Eco Del Cinema

Linda Evangelista: la supermodella racconta la sua battaglia contro gli effetti collaterali della criolipolisi

La storia di Linda Evangelista si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso i rischi legati ai trattamenti estetici. A 59 anni, la celebre supermodella ha deciso di rompere il silenzio su un’esperienza traumatica legata a una procedura di criolipolisi che, a suo dire, le ha cambiato la vita. Durante un recente evento WWD, ha condiviso la sua testimonianza, rivelando non solo le difficoltà incontrate, ma anche il lungo percorso di recupero psicologico che ha dovuto affrontare dopo l’incidente.

La criolipolisi e la sua tragica esperienza

Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2016, Linda Evangelista ha sottoposto il suo corpo a un trattamento di criolipolisi, una tecnica considerata poco invasiva e frequentemente pubblicizzata come alternativa sicura per ridurre il grasso corporeo. Tuttavia, nel suo caso, la procedura ha portato a un raro effetto collaterale chiamato iperplasia adiposa paradossa. Questo fenomeno ha provocato un aumento anomalo e permanente del tessuto adiposo nelle zone trattate, cambiando drasticamente l’aspetto fisico della modella.

Linda Evangelista: la supermodella racconta la sua battaglia contro gli effetti collaterali della criolipolisi

Linda ha raccontato che, a causa di questo evento inaspettato, è rimasta chiusa in casa per cinque lunghi anni, uscendo solo per portare a spasso il cane o per rispondere ai bisogni del figlio. I sentimenti di insicurezza e infelicità l’hanno accompagnata quotidianamente, al punto da attaccare il suo valore e la sua autostima alla sua apparenza esteriore. Nonostante sia consapevole del fatto che molte persone hanno avuto esperienze positive con la criolipolisi, il suo caso le ha inflitto un dolore emotivo difficile da descrivere.

L’importanza del supporto psicologico

Nel suo racconto, Evangelista ha sottolineato quanto sia stata necessaria la terapia psicologica per affrontare i demoni interiori che si sono presentati dopo il trattamento. Ha confessato di essersi sentita “difettosa” e incapace di amarsi, sentendo che non ci fosse motivo per cui qualcuno potesse veramente amarla, visto come lei stessa lottava per accettare la sua immagine.

Virginia, parlando apertamente delle sue esperienze, ha voluto porre l’accento sull’importanza del supporto psicologico per chiunque affronti problematiche legate all’autostima e all’immagine corporea. La sua testimonianza incoraggia a considerare l’aspetto mentale pari a quello fisico nel contesto dei trattamenti estetici, evidenziando come una buona salute mentale possa rivelarsi essenziale per affrontare le conseguenze di esperienze avverse.

Riscoprire la propria bellezza interiore

Linda ha chiarito di non aver mai ricorso alla chirurgia plastica, ma di aver invece optato per un trattamento considerato meno invasivo. Per lei, l’epilogo della sua storia è rappresentato dal riconoscimento che, nonostante l’esperienza dolorosa, ci fosse ancora la possibilità di un amore e una valorizzazione del suo io oltre l’immagine esterna. La supermodella ha descritto un cambiamento interiore significativo, in cui ha imparato a essere meno severa con se stessa e a riconoscere il valore intrinseco al di là della bellezza fisica.

Condividere la sua storia, secondo Linda, è un passo importante per aiutare altre persone che stanno affrontando situazioni simili a trovare la propria voce e a ricercare supporto. La speranza è che il suo racconto, ora diventato pubblico, possa fornire ispirazione a chi è in cerca di accettazione personale, affinché si possa costruire una visione più sana e realistica della bellezza.

Articoli correlati

Condividi