Recensione
L’ape Maia – Le olimpiadi di miele – Recensione: una storia zuccherina dai grandi valori sociali
“L’ape Maia – Le olimpiadi del miele” vede la simpatica apetta impegnata a salvare il suo alveare, Campo di Papaveri, partecipando con un’improbabile squadra alle formidabili olimpiadi di miele che si tengono nell’imponente e super disciplinata città di Buzztropolis. I registi Alexs Stadermann, Noel Cleary e Sergio Delfino firmano un’opera,creata a tutto tondo per il pubblico dei più piccoli.
“L’ape Maia – Le olimpiadi di miele” è un classico film per bambini, che riesce comunque a far sorridere anche gli adulti. Una pellicola gradevole nel complesso, che racconta una storia semplice ma ricca di valori sociali, l’amicizia e il lavoro di squadra e soprattutto il rispetto per tutti gli esseri viventi.
La grande protagonista è la dolce e pimpante Maia, che in questa avventura affronta alcune delle difficoltà tipiche dei bambini della sua età: la rivalità, la non accettazione e persino l’esclusione. Inoltre, l’ape Maia dovrà imparare a gestire la sua irrefrenabile voglia di voler risolvere tutti i problemi da sola, a fidarsi e a farsi guidare dai suoi amici e dal gruppo per realizzare progetti più importanti.
L’ape Maia – Le olimpiadi di miele: una grafica super moderna che racconta una storia antica
L’elemento che salta subito all’occhio guardando questo lungometraggio animato è senza ombra di dubbio la grafica. Sembra di poter toccare con mano le gocce di rugiada sulle foglie dei coloratissimi fiori del prato in cui vive Maia. I colori sono sgargianti e le immagini assolutamente armoniose, rendendo la storia, che di per sé è già vivace e allegra, ancora più frizzante e accattivante. Il design e l’animazione di questo film vincono su tutto e non è comunque un’operazione così semplice come si può erroneamente pensare, anche perché la storia dell’ape Maia ha origini antiche, infatti, prende spunto da un romanzo tedesco pubblicato per la prima volta nel 1912.
Maia si propone come un modello di riferimento che promuove i valori dell’uguaglianza e delle diversità.
“L’ape Maia – Le olimpiadi di miele” è un bel film per le famiglie, in cui i bambini si divertono e i genitori possono rilassarsi e magari anche loro tornare a sentirsi come i piccoli almeno per 85 minuti.
Chiara Broglietti
Trama
- Titolo originale: Maya the Bee 2 – The Honey Games
- Regia: Alexs Stadermann, Noel Cleary, Sergio Delfino
- Cast: Coco Jack Gillies, Benson Jack Anthony, Richard Roxburgh, Justine Clarke, Marney McQueen
- Genere: Animazione, colore
- Durata: 85 minuti
- Produzione: Australia, Germania, 2018
- Distribuzione: Koch Media
- Data di uscita: 18 ottobre 2018
L’ape più famosa e amata dai bambini ritorna al cinema e fa il suo debutto in anteprima italiana alla 48esima edizione del Giffoni Film Festival. La pellicola “L’ape Maia – Le olimpiadi di miele” è interamente realizzata al computer rispettando la grafica originale della serie televisiva.
L’ape Maia – Le Olimpiadi di Miele: ritorna al cinema l’ape più famosa del mondo
In seguito al successo del primo film, “L’Ape Maia – Il Film“, trasmesso sul grande schermo nel 2014, esce al cinema il secondo capitolo intitolato “L’ape Maia – Le olimpiadi di miele” diretto da Noel Cleary, Sergio Delfino (già animatore di “The Lego Movie“) e Alexs Stadermann.
Il mondo di Maia prosegue tranquillo tra lavoro e divertimento estivo, quando all’improvviso arriva un dignitario dall’alveare di Buzztropolis, per portare un importante messaggio alla Regina. L’alveare di Maia tutto eccitato, crede che sia finalmente arrivata la partecipare alle Olimpiadi del Miele. Purtroppo invece, accade proprio il contrario e questo causa un profondo disappunto. Maia, insieme al suo amico Willy, decide allora, di andare a Buzztropolis per parlare con l’Imperatrice e convincerla a cambiare opinione. Tuttavia a causa di un “incidente diplomatico” l’Imperatrice, infuriata, propone a Maia una sfida. L’ape per salvare il suo alveare dovrà vincere ai Giochi, ma l’unico modo per ottenere la vittoria è il lavoro di squadra.
I personaggi della pellicola sono creati dalla casa di produzione tedesca Studio 100 Media e quella australiana di Studio B Animation, con oltre 216mila disegni a comporre l’opera. La distribuzione invece porta la firma della Koch Media, produttore e concessionario molto attivo nel campo dell’intrattenimento digitale.