Recensione
La legge della notte – Recensione: la parabola umana di un uomo in un gangster-movie di spessore
Ben Affleck torna dietro la macchina da presa per portare sul grande schermo l’omonimo bestseller di Dennis Lehane, autore di successo di romanzi che hanno incantato i cineasti: dai suoi libri sono tratti “Mystic River” di Clint Eastwood, “Shutter Island” di Martin Scorsese, e “Gone Baby Gone” diretto dallo stesso Affleck, che con Lehane condivide le origini bostoniane.
Affleck si è dedicato anima e corpo a “La legge della notte”, che ha diretto, interpretato e prodotto, occupandosi personalmente anche della sceneggiatura. Il risultato è un film sentito, intenso, un affresco di un’epoca, quella che vede l’America del post primo conflitto bellico alle prese con proibizionismo e gangster.
Joe, il nostro protagonista, la cui voce fuori campo ci accompagna per tutta la durata del film, racconta di quanto la guerra sia stata dura e dolorosa: “Sono partito soldato e sono tornato fuorilegge”, dice, per non dover più eseguire un ordine. Ma conciliare la sua morale personale con furti e rapine non è semplice, anche perché se sei un bravo furfante non puoi sfuggire alla vista dei malavitosi che si spartiscono il malaffare a Boston. Così Joe scoprirà che tutto ha un prezzo, anche la sua libertà.
La legge della notte: un film ben fatto con personaggi ben costruiti ed una cornice sociale che fa riflettere
Affleck dirige il film in maniera ineccepibile, coadiuvato da una splendida fotografia che arricchisce notevolmente il girato, frutto dell’estro di Robert Richardson, vincitore di ben tre premi Oscar. Il racconto non riesce a tenere sempre un ritmo elevato ma rimane nel complesso un film godibile e avvincente, e il dipanarsi delle vicende che segnano la vita del ‘fuorilegge’ hanno uno sfondo sociale e umano di spessore. A fronte di un’America che cerca di riprendersi, facendo fronte comune, da una guerra che ha provato più d’uno, e dal successivo crollo delle borse del ’29, che ha piegato l’intero paese, c’è l’America dei personalismi, delle intolleranze razziali e religiose, una piaga quanto mai attuale in un paese che si fa forte di un ‘american dream’ che per molti rimane pura utopia.
Ma “La legge della notte” è anche un classico gangster movie con pallottole e morti a gogo, dove si respira sangue e polvere da sparo, e il proibizionismo è il vero protagonista dei mutamenti sociali del paese. I personaggi che popolano la pellicola formano un universo umano variegato che Affleck mostra con sapienza, definendo un genere umano in bilico tra il bene e il male, dove ciascuno si fa le proprie regole e giudica le abitudini altrui.
La legge della notte: in un cast di rilievo tante le interpretazioni che spiccano
Deliziosa Zoe Saldana, cui la costumista ha riservato un abbigliamento da passerella, anche perché con la grazia e l’eleganza che la contraddistinguono ogni cosa addosso a lei diventa speciale: la sua Graciela è una figura quasi pura, invischiata nel traffico di alcolici per potersi dedicare a cause sociali. Brava Elle Fanning, sempre più a suo agio in ruoli tormentati, mentre appare inconsistente l’interpretazione di Sienna Miller. Impossibile non spendere una parola per Remo Girone, il nostro ‘Tano’ nazionale non ha sfigurato il quel di Hollywood: il suo boss ‘mangiaspaghetti’ è ineccepibile. Bravi anche Chris Messina, che veste i panni di Dion Bartolo, l’amico di sempre di Joe, e Chris Cooper, il povero capo Figgins. Affleck ha dato il meglio di se come attore in altre pellicole, ma la sua rimane comunque un’interpretazione credibile.
Nel complesso “La legge della notte” è un film godibile, mai banale, che ci riporta ai tempi andati dei trafficanti di liquori e delle fumose bische clandestine, ad un’America puritana e bacchettona, e mostra con garbo la parabola umana del protagonista, fuorilegge singolare, con principi morali distanti dal comune pensare dei colleghi in illegalità. Abbastanza crudele per poter sopravvivere in un mondo di squali? Per scoprire questo dovrete vedere il film.
Buona visione a tutti!
Maria Grazia Bosu
Trama
- Titolo originale: Live by Night
- Regia: Ben Affleck
- Cast: Ben Affleck, Scott Eastwood, Elle Fanning, Zoe Saldana, Sienna Miller, Chris Sullivan, Anthony Michael Hall, Brendan Gleeson, Titus Welliver, Chris Messina, Chris Cooper, Max Casella, Derek Mears
- Genere: Noir, Poliziesco, colore
- Durata: 128 minuti
- Produzione: USA, 2016
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 2 marzo 2017
Dennis Lehane e il suo romanzo “La legge della notte” viene prescelto dall’industria cinematografica per la quarta volta, dopo “Mystic River”, “Shutter Island” e “Gone Baby Gone”, come fonte prima di un film.
La legge della notte: la pellicola di Ben Affleck e con Ben Affleck
Il regista colpito dal fascino delle storie di Lehane è, in questa occasione, Ben Affleck che si occuperà della regia e parteciperà al cast insieme a Scott Eastwood, Sienna Miller, Zoe Saldana e Elle Fanning.
Il plot della pellicola è immerso nel tormentato periodo del proibizionismo americano e segue le vicende di Joe Coughlin (Ben Affleck), veterano di origini irlandesi e figliol prodigo di Thomas Coughlin, capitano della polizia di Boston. Trasferitosi in Florida, ad Ybor City, Joe diventerà un malfamato gangster, dopo essere stato per diverso tempo un famigerato trafficante di rum ed un contrabbandiere.
Trailer