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La scienza smonta il mito dell’apocalisse zombie: ecco perché non accadrà mai

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Immaginare un’apocalisse zombie è un pensiero che può attraversare la mente di chiunque, specialmente nelle ore più silenziose della notte. Tuttavia, la scienza ha chiarito che la possibilità di un’invasione di non morti è completamente irrealistica. Un esperto del settore ha fornito spiegazioni dettagliate su perché questo scenario catastrofico rimarrà confinato nel regno della fantasia.

La verità sul cervello umano e la sua sopravvivenza

Il Dott. John Neary, professore associato di medicina interna presso la McMaster University, ha recentemente affrontato il tema dell’apocalisse zombie in un’intervista al National Post. Secondo Neary, il cervello umano necessita di un costante apporto di sangue, glucosio e ossigeno per mantenere le sue funzioni vitali. Quando questi elementi vengono a mancare, il cervello smette di funzionare, proprio come un vecchio televisore che si spegne. Questo implica che, una volta che una persona muore, il suo cervello non può più operare, rendendo impossibile l’idea di un “non morto” che cammina e agisce.

Neary sottolinea che anche se un virus ipotetico potesse mantenere in vita solo il cervello, i corpi in stato di decomposizione non sarebbero in grado di muoversi. La mancanza di muscoli funzionanti e la rigidità degli arti renderebbero impossibile qualsiasi forma di attività fisica. In altre parole, l’immagine di zombie atletici e agili è completamente priva di fondamento scientifico.

La narrativa di The Walking Dead e la libertà creativa

Nonostante le spiegazioni scientifiche, è importante riconoscere che serie come The Walking Dead si prendono delle libertà narrative. Questi show non sono progettati per fornire lezioni di anatomia, ma piuttosto per intrattenere il pubblico con storie avvincenti ambientate in mondi distopici. La trama si concentra sulla lotta per la sopravvivenza dell’umanità di fronte a minacce inimmaginabili, come orde di zombie e dilemmi morali complessi.

La narrazione di The Walking Dead invita gli spettatori a esplorare temi profondi, come la moralità, la comunità e la resilienza umana. La scienza, pur rimanendo un elemento di riferimento, non è il fulcro della storia. Gli spettatori cercano di immergersi in un’esperienza avvincente, dove le emozioni e le relazioni tra i personaggi prendono il sopravvento.

L’apocalisse zombie: solo un fenomeno da schermo

In definitiva, l’apocalisse zombie rimarrà un fenomeno da osservare esclusivamente attraverso il grande e il piccolo schermo. Fortunatamente, non ci sono segnali che possano farci temere un’invasione di non morti nella vita reale. Gli appassionati di questo genere possono continuare a godere delle avventure di The Walking Dead e delle sue nuove stagioni, come The One Who Lives 2, senza il timore di affrontare una vera apocalisse.

La narrativa degli zombie continuerà a prosperare nel mondo dell’intrattenimento, permettendo a tutti di esplorare scenari estremi e avvincenti, rimanendo però ben consapevoli che si tratta pur sempre di finzione.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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