Recensione
L’arminuta: il dolore dell’abbandono
Giuseppe Bonito adatta per il grande schermo l’omonimo bestseller di Donatella Di Pietrantonio, vincitore del Premio Campiello 2017. Il film ci riporta all’estate del 1975, quando la nostra protagonista viene restituita alla sua famiglia di origine, cui non sapeva nemmeno di appartenere. Il mondo le crolla addosso ed andare avanti non sarà semplice, anche perché non comprende cosa le stia accadendo. Di lei durante tutto lo svolgersi delle vicende non conosceremo mai il nome, per tutti è l’arminuta, la restituita.
Spesso accadeva in alcune realtà rurali, in cui le possibilità economiche scarseggiavano, che un figlio venisse ceduto ad un parente facoltoso, che aveva difficoltà ad averne. Ancora oggi ci sono bambini cresciuti da zii o da nonni, qui quello che fa notizia è la restituzione.
L’arminuta: un film intenso e ben interpretato
Bonito riesce a trasmettere allo spettatore la confusione della ragazzina, lo sgomento per l’abbandono, incomprensibile ai suoi occhi, unito al dolore per la scoperta del primogenio abbandono da parte della sua famiglia d’origine. Ci muoviamo con lei in una realtà di miseria e a tratti degrado, con lo stesso stupore della protagonista. Forte il divario tra la vita di agi a cui la ragazzina era abituata e la povertà in cui è ora catapulta. Le scene che spesso Bonito propone durante la narrazione, in cui la famiglia sta riunita a tavola, accentua il divario tra la protagonista e il resto della sua famiglia d’origine. Non solo per il colpo d’occhio sull’abbigliamento, ma per lo stare seduti, il gustare il pasto, i piccoli movimenti. La figura dell’arminuta stride con quest’ambiente desolante in cui l’unica ventata di freschezza è data dalla sorella minore, interpretata dalla bravissima Carlotta De Leonardis.
La giovanissima attrice spicca tra tutti, in cast ben assortito, in cui sono le donne a regalare le performance migliori. Ad interpretare l’arminuta una brava e convincente Sofia Fiore. Vanessa Scalera è intensa e credibile nei panni di questa madre, diciamo ‘biologica’, che vive dolori e pene, e fatica ad inserire la nuova arrivata in famiglia. E’ dura fare i conti con la ragazza e con se stessa.
“L’arminuta” è un bel film, seppure qualche taglio alla sceneggiatura avrebbe reso la visione di maggior impatto.
Maria Grazia Bosu
Trama
- Regia: Giuseppe Bonito
- Cast: Sofia Fiore, Carlotta De Leonardis, Vanessa Scalera, Fabrizio Ferracane, Elena Lietti, Andrea Fuorto
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: n/d
- Produzione: Italia 2021
- Distribuzione: Lucky Red
- Data di uscita: 21 ottobre 2021