Recensione
Le 13 Rose – Recensione: La storia drammatica di 13 giovani donne
Una volta tanto il cinema dà voce anche alle donne e mette in scena ne “Le 13 Rose” i fatti e le vicende, realmente accaduti, di 13 giovani donne capaci di combattere per i loro ideali, accusate e condannate a morte ingiustamente, come molto spesso accade, solo per aver espresso la loro opinione in maniera pacifica e per aver alzato la voce in nome della libertà.
La vicenda ha luogo nel 1939 a Madrid, alla fine della guerra civile spagnola, che segna la salita al potere di Franco. Le protagoniste sono semplici e oneste cittadine, tuttavia ben presto diventano il capro espiatorio della lotta rivoluzionaria. Il commissario Fontenla sarà incaricato di scovarle, catturarle e imprigionarle dopo averle torturate. Le tredici detenute, soprannominate dalle loro compagne “le minori” per la giovane età, sono accusate di avere aiutato la ribellione e di avere partecipato al complotto per assassinare Franco, un complotto fittizio ma che fissa l’accusa, senza prove reali. Così il Tribunale Militare le condanna a morte e in 48 ore sono costrette ad affrontare il plotone d’esecuzione. Gli unici elementi che richiamano la storicità della vicenda sono riscontrabili esclusivamente nella grande ricostruzione scenica del film.
Le 13 rose: un film sui personaggi non sulla storia
Come hanno ammesso il produttore e il regista, il film non voleva rappresentare solamente un determinato momento storico, ma concentrarsi soprattutto sulle personalità delle giovani tredici donne. Un’entusiasmante interpretazione quella di Adriano Giannini che riesce, nonostante il suo viso angelico, a tirare fuori una freddezza e una spietatezza mai vista prima. Altrettanto eccellenti le prove degli altri attori italiani come Gabriella Pession e Enrico Lo Verso. Soprattutto quest’ultimo, nonostante avesse un piccolo ruolo, riesce comunque a colpire il pubblico e a sorprenderlo soprattutto nella sua scena clou.
La drammaticità degli ultimi minuti, dal momento della condanna a morte all’attesa dell’esecuzione, è estremamente toccante e commuovente. L’attualità di questo film, sebbene sia una pellicola in costume, ambientata in un particolare momento storico, sta nella forza e nel coraggio di queste giovani donne. La loro storia ci insegna che dove c’è un’ingiustizia deve esserci un popolo pronto a combattere per far valere le sue idee. Qualunque sia l’età o il sesso ciò che conta è lottare per i propri ideali, non arrendersi mai e “non dimenticare”.
Silvia Caputi
Trama
- Titolo originale: Las 13 Rosas
- Regia: Emilio Martínez Lázaro
- Cast: Pilar López de Ayala, Verónica Sánchez, Gabriella Pession, Marta Etura, Teresa Hurtado de Ory, Nadia de Santiago, Enrico Lo Verso, Adriano Giannini, Bárbara Lennie, Alba Alonso, Cèlia Pastor, Silvia Mir, Sara Martín
- Genere: Drammatico, Colore
- Durata: 112 minuti
- Produzione: Spagna, Italia, 2007
- Distribuzione: Film Export Group
- Data di uscita: 28 agosto 2009
Gioiellino del cinema spagnolo, “Le 13 Rose” è un film drammatico che ricorda il periodo della dittatura di Francisco Franco attraverso la storia di cinque giovani e coraggiose donne che insieme ad altre sette vennero fucilate nel 1939 durante la Saca de Agosto, appena terminata la guerra civile.
Emilio Martínez Lázaro entra così nella vita di Carmen (Nadia De Santiago), Virtudes (Marta Etura), Julia (Veronica Sanchez) e Adelina (Gabriella Pession), iscritte al circolo ricreativo “Aida Lafluente” e militanti nell’ “Unione della Gioventù Socialista”: ragazze come tante che hanno ancora una grande voglia di vivere nonostante le avversità che le circondano, e che intendono resistere. È anche la storia di Blanca, intellettuale non obbligata a farsi carico di tale impegno sociale ma moralmente vicina alle vicissitudini dei rivoltosi.
13 Rose: un film da premio Goya
Una storia vera, quella che viene raccontata in questa pellicola, straziante e commovente. Lo spettatore viene coinvolto assistendo all’arresto di ognuna delle ragazze, ingiustamente accusate di complotto per l’assassinio di Franco. Le tredici rose sono tranquille a riguardo, forti della loro innocenza, ma un duro provvedimento del Tribunale Militare in seguito ad un evento a loro non imputabile le condanna a morte.
L’intensità della trama e dell’atmosfera che circonda “Le 13 rose” è valsa la vincita di quattro Premi Goya, il più importante premio cinematografico spagnolo: oltre a quelli per la miglior fotografia, migliori costumi e miglior colonna sonora (la musica la fa da padrona ed è un perfetto collante nelle vicende delle protagoniste), ottiene il celebre busto in bronzo anche José Manuel Cervino come miglior attore non protagonista.
Trailer