Dopo la buonissima impressione della prima puntata psichedelica, mentale, autodistruttiva, mercoledì sera è andato in onda sul canale Fox statunitense il secondo episodio della nuova serie Marvel “Legion”, ideata da Noah Hawley, e con protagonista Dan Stevens. In Italia il nuovo show televisivo, iniziato il 13 febbraio, ritornerà sul rispettivo canale italiano del network americano lunedì 20 febbraio.
Legion: Episodio 01×02 – Recensione: mutazione, Summerland, ri-strutturazione
Questo secondo capitolo di “Legion” riparte esattamente da dove si era concluso il pilot: David, Sydney e altri due non ben identificati personaggi – parte di quei ‘loro’ che lo stavano già cercando nell’episodio precedente – sono in fuga dalla struttura governativa dove il protagonista era stato rinchiuso e sottoposto a interrogatori da parte di una non precisata divisione speciale, con i soldati neri e l’Occhio, una sorta di segugio, alle calcagna.
La destinazione del gruppo è Summerland, ‘il luogo che non esiste’, una sorta di struttura per ‘ragazzi speciali’ nel bel mezzo di un bosco, in riva a un lago, somigliante in concezione alla celebre X-Mansion di Charles Xavier.
La signora Melanie Bird (Jean Smart), la misteriosa versione al femminile del Professor X, leader del gruppo che ha liberato David, inizia il suo percorso istruttivo: dalle sue parole si evince che l’umanità è in una fase di veloce mutazione genetica, in grado di conferire alle persone delle particolari abilità, come per esempio la telepatia. I governi attualmente riconosciuti, per far fronte a questa ‘emergenza’, hanno sviluppato delle divisioni speciali per dare la caccia e studiare questi soggetti ‘diversi’.
Summerland si propone, dunque, come una casa, un rifugio, un punto di riferimento per queste persone allo sbando, impaurite, non integrate nella società. L’obiettivo è far accettare loro i propri poteri, insegnare a saperli controllare, portare avanti una ‘guerra‘.
David viene subito messo al centro dell’attenzione: è la chiave per vincere il conflitto. E l’unico modo per farlo è aprire la sua mente, ordinarla e sottomettere le sue potenzialità alla sua volontà. Ciò è possibile tramite il ‘lavoro sulla memoria‘, tappa obbligatoria per qualsiasi persona varchi la porta di Summerland.
L’artefice è Ptonomy, l’artista dei ricordi, in grado, tramite un macchinario di connessione mentale e sensoriale, di ricostruire le memorie delle persone, sondarle e sviscerarle. L’obiettivo, come per tutti quelli prima di lui, è scovare la scintilla scatenante dei poteri di David, nonché la loro natura e la loro radice. David deve ristrutturare il proprio io, accettandosi non più come schizofrenico paranoide, viaggiando a ritroso nel proprio inconscio e subconscio per ritrovare se stesso, un nuovo se stesso.
Legion: Episodio 01×02: la memoria, il mistero del Diavolo dagli Occhi Gialli, interconnessioni
Un processo lungo e difficoltoso, irto di ostacoli, in primis le paure e l’ancora solida convinzione di essere pazzo, avere problemi mentali. Sydney incoraggia David a non demordere, a continuare. Viene costantemente sottoposto a risonanze magnetiche, un altro modo per esaminare la sua attività celebrale quando si scatenano i suoi poteri. In una di queste occasioni, David vive un’esperienza extra-sensoriale, nella quale vede sua sorella Amy (Katie Aselton) chiedere invano informazioni sul fratello al Clockworks Psychiatric Hospital, venendo subitamente ‘prelevata’ dal misterioso Occhio.
David, preoccupato, decide immediatamente di andarsene da Summerland per andare in aiuto della sorella, ma Syd lo fa desistere, convincendolo a proseguire il ‘lavoro sulla memoria’ per avere i mezzi e l’opportunità di salvare Amy.
Il processo autocognitivo continua: Melanie, Syd e Ptonomy notano qualcosa di strano nei ricordi di David, qualcosa che però David stesso non vuole ammettere, innervosito e impaurito. Per esempio, non riesce a ‘illuminare’ il viso del padre mentre era solito leggergli una macabra storiella; si ritrova atterrito istantaneamente in una seduta psicoanalitica, dall’ennesima visione del Diavolo dagli Occhi Gialli; flashbacks si sovrappongono ai ricordi in esame e, alle domande insistenti dei suoi nuovi compagni, David si defila; infine, nell’ennesima risonanza magnetica, si sviluppa un evento paranormale di rara potenza che provoca sorpresa e allerta nell’istituto.
La puntata termina con l’inquadratura in una sudicia e oscura stanza sperduta di qualche edificio: protagonisti sono Amy Heller e l’Occhio. L’interrogatorio sta per iniziare.
Legion: Episodio 01×02: nel secondo capitolo la serie Marvel conferma la sua diversità e le sue prospettive
Con questo secondo episodio, “Legion” si conferma nella sua diversità rispetto ai canoni ai quali la Marvel Television ci ha abituato solitamente: una ‘narrazione’ molto più introspettiva, molto psichedelica, dove la serietà e l’ironia, la gravità e la leggerezza proseguono legate lungo il binario dello svolgersi della trama.
Dan Stevens si riconferma un buonissimo interprete, in grado di mettersi perfettamente nei panni di una personalità instabile e problematica, quale è quella di David Heller. A livello scenografico, le sequenze della rimemorazione sono ben strutturate, con effetti speciali ben inseriti nel tessuto plastico dove si muovono gli attori. Sebbene molto dialogico, presumibilmente in queste prime fasi, si avverte molta energia, c’è una paradossale convivenza di movimento e stasi, in sintonia quasi perfetta.
Le new entries attoriali non sono ancora ‘caratterizzate’: qualcosa di normale, dopo soli due capitoli incentrati essenzialmente sulla figura del protagonista e sul suo morboso rapporto col binomio realtà-finzione.
Forse il ritmo avrebbe dovuto essere un po’ più rallentato. In effetti, nel giro di due episodi la trama si è esponenzialmente sviluppata, in velocità, traslando la vicenda dall’interno dell’ospedale psichiatrico al mondo di fuori, il mondo vero e autentico, sotterraneo, dilaniato dalla belligeranza tra la Divisione Tre e la comunità dei mutanti di Summerland.
In complesso “Legion” riconferma le attese e le impressioni positive avute al suo outing dello scorso 8 febbraio. C’è solo da sperare che continui per questa strada, senza cadere banalmente nell’etichetta della solita superhero series.
In Italia la puntata è attesa per questo lunedì 20 febbraio.
Memorandum: “Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo molti”(Marco 5, vv. 9)
Marco Marchetti
17/02/2017