L’attrice Kelly Marie Tran, nota per il suo ruolo di Rose Tico nella saga di Star Wars, ha recentemente condiviso le sue esperienze riguardo alle dure critiche e agli attacchi ricevuti sui social media. La sua carriera, iniziata nel 2017 con il film “Gli ultimi Jedi“, è stata segnata da commenti razzisti e sessisti, ma Tran ha trovato la forza di superare queste difficoltà e di riflettere su come queste esperienze abbiano influenzato la sua vita e la sua carriera.
Le esperienze di Kelly Marie Tran nel mondo di Star Wars
Kelly Marie Tran ha fatto il suo debutto nel franchise di Star Wars nel 2017, interpretando il personaggio di Rose Tico in “Gli ultimi Jedi“. Sin dal suo ingresso nel cast, l’attrice ha dovuto affrontare un’ondata di critiche, molte delle quali di natura razzista e sessista. In un’intervista con Variety, Tran ha parlato apertamente delle reazioni negative ricevute, evidenziando un problema più ampio che colpisce gli attori di colore nel settore dell’intrattenimento. Ha affermato: “Trovo interessante come sembra accadere in maniera consistente agli attori di colore che si ritrovano in questi spazi. E penso che quello che accade rappresenti un microcosmo per il clima sociale in cui stiamo vivendo. Ed è davvero triste”.
Queste parole evidenziano non solo le sfide personali affrontate dall’attrice, ma anche un problema sistemico che persiste nell’industria cinematografica. La sua esperienza non è isolata, ma riflette una realtà più ampia che coinvolge molti artisti che cercano di farsi strada in un ambiente spesso ostile.
Un cambiamento nel panorama cinematografico
Nonostante le difficoltà, Kelly Marie Tran ha notato un cambiamento nel panorama cinematografico negli ultimi anni. Ha osservato un aumento dei ruoli da protagonista per attori che, in passato, si sono trovati ad affrontare numerosi ostacoli per lavorare. Questo cambiamento è significativo e rappresenta un passo avanti per la diversità e l’inclusione nel settore. L’attrice ha sottolineato che, mentre il passato è stato caratterizzato da esperienze difficili, ora ci sono più opportunità per raccontare storie diverse e autentiche.
Inoltre, Tran ha condiviso il suo percorso personale di crescita. Ha dichiarato di essere riuscita a imparare a celebrare le parti di sé stessa che in passato la spaventavano. Questo processo di accettazione è fondamentale per la sua evoluzione sia come persona che come artista. Ha affermato: “Sono stata in grado di imparare come celebrare le parti di me stessa che, all’epoca, mi spaventavano o che mi avevano portato a pensare che fossero qualcosa di cui avrei dovuto vergognarmi”.
L’importanza della rappresentazione
Kelly Marie Tran ha anche parlato del suo lavoro recente, evidenziando come abbia avuto l’opportunità di girare quattro film nell’ultimo anno, tutti con storie asiatiche e con sceneggiatori e registi di origine asiatica. Alcuni di questi progetti sono stati realizzati da sceneggiatori e registi queer, un aspetto che arricchisce ulteriormente la narrazione e la rappresentazione nel cinema. Tran ha riflettuto su come la sua carriera si sia evoluta, affermando: “‘Wow! Quanto è folle che la cosa per cui mi hanno perseguitata è la stessa su cui ora posso fare dell’arte?'”.
Questa affermazione mette in luce l’importanza della rappresentazione e della diversità nel cinema, sottolineando come le esperienze personali possano trasformarsi in arte significativa. La crescita di Kelly Marie Tran come attrice e come persona è un esempio di resilienza e di come le sfide possano essere superate attraverso la creatività e l’espressione personale.
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