In un’atmosfera di attesa e impazienza, la storica chiesetta di San Rocco, situata in Città Alta, si prepara a diventare un nuovo punto di riferimento culturale. Nonostante i lavori di restauro non siano ancora stati completati, l’evento inaugurale della mostra dedicata all’artista cubano Wilfredo Prieto si terrà oggi, sabato 19 ottobre. L’iniziativa, promossa dall’associazione Volta, rappresenta un’importante opportunità per rilanciare la raccolta fondi destinata al restauro di un luogo ricco di storia ma purtroppo dimenticato.
una mostra innovativa che sfida le convenzioni
L’esposizione di Wilfredo Prieto, uno dei nomi più noti dell’arte contemporanea cubana e presente alla Biennale di Venezia 2023, si distingue per la sua complessità e per l’approccio concettuale dell’artista. Come ha spiegato Edoardo De Cobelli, presidente dell’associazione, la mostra propone cinque opere che non solo riempiranno i 60 metri quadrati dell’ex chiesa, ma si estenderanno anche nei 30 metri quadrati dell’ex fontana sottostante, visibili attraverso una vetrata che affaccia su piazza Mercato delle Scarpe. Le installazioni di Prieto sono caratterizzate da un uso sapiente di oggetti quotidiani, creando giustapposizioni sorprendenti che invitano alla riflessione. Un esempio emblematico è l’accostamento tra una lampadina accesa e una patata: una scelta che suscita interrogativi e cortocircuiti concettuali. L’obiettivo di questa iniziativa non è solo quello di mostrare l’arte, ma anche di sensibilizzare il pubblico sull’importanza del restauro dell’ex chiesa, avviato dall’associazione con l’intento di riportare alla luce un luogo che per anni ha sofferto l’abbandono.
un restauro in corso con sfide economiche
Il restauro conservativo di San Rocco ha preso avvio lo scorso febbraio, ma per essere completato richiede ancora un investimento significativo, stimato tra 160 e 170 mila euro. Fino ad ora, grazie a un mix di bandi, donazioni e eventi di raccolta fondi, l’associazione è riuscita a raccogliere circa 70 mila euro. Tra i contributi ricevuti, spicca quello di 20 mila euro erogati dalla Fondazione della comunità bergamasca e altri 3 mila euro della Fondazione Asm, parte del gruppo A2a. Anche eventi come “Venti artisti per il restauro”, tenutosi ad Astino, hanno contribuito con circa 25 mila euro all’iniziativa. Il finanziamento iniziale ha già consentito di recuperare gran parte dell’edificio, fatta eccezione per il presbiterio e una parete. Tuttavia, il punto più critico del restauro è rappresentato dal controsoffitto, gravemente danneggiato a causa delle infiltrazioni che avevano compromesso la struttura. Per affrontare questa situazione, l’associazione ha installato dei tiranti per stabilizzare le travi e il soffitto, riportando così l’edificio a condizioni di sicurezza.
dettagli dell’esposizione e accesso al pubblico
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 12 gennaio e rappresenta un’occasione unica per conoscere un luogo intriso di storia attraverso l’arte contemporanea. Per visitarla, è necessario iscriversi all’associazione con un contributo simbolico di 5 euro, suggerendo un impegno minimo per accedere a un’esperienza culturale di valore. L’esposizione sarà aperta al pubblico ogni venerdì, sabato e domenica dalle 14 alle 19, trasformando San Rocco in un polo culturale vivace e accessibile. Questo evento non solo segnala l’importanza della cultura nella comunità, ma funge anche da catalizzatore per ulteriori iniziative di restauro e valorizzazione di altri luoghi storici della città.