Recensione
L’Angelo del Male – Brightburn – Recensione: noi generatori della malvagità
Un incipit noto a tutti, che pesca dall’arcifamoso “Superman”, un infante che precipita sulla terra in una navicella spaziale, una coppia che non può avere figli e vede questo segno come un dono dal cielo, una tranquilla cittadina rurale del Midwest americano e la scoperta, in età preadolescenziale del bambino diventato grande, dei suoi enormi poteri, ma una sostanziale differenza tra “L’Angelo del male – Brightburn” ed il grande classico, un percorso diametralmente opposto.
Ed ecco che la pellicola, diretta da David Yarovesky e prodotta da James Gunn (“Guardiani della galassia“) sovverte il tema del supereroe e coniuga l’horror, con punte magistrali di splatter, al cinecomic, attraverso una parodia esacerbata, in un percorso reso incerto anche a causa dei tagli operati dalla censura.
Assistiamo all’evoluzione di Brandon, interpretato magistralmente da un inquietante Jackson A.Dunn, ragazzino inizialmente dolce e timido che, improvvisamente, preso atto dei suoi superpoteri si trasforma in un essere violento e imprevedibile, capace di uccidere a sangue freddo ogni “umano” che osi fargli un torto, di qualsiasi entità esso sia.
Il doppleganger di Superman ha gli stessi “doni”: un mantello, la vista laser, la superforza anche senza criptonite, la supervelocità e un pari lato debole, ma il tutto con un cambio cromatico significativo, dal momento che si passa dall’azzurro celestiale e benigno al rosso sanguinario e truculento di Brandon.
L’Angelo del male – Brightburn: il profondo rosso della vendetta
La paura della nostra metà oscura e il suo sopravvento possono, da soli, reggere la sceneggiatura di un intero film? Il problema di questo lungometraggio risiede proprio nel buco narrativo della trama e, nonostante un sonoro incalzante che sostiene ed amplifica il fil rouge delle immagini in una danza macabra tra campo e fuori campo esaltata da una fotografia superba, la nota dolente è la mancanza di una complessità strutturale con uno schema esplicativo ed adeguato in merito all’origine del processo di cambiamento. Origine che potrebbe ricercarsi nell’emotività e nella mancanza, scatenante, di un affetto puro e immutato, per poi crollare di fronte alla freddezza spiazzante di un sociopatico, un vero serial killer oscillante tra la possessione demoniaca ed una matrice aliena.
Manca dunque un guizzo di coraggio che ha lo spunto per andare oltre, non basta un finale aperto a futuri sviluppi per costruire una strada lastricata di successo, ma ci vogliono idee chiare, per dirla alla Sigmund Freud “Nell’impossibilità di poter vedere chiaro, almeno vediamo chiaramente le oscurità”.
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: BrightBurn
- Regia: David Yarovesky
- Cast: Elizabeth Banks, David Denman, Meredith Hagner, Matt Jones, Jennifer Holland, Steve Agee, Becky Wahlstrom, Christian Finlayson, Terence Rosemore, Elizabeth Becka
- Genere: Horror, colore
- Durata: 90 minuti
- Produzione: Usa, 2019
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 23 maggio 2019
“L’angelo del male – Brightburn” porta sul grande schermo una nuova versione di supereroi, quella horror. Il film segue le vicende di una coppia che non riesce ad avere figli. Una sera vicino la loro casa atterra una strana astronave con dentro un bambino, che viene adottato immediatamente. Mentre sta crescendo e imparando a usare i suoi poteri, un male misterioso comincia a svilupparsi dentro di lui, fino a scatenarsi.
L’angelo del male – Brightburn: un Superman malvagio
“L’angelo del male – Brightburn” è un film sci-fi horror prodotto dal visionario regista dei “Guardiani della Galassia” e “Slither”, James Gunn. Dopo la diatriba con la Disney, che ha portato il regista ad abbondare l’Universo Cinematografico Marvel, James Gunn decide di tornare a produrre un film di supereroi non convenzionale. La storia potrebbe essere un chiaro riferimento alle origini di Superman, ma invece di prodigarsi per l’umanità, il ragazzo protagonista si ribella, scatenando tutto il male di cui è capace.
Questo film è stato scritto da Brian Gunn e Mark Gunn, rispettivamente fratello e cugino del produttore della pellicola. Per dirigere il tutto è stato chiamato David Yarovesky, già regista di film come “Ghild” nel 2011 e “The Hive” nel 2014.
Gli attori che interpretano la coppia e poi in seguito adotteranno il bambino venuto dallo spazio sono, Elizabeth Banks (“Una notte in giallo”, “Hunger Games”) e David Denman (“Big Fish – Le storie di una vita incredibile”, “13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi”).
La produzione di “L’angelo del male – Brightburn” è iniziata nel mese di dicembre del 2017 ma solo nel mese di marzo del 2018 sono partite ufficialmente le riprese. Il trailer del film sarebbe dovuto uscire in occasione del Comic-Con di San Diego del 2018, ma all’ultimo minuto, colpa anche dello scontro tra Gunn e la Disney, è stato deciso di posticiparlo.