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La quinta puntata di Tale e Quale Show: trionfi e delusioni tra imitazioni e momenti esilaranti

Il ritorno di Tale e Quale Show, programma di intrattenimento che cattura l’attenzione del pubblico con esibizioni di imitazione, ha suscitato grande attesa per la puntata di venerdì 18 ottobre. I concorrenti hanno cercato di emulare alcuni dei più amati artisti italiani e internazionali, portando sul palco talenti, delusioni e sorprese. In questo articolo, analizziamo le esibizioni più significative dell’episodio, che hanno messo in luce sia performance di alto livello che momenti di imbarazzo.

Amelia Villano: una Giusy Ferreri sorprendentemente autentica

Amelia Villano ha incantato il pubblico con la sua interpretazione di Giusy Ferreri, proponendo una performance che ha conquistato consensi unanimi. La sua esibizione sulle note di “Novembre” è stata definita da molti come un vero e proprio capolavoro di imitazione. Non è stata solo una questione di somiglianza fisica, ma la Villano è riuscita a catturare, con grande abilità, l’essenza artistica della Ferreri.

La quinta puntata di Tale e Quale Show: trionfi e delusioni tra imitazioni e momenti esilaranti

La giuria ha apprezzato la sua performance, con Gabriele Cirilli che ha elogiato non solo la vocalità ma anche i movimenti scenici, riconfermandole il primo premio nella puntata. Queste parole di apprezzamento si sono unite a un commento critico su Giusy Ferreri stessa, da parte di Cristiano Malgioglio, il quale ha sottolineato come la reale natura artistica della Ferreri sia molto più rock rispetto all’immagine pop proposta nelle sue canzoni. La valutazione di Villano, dunque, si è attestata su un meritato 9, rendendola la regina della serata.

Roberto Ciufoli: un Achille Lauro da dimenticare

Si è presentato sul palco Roberto Ciufoli con l’arduo compito di interpretare Achille Lauro nel brano “Me ne frego”. Purtroppo, la performance è risultata più che deludente, mettendo alla prova la pazienza del pubblico e della giuria. La tutina dorata indossata da Ciufoli, un chiaro richiamo allo stile audace di Lauro, ha finito per diventare non solo un elemento di travestimento, ma anche un simbolo di una performance sprecata.

Malgrado le aspettative, la sua interpretazione è stata giudicata inadeguata per una buona riuscita, ricevendo un voto di 3. Ciufoli non ha saputo esprimere la giusta dose di divertimento e gravità che il brano richiedeva, risultando nel complesso troppo scialbo. La delusione si è diffusa inevitabilmente tra gli spettatori, che avrebbero desiderato una maggiore immediatezza e coinvolgimento.

Justine Mattera: il riscatto nella pelle di Heather Parisi

Il momento della vera essenza artistica è arrivato con Justine Mattera, che ha interpretato Heather Parisi con una certa brillantezza. La sua esibizione ha mostrato un netto miglioramento rispetto alle puntate precedenti, facendo apprezzare il suo talento. L’interpretazione di “Cicale” ha catturato l’attenzione sia per la voce che per i passi di danza, regalando finalmente al pubblico un’esibizione lontana dall’operato confuso di alcuni concorrenti.

Malgioglio ha provato a sminuire il suo operato con una battuta infelice, paragonandola a Carmen Di Pietro, ma Mattera ha risposto con grande ironia, traendo il giusto applauso per la sua performance. La sua capacità di affrontare la situazione senza prendersi troppo sul serio ha reso il momento ancor più memorabile, portando il suo voto a un 7 soddisfacente.

Massimo Bagnato: un Geolier inafferrabile

La serata ha visto anche la performance di Massimo Bagnato, il quale ha tentato di impersonare Geolier. L’esecuzione di una canzone trap in dialetto napoletano ha rappresentato una sfida significativa, ma purtroppo i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. La sua interpretazione ha fatto storcere il naso, con Malgioglio che si è divertito a prendere in giro l’intonazione di Bagnato, esprimendo incredulità su quale lingua fosse stata effettivamente cantata.

Il disastro di questa esibizione ha fatto emergere un voto di 4.5, nonostante le somiglianze visive tra l’artista e il concorrente. La distanza tra il tentativo di rendere omaggio all’artista e la realtà di una performance di valenza esecutiva è stata lampante, lasciando tanto rammarico.

Kelly Joyce: l’eleganza di Stromae

Incredibile e sorprendente la performance di Kelly Joyce, che si è cimentata con Stromae, interpretando “Tous les Mêmes”. La voce, i movimenti e l’interpretazione d’insieme sono stati eseguiti con maestria, suscitando l’apprezzamento della giuria. Anche se il pubblico italiano non ha familiarità con il cantautore belga, l’artista ha saputo portare sul palco un’ottima esibizione, che ha messo in luce il suo enorme talento.

La combinazione di un’ottima melodie e di un’esibizione coreografica ben realizzata ha colpito tutti, elevando Kelly a un 8. Questo livello di professionalità ha mostrato che vi è ancora molto spazio per artisti come lei nella competizione, rappresentando un limone di qualità anche oltre le copie di personalità celebri.

Carmen Di Pietro: un’imitazione discutibile

Carmen Di Pietro ha affrontato un’interpretazione di Alan Sorrenti che ha sollevato più di qualche dubbio. Il suo tentativo di rimanere fedele al brano “Figli delle stelle” è sembrato piuttosto cercare di alzare il tono attraverso la forza di voce, piuttosto che mediante eleganza e melodia. I commenti critici in sala hanno reso palese che l’unico ritorno degno di nota fosse l’ilarità e l’incredulità suscitata dalla sua performance.

Con un voto tutt’altro che lusinghiero di 5-, la Di Pietro si è trovata a dover giustificare il proprio operato, definendo le sue performance precedenti come “stonate”, una dichiarazione che non ha affatto giovato alla sua reputazione. Tra battute e tentativi di giustificarsi, l’incontro con il pubblico è stato tutt’altro che indolore.

Nella varietà di esibizioni di Tale e Quale Show, la quinta puntata ha alternato grandi successi a momenti di disastro, confermando il programma come un mix avvincente di talento e intrattenimento.

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