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La fratellanza

Recensione

La Fratellanza – Recensione: un Lannister paga sempre i propri debiti

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Tutti gli attori che raggiungono la notorietà tramite le serie TV, interpretando lo stesso personaggio ricorrente per più stagioni, devono affrontare l’enorme scoglio di scrollarsi di dosso, al momento opportuno, le vestigia di chi li ha resi famosi e mostrare di poter interpretare anche ruoli diversi, poichè rischiano altrimenti di terminare la loro carriera nello stesso momento della serie TV. In pochi ce la fanno: basti pensare che di tutto il cast del celebre e fortunatissimo “Friends” solo Jennifer Aniston è riuscita a sfondare realmente sul grande schermo.
In questo periodo è il turno degli attori de “Il trono di spade”, il cui successo inarrestabile ha reso molti di loro prede succulente per i produttori di film di seconda categoria, nella speranza che il loro nome possa attirare pubblico.

“La Fratellanza” è esattamente uno di questi casi, e il protagonista di tale mossa di marketing è Nikolaj Coster-Waldau, noto come Jamie Lannister, uno dei personaggi più amati della serie per l’incredibile percorso interiore svolto nell’arco della storia. Nella pellicola di Ric Roman Waugh, Waldau è Jacob “Money” Harlon, tranquillo broker e padre di famiglia, che si ritrova catapultato nella terribile realtà del carcere quando, a causa di un incidente in macchina, uccide un uomo.
Come ogni film sulla ‘vita da galeotto’ che si rispetti, “La Fratellanza” pone subito il protagonista di fronte ad una realtà in cui solo i più forti sopravvivono; e lui vuole assolutamente essere uno di questi.

La Fratellanza: quando la fantasia supera (troppo) la realtà

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La fratellanza

“La Fratellanza” potrebbe essere l’ennesimo film sulla vita in prigione, ma non lo è e non lo vuole essere poi troppo; il bersaglio a cui mira è il cambiamento interiore a cui va incontro un uomo qualunque dopo essersi ritrovato suo malgrado in questa realtà. Lo scopo è ammirevole, anche se non originale, ma nel tentativo di dare al film ‘qualcosa in più’ gli sceneggiatori cadono nella trappola dell’inverosimile, finendo dall’altra parte della barricata e vanificando così gli sforzi di dare credibilità alla storia.
Se la prima parte della pellicola è infatti interessante, quando si arriva a scoprire il ‘gioco’ del protagonista si rimane delusi e sconcertati, perchè non proprio in linea con il realismo di cui il film vuole permearsi, nonostante si possa comprendere il perchè della scelta, a livello teorico.

Nikolaj Coster-Waldau regala una grande interpretazione, ma il suo personaggio è un po’ un Jamie Lannister al contrario, cosa che funziona molto meno; paga i suoi debiti, su questo non c’è dubbio, ma per molti aspetti “La Fratellanza” è un film, seppure ben fatto, di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza.

Valeria Brunori

Trama

  • Titolo originale: Shot Caller
  • Regia: Ric Roman Waugh
  • Cast: Nikolaj Coster-Waldau, Jon Bernthal, Lake Bell, Emory Cohen, Jeffrey Donovan, Benjamin Bratt, Jessy Schram, Omari Hardwick, Holt McCallany, Juan Pablo Raba
  • Genere: Drammatico, Thriller, Colore
  • Durata: 96 minuti
  • Produzione: USA, 2016
  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Data di uscita: 7 settembre 2017

La fratellanza locandina“La fratellanza”, un film diretto dal regista statunitense Ric Roman Waugh, è un thriller drammatico con protagonista l’attore Nikolaj Coster-Waldau, noto al grande pubblico per il ruolo di Jamie Lannister nella famosissima saga di “Game Of Thrones”.

Waldau è Jacob, un temibile gangster accusato d’omicidio colposo per aver causato la morte accidentale di un suo amico, durante un’incidente d’auto. Finito in carcere, il criminale dovrà fare i conti con una serie di loschi e pericolosi figuri alle cui angheria potrà sottrarsi soltanto alleandosi a loro nella “fratellanza ariana”. Rilasciato per buona condotta, l’uomo non potrà rifiutarsi di compiere una serie di crimini contro una temibile gang rivale, per ordine della ‘fratellanza’ e per proteggere ex moglie e figlia.

Oltre a Nikolaj Coster-Waldau, fanno parte del cast Jon Bernthal, che ha impersonato l’antieroe “The Punisher” nella seconda stagione della serie tv Netflix “Daredevil” e Shane Walsh, comparsa nelle prime stagioni di “The Walking Dead”.

La fratellanza: chi è il regista Ric Roman Waugh

A dirigere il lungometraggio è Ric Roman Waugh, stuntman di lunga data (“Essi vivono”, “Arma letale 2”, “Atto di forza”, “Il corvo” e “Fuori in 60 secondi”, sono solo alcuni dei titoli a cui ha lavorato durante la sua carriera), scrittore (dei suoi stessi film e del videogioco “Shadow Ops: Red Mercury”) e regista. Artista caleidoscopico, già in alcuni precedenti pellicole si era dedicato al genere “azione”, oltre che nell’interessante documentario “That Which I Love Destroys Me”, dedicato ai veterani della guerra in Iraq.
Una curiosità sul film è che le riprese, iniziate il 26 maggio 2015, sono state girate ad Albuquerque e Santa Fe, in New Mexico, nonostante la pellicola sia ambientata sulle strade della California del Sud.

Trailer

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