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Le fate ignoranti: presentata alla stampa la nuova serie Disney 

É stata presentata oggi alla stampa “Le fate ignoranti”, la nuova serie Disney, tratta dal noto film e curata dallo stesso Ferzan Ozpetek, in programmazione dal 13 aprile sulla piattaforma in streaming e composta da otto episodi.

Le fate ignoranti: il ritorno di un film che aveva anticipato il costume sociale

Sono stati presenti in conferenza oltre al regista e allo sceneggiatore Gianni Romoli, anche il cast quasi al completo, tra cui Eduardo Scarpetta, Cristiana Capotondi, Serra Yilmaz, Ambra Angiolini, Anna Ferzetti, Carla Signoris, Filippo Scicchitano e Lilith Primavera.

Le fate ignoranti: presentata alla stampa la nuova serie Disney 

É stato chiesto a Ozpetek cosa lo abbia spinto a farci incontrare di nuovo le fate oggi a 20 anni di distanza e cosa sono diventate nel mentre.

Per il regista

“La colpa è di Tilde Corsi, produttrice e Gianni Romoli. Allora era molto difficile far capire il concetto di due mondi diversi che apparentemente non si potevano incontrare, ma che venivano più che a contatto. Poi in accordo con Disney, una piattaforma capace di fluidità e di credere nei personaggi più che negli schemi, ho pensato di cambiare le cose, spostando l’incidente al Colosseo e sfruttando la magia che il centro di Roma offre, anche se non con poche difficoltà, visto che nessuno poteva morire davanti al Colosseo, così ho chiamato il comune ed ho detto -si alza – perchè bisogna pur giocare con certe cose. Spesso dalla Disney mi segnalavano che, uscendo la serie in diversi paesi del mondo, dovevo aggiustare delle cose.
Ho cambiato anche il lavoro di Michele, spostandolo ad una professione più artistica affascinato dalle scenografie del Teatro dell’Opera e usando di più questa meravigliosa città e il suo sguardo. Elementi che hanno permesso una visione più profonda”.

Ozpetek ha spiegato, sotto richiesta, le difficoltà nella trasformazione di un film in serie: “É una responsabilità degli sceneggiatori e di Gianni Romoli, ma io faccio, come sempre, delle modifiche basate sul mio sesto senso”.

Per lo sceneggiatore Gianni Romoli

Le fate ignoranti

“É un film che oramai è diventato come un grande classico intramontabile, che puoi reinterpretare e vivere come vuoi. La serializzazione ci ha dato la possibilità di mantenere il nucleo originario, ma permettendoci di sviluppare i personaggi secondari, ampliandoli e rendendoli come dei veri coprotagonisti.
Venti anni fa poi la gente era pronta ad affrontare la diversità, mentre ora viviamo in un mondo di uguali, questo fa si che le fate non diventi solo la storia di Antonia, una donna borghese, ma la storia di un gruppo. Un gruppo che ora, circondati da pericoli vari a da minacce di diversi tipi, diventa un gruppo di resistenza”.

Viene aperta a tal proposito una riflessione “Le fate attualizzate a oggi nella terza repubblica del politicamente corretto, ora sono più libere o meno libere?”

Per Ferzan Ozpetek

“Allora non c’erano ancora state le torri gemelle ed oggi, purtroppo, c’è stata un po’ di chiusura nello sguardo e nelle cose. Una volta era un film militante, oggi invece c’è un blocco, che per fortuna non esiste tra i giovanissimi, per i quali esiste solo la felicità. Perchè l’amore è l’unica cosa che ci rimane, quando non ci sarà più nulla, rimarrà solo quello”.

Per Cristiana Capotondi

” Antonia e Michele, pur ripercorrendo personaggi esistenti, ora sono completamente nuovi. Il fulcro del dolore di Antonia è infatti scoprire quel mondo di felicità a cui suo marito attingeva , che lei non sapeva soddisfare, un personaggio che racconta una donna contemporanea completamente diversa, che nel corso degli episodi diventerà più maliziosa e malandrina”
Anche per Edoardo Scarpetta ” Un film tradotto e spalmato in una serie, dove hai un intero episodio, non due ore totali, per trasmettere le emozioni. Non fossilizzarsi su quello che era stato scritto è stata la cosa più bella e di questo ringrazio Ferzan e la Disney”.
Anche i personaggi di Annamaria e Roberta, una coppia di donne, sono inediti e Ambra Angiolini si è detta soddisfatta:

“Noi abbiamo portato avanti l’amore, una questione di tutti, non solo tra uomini e sole donne, ma di tutti Ed abbiamo finalmente esplorato qualcosa che era solo un immaginario, fisicamente”.

Ha chiuso l’incontro l’inossidabile Serra Yilmaz, la più scettica su questo progetto che sorridendo ha ricordato:

“Sono passati 22 anni. Nel film arrivava mio fratello, nella serie arriva mio nipote”.

Dal 13 aprile con tutti gli episodi subito disponibili, proveremo la curiosità di ripercorrere l’evoluzione di un film che aveva rivoluzionato un’epoca 20 anni dopo, cogliendo le sfumature di un nuovo viaggio.

Chiaretta Migliani Cavina

08/04/2022

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