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L’apprendistato (2019)

Recensione

L’apprendistato – Recensione: un piccolo film di nicchia sulla ribellione e la crescita

L'apprendistato scena

Inizia con le immagini quasi notturne di un adolescente di campagna “L’apprendistato”, secondo lungometraggio di Davide Maldi, presentato con successo al Festival di Locarno 2019.

L’apprendistato (2019)

Lo scenario naturale sparisce per fare posto a una claustrofobica scuola alberghiera in cui domina una disciplina ferrea. La telecamera mette il giovane Luca Tufano al centro della scena immediatamente, passando velocemente sui suoi colleghi.

Già nel suo film precedente “Frastuono” del 2014, il giovanissimo regista aveva portato al cinema una storia di anarchia e ribellione usando il linguaggio del documentario. Il tema ritorna in quest’opera che è fiction fino ad un certo punto. Si racconta la vita quotidiana di questo istituto che sembra fuori dal tempo e dallo spazio.

L’azione si svolge lentamente e segue la routine degli allievi sottoposti a regole al limite del grottesco. La ribellione di Luca è silenziosa e quasi priva di parole, parlano per lui i suoi occhi e il suo viso, che bucano letteralmente lo schermo. C’è pochissima socialità in questa vicenda tra i giovani protagonisti. Gli adulti, ovvero i docenti e la preside che convoca più volte il protagonista, sono sempre fuori dall’inquadratura. Ci sono, invece, spunti visionari come gli animali impagliati nascosti in una stanza buia, illuminata dalla luce di una pila elettrica in un’esplorazione notturna di Luca. Maldi li usa come metafora dell’umanità intera che popola l’edificio.

In un film claustrofobico come “L’apprendistato”, gli unici spazi aperti sono i boschi dove il protagonista sembra trovare la catarsi, dopo aver ucciso un cinghiale.

Il secondo capitolo di una trilogia iniziata con “Frastuono” nel 2014

Un fil rouge unisce palesemente “L’apprendistato” con il precedente lavoro di Maldi. Come detto da lui stesso a Locarno, i due titoli fanno parte di una trilogia che mischia efficacemente documentario e finzione. Ci sono inoltre dei precisi riferimenti a “Il posto” di Olmi. L’autore si è ispirato liberamente a un libro di Swift, noto per “I viaggi di Gulliver”. In “Istruzioni per la servitù”, uscito postumo, lo scrittore descriveva in modo grottesco i rapporti tra padroni e domestici. Maldi inoltre utilizza la colonna sonora in modo magistrale, evidenziando i turbamenti del giovane Luca con i pezzi visionari di Freddie Murphy, Chiara Lee e ex Father Murphy. Ottima la performance di Luca Tufano, ben coadiuvato dai suoi compagni di scuola.

Andrea Racca

Trama

  • Regia: Davide Maldi
  • Cast: Luca Tufano, Mario Burlone, Lorenzo Campani, Enrico Colombini, Cristian Dellamora
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 84 minuti
  • Produzione: Italia, 2019
  • Distribuzione: Movieday

L'apprendistato poster“L’apprendistato” è un film diretto da Davide Maldi, che fotografa il difficile percorso di crescita del suo protagonista.

L’apprendistato: un bildungsroman crudele

Il protagonista della pellicola è Luca, un ragazzino appena quattordicenne cresciuto tra le montagne, in un ambiente tanto bucolico quanto sospeso nel tempo, indefinibile. Per tutta la sua vita, quindi, il giovane ha conosciuto solo la realtà dei boschi in cui ha vissuto, tra battute di caccia e cicli naturali.

Sebbene ben più avvezzo a interagire con gli animali che con le persone, Luca viene convinto dal resto della sua famiglia a tentare di intraprendere la carriera di cameriere di hotel. A questo proposito, viene iscritto a un istituto alberghiero estremamente severo, molto all’antica dal punto di vista pedagogico.

La rozza fierezza del ragazzo, unita alla paura di sentirsi inadeguato in un ambiente del genere, così diverso dalle sue montagne, fanno sì che sin da subito Luca venga bersagliato di crudeli provvedimenti disciplinari nel tentativo di uniformarlo.

Cast e produzione

Non è la prima volta che il regista Davide Maldi decide di esplorare il modo in cui persone provenienti da comunità montane isolate facciano fatica a integrarsi nella società mainstream. Maldi ha infatti alle spalle “Frastuono” (2014), film in cui uno dei due protagonisti è un giovanissimo montanaro pistoiese ossessionato dalla musica techno.

“L’apprendistato”, come “Frastuono”, pone il proprio focus su dei ragazzi appena adolescenti e all’interno del cast figurano per questo molti attori emergenti. Tra di loro spicca il nome di Luca Tufano, il protagonista della pellicola.

Il film è distribuito in Italia da Movieday.

Trailer

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