In un contesto di crescente tensione all’interno della royal family britannica, la faida tra re Carlo III e il principe Andrea sembra intensificarsi. Mentre il focus mediatico è stato per lo più rivolto ai rapporti tra i principi Harry e William, un’altra disputa tra membri della famiglia Windsor sta emergendo. Questa situazione sta sollevando interrogativi non solo sul futuro del principe Andrea, ma anche sulla stabilità dell’intera monarchia.
Il conflitto tra Carlo III e il principe Andrea
Da quasi due anni, il re Carlo III sta cercando di persuadere il principe Andrea a ridimensionare la sua vita pubblica e a trasferirsi nel Frogmore Cottage, una residenza attualmente libera. Tuttavia, il duca di York ha finora resistito a questa pressione. Secondo le fonti, la comunicazione tra Carlo e Andrea è interrotta e la loro relazione è giunta a un punto critico. È emerso che il re ha praticamente escluso il fratello dalle sue attività, una manovra dettata dalla necessità di preservare l’immagine della monarchia.
Il principe Andrea ha sempre rappresentato un elemento di controversia nella famiglia reale, in particolare a causa delle sue associazioni passate con personaggi discutibili come Jeffrey Epstein. Questo legame ha messo in ombra la sua reputazione e ha reso difficile per il re mantenere il principe Andrea in una posizione di rilievo all’interno della royal family. Come sottolineato da Stephen Bates, ex corrispondente reale, il re è consapevole che la presenza di Andrea potrebbe nuocere alla stabilità della monarchia.
Le conseguenze finanziarie e la sospensione dell’indennità
La situazione è giunta a un nuovo livello quando re Carlo ha contattato il custode del Privy Purse, il responsabile delle finanze reali, per discutere la sospensione dell’indennità annuale del principe Andrea, così come i fondi destinati alla sua sicurezza. Questi costi, che potrebbero ammontare a milioni di sterline all’anno, sono da tempo oggetto di scrutinio da parte della stampa e dell’opinione pubblica. Questa decisione segna un passo significativo nella gestione delle finanze familiari da parte di Carlo III, che sembra intenzionato a tagliare i costi superflui.
Secondo quanto riportato, una fonte ha confermato al Daily Mail che il duca non è più visto come un peso finanziario per il re, un dato che sottolinea un cambiamento radicale nella visione economica della royal family. Questo approccio più rigoroso da parte di Carlo potrebbe riflettere non solo una necessità economica, ma anche la volontà di affermare un nuovo stile di leadership nelle finanze della monarchia.
La vita del principe Andrea e il futuro incerto
Attualmente residente al Royal Lodge, una residenza con 30 stanze che un tempo apparteneva alla Regina Madre, il principe Andrea sostiene di aver trovato «altre fonti di reddito» per coprire le spese di mantenimento. Tuttavia, l’acuirsi delle tensioni familiari sembra avere un impatto significativo sulle sue prospettive future. Andrea ha firmato un contratto d’affitto di 75 anni nel 2003, il che lo lega alla proprietà ma gli impone anche di sostenere i costi di manutenzione, una responsabilità che potrebbe diventare insostenibile nel lungo termine.
Fonti vicine alla royal family rivelano che se Andrea non riuscirà a garantire le proprie entrate e a pagare i costi di manutenzione del Royal Lodge, il re non sarà disposto a tollerare ulteriormente questa situazione. Questa ostinazione del principe ha indubbiamente complicato ulteriormente i legami familiari e sollevato domande sul suo futuro all’interno della royal family. La prospettiva di una continua separazione tra Andrea e il resto della famiglia reale sembrerebbe quindi un possibile scenario, che rischia di intaccare ulteriormente l’immagine della monarchia.