Un recente studio condotto dalla piattaforma di apprendimento Preply ha messo in luce un aspetto controverso e affascinante del panorama musicale contemporaneo: l’uso di un linguaggio volgare da parte di alcuni artisti. Attraverso un’analisi di circa cinquanta musicisti, la ricerca ha rivelato che molti di loro, inclusa la celebre cantautrice Taylor Swift, ricorrono frequentemente a parolacce nelle loro canzoni. L’indagine ha prodotto una classifica di artisti, sottolineando come la volgarità sia un elemento trasversale nel genere musicale, tanto in Italia quanto all’estero.
La top 10 degli artisti più volgari
Secondo l’analisi di Preply, il rapper Artie 5ive si trova al vertice della classifica, con un impressionante 87% di frasi contenenti linguaggio offensivo. Segue a stretto giro Drake, con l’85% di volgarità nelle sue canzoni, consolidando la presenza di artisti hip-hop in cima alla lista. Al terzo posto ci sono VillaBanks e Juice WRLD, entrambi con un 81% di testi sboccati. L’elenco prosegue con il trio composto da Capo Plaza, Sfera Ebbasta e Bresh, tutti e tre a quota 79%.
A chiudere la top 10 vi sono ANNA , TonyEffe e Guè , a testimonianza di quanto la musica, e in particolare il rap, si nutra spesso di un lessico audace per esprimere emozioni e raccontare storie. Quest’analisi non valuta solo la quantità, ma anche il contesto in cui queste espressioni vengono utilizzate, confermando come la volgarità possa diventare un veicolo di autenticità e connessione con il pubblico.
L’uso della volgarità tra gli artisti più ascoltati
L’analisi di Preply ha spostato l’attenzione anche sugli artisti più ascoltati a livello globale. Tra questi spiccano nomi di enorme impatto come Kanye West, che presenta un 61% di linguaggio volgare nei suoi testi. Seguono Charli XCX e Lana Del Rey, rispettivamente con il 38% e il 35%. È interessante notare che Miley Cyrus è presente sulla lista, con il 34%, mentre Sabrina Carpenter e Rihanna seguono con il 28% e il 27%.
Anche artisti che sembrerebbero poco inclini alla volgarità, come Billie Eilish e Madonna, non si sottraggono all’uso di un linguaggio provocatorio: rispettivamente al 23% e al 17%. Infine, Taylor Swift, nonostante il suo apparentemente elegante repertorio, si posiziona con un 13%, dimostrando come la sua musica abbia recentemente acquisito un tono più audace.
Il metodo dell’analisi di Preply
Per effettuare questa ricerca, Preply ha selezionato accuratamente gli artisti attraverso la playlist “Top 50 Italia 2023″ su Spotify. È stato fatto un attento scrutinio dei testi, escludendo produttori musicali, DJ e artisti che non hanno partecipato attivamente alla scrittura dei brani. Dei 53 artisti analizzati, ogni testo è stato scrutinato per identificare la presenza di parolacce, bestemmie e vari insulti.
L’approccio metodologico tiene conto di diversi fattori, compresa l’intenzione comunicativa dietro l’uso di linguaggio volgare. Alcuni esperti suggeriscono infatti che l’imprecare possa fungere da catarsi emotiva, aggiungendo intensità e autenticità alla musica. In questo senso, la volgarità diventa non solo un elemento distintivo, ma anche uno strumento per connettersi con ascoltatori che spesso cercano nelle canzoni una riflessione delle proprie esperienze e emozioni più profonde.