Meryl Streep continua a cavalcare la cresta dell’onda, da ormai decenni, e grazie al film “The Post” di Steven Spielberg ha raggiunto la 21esima candidatura agli Oscar. Un record mai raggiunto da nessun altro interprete. Abbiamo deciso quindi di omaggiare il talento dell’attrice con i suoi ruoli più riusciti nelle commedie che ha interpretato.
Le 5 migliori interpretazioni di Meryl Streep in commedie
Le candidature agli Oscar 2018 hanno rappresentato un grande momento per Meryl Streep. Grazie all’interpretazione in “The Post“, l’ultimo film di Steven Spielberg, l’attrice pluripremiata ha ottenuto la sua ventunesima nomination: un record mai raggiunto prima. Non potevamo di certo ignorare questo traguardo e abbiamo deciso, quindi, di rendere omaggio all’attrice ripercorrendo le sue 5 migliori interpretazioni in commedie.
5. Kay Soames e “Il matrimonio che vorrei”
Meryl Streep e la sua Kay Somes hanno mostrato al mondo il ritratto di una donna comune con problemi comuni, in cui moltissime spettatrici hanno potuto riconoscersi. Affermare solo questo, però, sarebbe riduttivo. L’attrice offre un panorama di difficoltà coniugali, scavalcando le classiche commedie di giovani storie d’amore, e si concentra sulla raffigurazione di una moglie in preda alle proprie crisi dovute al passare del tempo, alla lontananza dei figli e a una casa da condividere soltanto con il marito. E proprio verso questo marito, sarà volta tutta la lotta interiore di Kay che, alla fine della storia, potrà godersi le proprie soddisfazioni (di nuovo) raggiunte e realizzare che la nuova fase della sua vita ha molti lati positivi, ancora tutti da scoprire.
Meryl Streep si veste di un ruolo quasi completamente nuovo e la riuscita del film “Il matrimonio che vorrei” dimostra, innegabilmente, lo sconfinato talento dell’attrice: con notevole naturalezza e sensibilità, la Streep arriva dritta al cuore dello spettatore inserendosi in una realtà diversa ma non per questo meno riuscita.
4. Jane Adler e “È complicato”
Certamente, in questo caso, ci troviamo di fronte a problemi coniugali di differente natura. Soprattutto, di fronte ad un matrimonio finito che sembra però non aver esaurito la passione. Meryl Streep riesce, in “È complicato“, a mostrarci una donna in una crisi di altro tipo e che riscopre anche il proprio erotismo e l’effetto che il fascino del marito suscitava in lei. Attraverso una narrazione apparentemente ordinaria, l’attrice si mostra in vesti diverse, alternando nella mente dello spettatore momenti di suspence a momenti di risate, ma riuscendo sempre a cogliere il punto esatto della sensibilità umana. Nonostante sia complicato, Meryl Streep interpreta al meglio tutte le sfaccettature di Jane.
3. Donna Sheridan e “Mamma Mia!”
Nessuno sarebbe mai stato in grado di dar vita sul grande schermo ad un personaggio come Donna Sheridan. Nessuno… tranne Meryl Streep. Siamo ripetiti, è vero, ma il talento della Streep non delude mai, anche in un musical. “Ci risiamo”, come recita la celebre canzone che dà il titolo alla pellicola, e stavolta troviamo l’attrice in vesti diverse, in un personaggio davvero complesso (nonostante le apparenze) e caratterizzato da molte crisi interiori. Sono proprio queste ultime che arricchiscono incredibilmente la scena e, senza la presenza dell’attrice, siamo sicuri che “Mamma Mia!” non si sarebbe iscritto nei record mondiali.
2. La Dott.ssa Lisa Metzger e “Prime”
Interpretazione di tutt’altra natura quella della Dott.ssa Lisa Metzger in “Prime”. Iniziamo a notare una Meryl Streep diversa, talvolta più antipatica e bigotta potremmo dire. Due aggettivi con cui non riusciremmo a immaginarla nella vita reale, forse. E proprio per questo la sua performance in questo film, al fianco di una divertentissima Uma Thurman, è rimasta nella memoria comune. Quante di noi riuscirebbero a trovarsi di fronte ad una psicanalista come la dott.ssa Metzger, a confessare i nostri piaceri sessuali con un uomo più giovane, per scoprire poi che questi era proprio il figlio della dottoressa? Con estremo imbarazzo forse tutte, ma solo Meryl Streep poteva sedersi su una sedia, tenere in mano un taccuino, apparire talvolta giudicante… eppure sempre naturale.
1. Miranda Priestly, il diavolo che veste Prada
Al primo posto non poteva che esserci Miranda Priestly ne “Il diavolo veste Prada“. Crudele, altezzosa, arrogante e presuntuosa: un’interpretazione da 10 e lode quella di Meryl Streep in questa pellicola. Solo le meritevoli capacità dell’attrice potevano rendere così di successo un personaggio odioso come questo. Incredibilmente, la Streep è riuscita ad entrare nel nostro cuore nonostante lo sguardo pungente e snob.
Claudia Pulella