Recensione
La casa sul mare – Recensione: la costa marsigliese come un affresco
“La casa sul mare” di Robert Guédiguian (“Marius e Jeannette”; “Marie-Jo e i suoi due amori”) presenta, in una pittoresca villa sul mare di Marsiglia, tre fratelli che si ritrovano dopo anni per stare vicino al loro anziano padre. Angela (Ariane Ascaride) è un’attrice che si è trasferita a Parigi per inseguire la sua carriera e per dimenticare la perdita della figlia. Joseph (Jean-Pierre Darroussin) è un aspirante scrittore, fidanzato con una ragazza molto più giovane di lui. Poi c’è Armand (Gérard Meylan), l’unico dei tre ad essere rimasto nella casa natale e gestisce un ristorante sotto casa. L’anziano padre ha un ictus e i fratelli decidono di tornare a casa per assisterlo e per sbrigare le ipotetiche questioni legali in merito al patrimonio.
La casa sul mare: un paradiso terrestre dietro le colline francesi
La villa situata a ridosso del mare sembra essere racchiusa in una campana di vetro. Tutto quello che accade presso “La calanque de Méjean” sembra essere fuori dal mondo, lontano dalle catene del tempo. Ogni persona tornando in quella dimora si riappropria della sua vita, del passato. Questo anche grazie ad alcuni flashback che ci permettono di capire cosa è accaduto. Angela odia quel posto, anni fa sua figlia è morta annegata nel cuore della notte e il marito l’ha abbandonata subito. Non vuole restare lì un solo momento in più ma quando ci si ritrova capisce che in fondo non è così male. Scappare a Parigi non le ha fatto dimenticare tutto, anzi. Solo toccando l’acqua dello stesso mare che ha preso Bianca e aprendo la cameretta della piccola può metabolizzare il dolore e continuare ad apprezzare quel panorama che sembra essere una tela dipinta.
La casa sul mare: il ritmo che segue le emozioni
L’opera filmica di Robert Guédiguian procede a passo svelto. Ogni scena dura qualche minuto al massimo, donando all’intero film un ritmo concitato. Questo andamento rispecchia l’infinità di sentimenti ed emozioni che provano i protagonisti. Non siamo di fronte a una famiglia che sta vivendo un momento idillico, al contrario il padre sta morendo e Angela, Joseph e Armand devono fare i conti con le loro vite.
Il regista francese sa come far sentire lo spettatore a casa e anche con quest’ultima opera ci è riuscito alla perfezione. Tra Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin e Gérard Meylan c’è una sintonia molto profonda, la sola capace di trasmettere il vero amore fraterno. D’altronde non è la prima volta che i protagonisti lavorano insieme: dopo il primo incontro nel 1985 con “Ki lo sa?”, hanno recitato l’uno al fianco dell’altra in molte altre pellicole come “Dieu vomit les tilde”, “Al posto del cuore”, “Mon père est ingénieur, “Ariane’s thread” e non solo.
La casa sul mare: la tenerezza di un amore che arriva da lontano
Il regista pone lo spettatore e con lui anche i protagonisti, di fronte alla questione dei profughi. Negli ultimi minuti del film si vedono tre piccoli fratellini (una femmina e due maschi) che sono sopravvissuti a un nubifragio. Hanno perso tutto: i loro genitori e i loro amici. Sono solo molto stanchi, sporchi e affamati. Cosa fare? Chiamare le forze dell’ordine e rimandarli nel loro paese in un orfanotrofio o tenerli nascosti ma con il calore di una famiglia?
I clandestini fanno da eco ai tre protagonisti. Questo stato di cose fa riaffiorare il senso di fratellanza di Angela, Joseph e Armand dal momento che decidono di tenerli con sé e di non abbandonare più la tanto amata e odiata Villa sul mare.
Matteo Farinaccia
Trama
- Titolo originale: La villa
- Regia: Robert Guédiguian
- Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin, Jacques Boudet, Yann Trégouët, Geneviève Mnich, Fred Ulysse
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 107 minuti
- Produzione: Francia, 2017
- Distribuzione: Parthénos
- Data di uscita: 12 aprile 2018
Tre fratelli si ritrovano in una villa suggestiva affacciata sul mare, vicino Marsiglia. A portarli qui è stata la necessità di stare accanto al loro padre, drammaticamente colpito da un ictus. I tre sono profondamente diversi tra loro. Angèle è un’attrice, Joseph è un professore rivoluzionario e Armand è un ristoratore. Inevitabilmente i tre fratelli ricostruiscono il passato che li ha legati e segnati. Arrivano, però, improvvisamente tre bambini naufraghi e questo evento non può che cambiare il loro modo di vedere le cose.
La casa sul mare: Robert Guédiguian torna sul grande schermo
Dopo “Le nevi del Kilimangiaro”, il regista francese Robert Guédiguian ritorna sul grande schermo con un film drammatico di ampio respiro. “La casa sul mare” non è soltanto il racconto di tre fratelli e del loro passato, infatti, ma si tinge di moltissimi temi di grande spessore. Il padre dei protagonisti incarna, come affermato dallo stesso regista, lo spirito rivoluzionario di un proletario che si sta spegnendo, non solo fisicamente.
Accanto a questo, si pongono i tre bambini naufraghi sbarcati all’improvviso nella vita di Angèle, Joseph e Armand. Questo arrivo inaspettato porterà i protagonisti ad interrogarsi sul cambiamento del mondo e delle frontiere, arrivando però a cogliere come lo spirito di accoglienza e fratellanza costituisca la chiave migliore per riscoprire un lato di sé che credevano di aver perso.
Con “La casa sul mare”, Robert Guédiguian dà vita ad un’opera intensa e drammatica, capace di toccare molti fronti dell’animo umano.
I tre protagonisti Angèle, Joseph e Armand sono interpretati rispettivamente da Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin e Gérard Meylan.