La giornata di studi dedicata a Ercole Tasso, in programma per venerdì 15 novembre, si propone di esplorare la complessità e le contraddizioni di una delle personalità più affascinanti del Rinascimento. Questo evento si rivolge non solo agli studiosi e agli appassionati di storia, ma anche a chi desidera immergersi in una figura che, pur appartenendo a una famiglia celebrata, ha segnato il suo tempo per il suo impegno politico, letterario e culturale.
Ercole Tasso: vita e opere
Ercole Tasso è spesso ricordato non solo per i suoi legami di sangue con il celebre poeta Torquato Tasso, ma anche per il suo vasto impegno in diversi ambiti. Politico, filosofo e letterato, egli ha vissuto in un periodo di grande fervore culturale e sociale, nella Lombardia veneziana del Cinque e Seicento. La sua carriera pubblica è iniziata nel 1576, quando divenne esponente del Consiglio maggiore di Bergamo, dimostrando così il suo interesse attivo nella governance locale.
Tuttavia, la sua vita non si limitò alla politica. Ercole Tasso si distinse anche come un appassionato scrittore e pensatore. Le sue opere spaziano dalle rime d’amore, dedicate alla sua compagna Virginia, a trattati importanti come “Il confortatore,” pubblicato nel 1595, in cui esprime il suo intento di confortare i condannati a morte. Questa produzione letteraria riflette il suo pensiero profondo e la sua naturale inclinazione verso la contemplazione, mostrando un lato meno visibile della sua personalità rinascimentale, spesso occupata in ruoli pubblici.
Un convegno per riscoprire un grande intellettuale
La giornata di studi intitolata “Ercole Tasso letterato, filosofo e manager nella Lombardia veneziana fra Cinque e Seicento,” organizzata in collaborazione tra Università, Centro Studi Tassiani e Archivio Bergamasco, si svolgerà in Città Alta il 15 novembre. Gli eventi includeranno undici relazioni tenute da esperti di diverse discipline, offrendo un’opportunità unica di approfondire la multiforme carriera di Tasso.
Il convegno è indirizzato a gettare nuova luce sulle sue varie attività e sul suo impatto, rivalutando figure storiche spesso dimenticate. Gli studiosi esamineranno non solo le sue opere letterarie, ma anche il suo ruolo come politico e come influente imprenditore editoriale. Tasso collaborò attivamente con lo stampatore Comin Ventura, offrendo un contributo significativo alle scelte editoriali del periodo, creando ponti tra cultura e commercio.
Il lascito culturale di Ercole Tasso
Oltre alla sua produzione letteraria e al suo impegno politico, Ercole Tasso ha lasciato un’impronta duratura nelle istituzioni caritative della sua città. Partecipò ai consigli di amministrazione di alcune delle più rilevanti organizzazioni caritative, come la Misericordia Maggiore, contribuendo a realizzare un legame profondo tra cultura e solidarietà.
Particolarmente significativo è il fatto che Ercole si considerasse un “philosophus,” titolo che egli sfoggiava orgogliosamente nelle sue opere e negli adornamenti della sua villa. Questa auto-percezione riflette un’epoca in cui l’intellettualismo e la cultura venivano valutati come manifestazioni di grande valore sociale e personale, specialmente per un uomo di potere come lui. La sua vita, quindi, rispecchia il conflitto rinascimentale tra l’azione politica e la ricerca di una verità interiore, creando un affresco complesso e variegato di un periodo ricco di fermento intellettuale.
Rimanendo perciò fedele all’eredità culturale e politica di Ercole Tasso, il convegno promette di valorizzare ulteriormente la figura di questo indiscusso protagonista del Rinascimento e della storia lombarda, ponendo l’accento sulle sue contraddizioni e sulle sue ricchezze intellettuali.