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L’intensa storia di Serena Grandi tra il passato e la famiglia raccontata a La volta buona

Serena Grandi ha animato il pomeriggio di Rai1 con la sua presenza nel programma condotto da Caterina Balivo, “La volta buona“. L’attrice ha ripercorso momenti chiave della sua vita personale, affiancata dal figlio Edoardo, presente in studio. Attraverso una serie di immagini e filmati che hanno messo in luce ricordi di famiglia, Serena ha affrontato sia i momenti felici legati alla maternità che le sfide vissute durante il suo matrimonio.

L’amore e le difficoltà: il matrimonio con Beppe Ercole

Serena Grandi ha legato il suo nome a Beppe Ercole dal 1987 al 1998, anno in cui i due hanno deciso di separarsi. Durante l’intervista, l’attrice ha rivelato che la causa principale della rottura fu l’infedeltà del marito. Serena ha dichiarato: «Il matrimonio finì presto. Edoardo aveva 3 anni e oggi mi pento assolutamente di avere lasciato mio marito. Lo lasciai perché lui non aveva l’empatia del padre, e io ci soffrivo». Questa affermazione mette in evidenza le difficoltà che molti genitori devono affrontare quando si trovano ad affrontare relazioni complicate.

L’intensa storia di Serena Grandi tra il passato e la famiglia raccontata a La volta buona

Serena ha anche parlato dei regali ricevuti da Beppe durante le sue infedeltà, descrivendolo come una persona premurosa, ma non fedele. A sorprendere ulteriormente il pubblico è stato il racconto di un episodio particolare accaduto durante il battesimo di Edoardo, un evento che avrebbe dovuto essere un momento di celebrazione. “A quell’evento erano più di una le sue amanti presenti, ce ne erano quattro o cinque”, ha raccontato Serena, enfatizzando la complessità delle dinamiche familiari che accompagnano le relazioni segnate dall’infedeltà.

Il rapporto fra padre e figlio: il racconto di Edoardo

Un momento emozionante nell’intervista è stato rappresentato dalla condivisione di Edoardo Ercole, il quale ha parlato del suo rapporto con il padre, descritto come assente. “Per molto tempo mi sono sentito un estraneo più che un figlio. Lui si era sposato altre due volte e io mi sono sentito distante da lui”, ha affermato il giovane, portando alla luce il dolore di una relazione che non ha mai veramente decollato. La mancanza di una figura paterna solida ha influenzato profondamente la sua crescita e il modo in cui si percepiva nella famiglia.

Edoardo ha rivelato anche che, nonostante la distanza emotiva, ha avuto modo di riavvicinarsi a suo padre durante il suo ultimo periodo di vita. “Gli sono stato vicino e penso che tra noi si sia risolto tutto. Cose che non saremmo riusciti a dirci ce le siamo dette con gli occhi. Io per lui ci sono stato”, ha raccontato commosso, rendendo chiaro come le relazioni familiari possano avere alti e bassi ma offrire, infine, opportunità di riconciliazione e comprensione.

L’omosessualità e il senso di colpa di Serena

L’argomento della scoperta della propria omosessualità da parte di Edoardo ha aggiunto un ulteriore elemento di intimità alla narrazione. In studio, il giovane ha ripercorso il momento in cui ha rivelato a sua madre di essere gay, un fatto che ha portato Serena a riflettere profondamente sul suo ruolo come genitore. “Io sono cresciuta circondata da omosessuali, colleghi, truccatori, per cui per me era una cosa normale. Ma quando lui me lo ha detto, mi sono presa la colpa”, ha confessato l’attrice, ammettendo di aver pensato che le sue amicizie avessero influenzato il figlio.

Fortunatamente, dopo un iniziale senso di colpa, Serena ha manifestato una reazione positiva: “Poi mi sono sentita felice. Non capisco le madri che buttano fuori di casa i figli quando scoprono che sono omosessuali”. Questa affermazione mette in risalto l’importanza dell’accettazione e del sostegno familiare nelle relazioni genitore-figlio, particolarmente in contesti di vulnerabilità come quello della scoperta dell’identità sessuale.

L’incontro di Serena e Edoardo a “La volta buona” ha dimostrato che, nonostante le sfide e i conflitti del passato, esiste la possibilità di crescita, riconciliazione e comprensione reciproca.

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