariston, si caratterizza quest’anno per un format che si discosta dai cliché tradizionali, permettendo ai conduttori di esprimersi con maggiore libertà, senza l’obbligo di dilaganti monologhi o messaggi forzati. La scelta di Katia Follesa di non indebitarsi a schema predefiniti ha attirato l’attenzione di un pubblico curioso e aperto a nuove esperienze nel panorama televisivo italiano. In questo clima di rinnovamento, il Festival di Sanremo 2025 si configura come un palcoscenico in cui la spontaneità e la creatività diventano le vere protagoniste, presentando una kermesse che cerca di valorizzare la gara canora e l’intrattenimento con leggerezza, in un contesto in cui il divertimento e l’ironia si affiancano alle tradizionali esibizioni musicali.
Katia Follesa e l’approccio innovativo ad Sanremo
Durante l’intervista, Katia Follesa ha spiegato chiaramente la propria volontà di rompere con gli schemi tradizionali del Festival, scegliendo di non proporre sul palco un monologo carico di serietà o di eccessiva emotività. “Io non sono una monologhista, né una stand-up comedian. Il monologo non è cosa mia ma credo che sia arrivato anche il momento di uscire da questo cliché per cui al Festival bisogna per forza lanciare un messaggio o dire qualcosa di serio”, ha dichiarato. Le parole dell’attrice e conduttrice hanno evidenziato un desiderio di proporre una forma di intrattenimento che metta al centro la spontaneità e l’ironia, in contrasto con le solite aspettative che spesso gravano sul format del Festival. Invitata da Carlo Conti, la cui fiducia le ha dato ulteriori spunti per esprimersi con autenticità, Katia si è detta pronta a offrire al pubblico quello che sa fare meglio: divertire e far ridere. La scelta di non cadere nella trappola del messaggio preconfezionato ha creato grande interesse e attesa tra gli spettatori, desiderosi di vedere una conduzione fresca e disinvolta. La sua presenza si fa quindi simbolo di un cambio di rotta, dove l’improvvisazione e il gioco con il linguaggio televisivo prendono il sopravvento, in una serata che si propone come una boccata d’aria fresca. Il suo intervento sul palco sarà un’ulteriore prova di come il Festival stia aprendosi a nuove modalità di comunicazione, rendendo la kermesse musicale un’esperienza meno convenzionale e più vicina al gusto del pubblico moderno. Con questo approccio, Katia Follesa dimostra di non volersi far condizionare dai vecchi cliché, puntando tutto su una conduzione che valorizzi la leggerezza nel raccontare storie e nell’intrattenimento.
Le dichiarazioni sul format del festival
Nel proseguimento dell’intervista ha continuato a sviscerare il suo punto di vista sul format della kermesse musicale, ribadendo con fermezza che il suo obiettivo non è quello di essere la portavoce di messaggi universali, ma di essere semplicemente se stessa, portando il sorriso sul volto degli spettatori. “Cerchiamo di godere di serate dove il punto chiave resti la gara canora. Torniamo a leggerezza, spontaneità e improvvisazione”, ha affermato, sottolineando in questo modo la volontà di fare un passo indietro rispetto a una narrazione troppo pesante e orientata al dovere di trasmettere un messaggio preconfezionato. Ha poi aggiunto: “Non sarò la portavoce di nessuno e neanche quella che salverà il mondo, ma porterò me stessa e quello che so fare meglio, far ridere la gente”. Queste dichiarazioni testimoniano un cambio di paradigma nel modo in cui la conduzione del Festival viene concepita, con un’enfasi sull’intrattenimento disinvolto piuttosto che su performance gravate da aspettative istituzionali. Inoltre, Katia ha sottolineato la sua capacità di destrutturare il format, paragonandosi in questo senso a icone come Fiorello, capace di prendersi gioco delle dinamiche del Festival. La conduttrice si presenta così come un elemento di rottura, pronta a riformulare il concetto stesso di presentazione televisiva, offrendo una prospettiva che unisce umorismo e creatività. Questo approccio innovativo è attualmente al centro dell’attenzione degli spettatori che, oltre a seguire la gara canora, attendono con curiosità come il nuovo format influenzerà l’andamento complessivo della kermesse. La direzione presa promette di mettere in luce aspetti inediti e di allontanarsi dal tradizionale discorso serio e moralistico, proponendo una serata di intrattenimento con un’enfasi marcata sull’autoironia e sul divertimento autentico.