Il regista Emiliano Corapi e gli interpreti Miriam Leone e Simone Liberati hanno presentato in streaming Vimeo “L’amore a domicilio” in esclusiva su Prime Video dal 10 giugno.
L’amore a domicilio: un’avventura sentimentale con un tocco di noir
Oggi, in streaming in conferenza stampa è stato presentato il film di Corapi che sarebbe dovuto uscire nelle sale ad aprile.
Anna (Miriam Leone) e Renato (Simone Liberati) s’incontrano per caso. Lei è una giovane studentessa ai domiciliari e lui un assicuratore. Quella che sembrava soltanto una storia mordi e fuggi diventerà una cosa molto seria che cambierà le loro vite. I due protagonisti, per la prima volta insieme sul set, hanno incontrato la stampa insieme al regista.
L’opera si può definire un’avventura sentimentale con un tocco di noir e vive sul contrasto tra i personaggi principali così diversi tra loro. Miriam Leone, nota al grande pubblico per la sua interpretazione di Veronica Castello, ha raccontato come ha vissuto il set con il regista. L’attrice catanese è rimasta intrigata immediatamente dalla sceneggiatura.
Anna è una donna dalla personalità complessa, che non esce quasi mai di casa per ovvie ragioni, ma è capace di condurre la relazione. Al contrario, come ha detto Liberati, lui, Renato, è uno che ha paura di mettersi in gioco. Il suo vissuto è quello di un giovane adulto che si attacca disperatamente alle sue certezze. La ragazza rappresenta per lui il rischio.
Due prigionieri che s’incontrano
Dopo aver visto il film, è chiaro che si tratta di due solitudini che s’incontrano. Sono entrambi prigionieri, anche se in modo diverso, delle loro problematiche familiari. Per Liberati “L’amore a domicilio” rappresenta la prima commedia leggera sentimentale, per la Leone è l’occasione di usare il suo vero accento siciliano.
Per uno strano caso “L’amore a domicilio” è girato tutto in una sola location, la casa romana della madre di Anna, dove lei sconta i domiciliari. Questa coincidenza è stata oggetto delle domande dei giornalisti. Il set è stato pieno di sorprese per i due attori, che erano affiancati da pochi altri, ovvero la madre di lei e il suo ex fidanzato. La madre la tiene in gabbia, con le sue difficoltà caratteriali. Su come abbia vissuto il lockdown, Miriam ha detto che per lei è stata un’occasione per ritrovare un rapporto con se stessa. Ha parlato di noia produttiva, che le ha fatto comprendere quanto il suo personaggio nel film abbia bisogno di uscire. Comunque, ha definito la cosa tutto sommato positiva.
L’amore a domicilio: un film sulla complessità dei rapporti familiari
Sia Miriam Leone sia Simone Liberati, nella seconda parte della conferenza stampa, hanno parlato dell’importanza del nucleo familiare, seppur disfunzionale come quello dei loro personaggi. Lei l’ha definito fondamentale, soprattutto se accettato anche nelle sue criticità. Un po’ più sfumato il giudizio di Liberati, che lo considera ingombrante in Italia per come è vissuto. Corapi ha concluso dichiarando che la famiglia nel bene e nel male è tutto… e non solo nel film.
Andrea Racca
08/06/2020