Eco Del Cinema

L’evoluzione del doppiaggio: tra intelligenza artificiale e tradizione a Torino

Si è svolto ieri pomeriggio, alle 15.45, un’importante incontro al Circolo dei Lettori di Torino intitolato “La figura del doppiatore, tra intelligenza artificiale, nuove sfide e tradizione“. Organizzato dall’ANADAssociazione Nazionale Attori Doppiatori e O.D.S., la società di doppiaggio torinese, l’evento ha rappresentato un momento cruciale per riflettere sull’impatto dell’intelligenza artificiale e del machine learning nel settore del doppiaggio, una professione che negli ultimi anni è stata messa a rischio da cambiamenti tecnologici e nuove dinamiche di mercato.

Ospiti illustri del settore

L’incontro ha visto la partecipazione di importanti figure del panorama del doppiaggio italiano. Tra gli speaker, Daniele Giuliani, presidente di ANAD e noto per essere la voce italiana di Jon Snow in “Il Trono di Spade“, insieme a Ilaria Latini, doppiatrice di figure iconiche come Titti dei Looney Tunes e Amy Adams in “Come d’incanto“. Flavio Aquilone, noto per la sua voce di Draco Malfoy nella saga di “Harry Potter“, ha portato la sua esperienza diretta nel settore. A completare il panel, Luca Sbaragli, responsabile della post-produzione di O.D.S., e il CEO della società, Mattia Puleo, hanno contribuito a delineare i cambiamenti significativi che il mondo del doppiaggio sta affrontando.

L’evoluzione del doppiaggio: tra intelligenza artificiale e tradizione a Torino

Durante l’evento, è emersa la necessità di comprendere le trasformazioni del settore, non solo per l’avvento dell’IA ma anche per la crescente complessità delle richieste del mercato in un contesto globale. Gli ospiti hanno condiviso esperienze e riflessioni sui passaggi cruciali affrontati dall’industria del doppiaggio nell’era della digitalizzazione e della globalizzazione.

Riflessioni sul futuro del doppiaggio

Flavio Aquilone ha evidenziato l’importanza storica del doppiaggio nei decenni passati e le più recenti evoluzioni legate all’innovazione tecnologica. Secondo Aquilone, gli anni ’80 e ’90 hanno segnato un momento di transizione, con nuove tecnologie che hanno aumentato notevolmente la produttività, pur con il rischio di compromettere la qualità artistica del lavoro svolto. “Dal 2015, con l’avvento delle piattaforme di streaming, il lavoro per noi doppiatori è aumentato esponenzialmente,” ha spiegato Aquilone, “le richieste di doppiaggio per contenuti multilingue sono cresciute e ci hanno messo in contatto con controparti internazionali, ampliando il panorama del doppiaggio globale.” Tuttavia, ha aggiunto, è essenziale garantire che questo aumento della produttività non avvenga a scapito della creatività e dell’espressività artistica.

Un aspetto fondamentale sottolineato da Aquilone è la necessità di avere clausole contrattuali specifiche per proteggere i diritti dei doppiatori dall’uso non autorizzato delle loro voci, un tema diventato cruciale nell’era dell’intelligenza artificiale.

Il valore artistico del doppiaggio davanti all’innovazione

Ilaria Latini ha richiamato l’attenzione sull’importanza culturale del doppiaggio, sottolineando come tradurre un’opera non sia solo un atto tecnico, ma un processo creativo che ne accresce il valore all’interno di un nuovo contesto culturale. “Il nostro lavoro è caratterizzato da un profondo rispetto per l’opera originale e per l’intento degli attori,” ha affermato Latini, evidenziando l’aspetto empatico del doppiaggio. La traduzione è vista come una forma d’arte in sé, che richiede non solo abilità tecniche, ma anche sensibilità culturale.

Daniele Giuliani ha aggiunto che sebbene l’industria del doppiaggio abbia sempre accolto i progressi tecnologici, è necessario ricordare che la scelta finale rimane umana. Con l’ANAD, Giuliani ha lottato per portare l’attenzione delle istituzioni sulle sfide attuali del settore, promuovendo misure come la creazione di un “watermark digitale” che possa tutelare le voci dei doppiatori contro le frodi e gli usi impropri delle loro registrazioni.

Sensibilizzazione del pubblico e valorizzazione del lavoro artistico

Il presidente di ANAD ha concluso l’evento richiamando l’attenzione sulle sfide rappresentate dall’uso indiscriminato dell’intelligenza artificiale nel settore. “Le grandi aziende credono di poter sostituire il lavoro dei professionisti con l’IA,” ha avvertito, “ma sono convinto che se il pubblico si opponesse a questo, le aziende cambierebbero atteggiamento.” La sensibilizzazione del pubblico sull’importanza del lavoro umano è quindi ritenuta fondamentale per garantire che l’arte continui a prosperare, spronando tutti noi a riflettere sulla bellezza delle imperfezioni che caratterizzano l’interpretazione umana.

Articoli correlati

Condividi