Negli ultimi tempi non mancano le notizie relative all’attenzione che la Settima Arte pone nei confronti delle scelte relative alla sessualità e al genere. L’ultima novità arriva dal Locarno Film Festival, che introduce i premi per la recitazione neutrale rispetto al genere, seguendo l’esempio del Festival del cinema di Berlino, che l’anno scorso ha presentato il suo primo premio neutrale rispetto al genere per quel che concerne la recitazione.
Locarno Film Festival: semplicemente Miglior Interpretazione
Dal 2023 in poi al Locarno Film Festival, i riconoscimenti relativi all’interpretazione degli attori non saranno più classificati in base al genere – miglior attore e migliore attrice – ma saranno neutrali rispetto al genere, con la dicitura “Miglior interpretazione” e “Migliore interpretazione non protagonista”.
La 76a edizione della kermesse, che si svolgerà dal 2 al 12 agosto 2023, per quel che concerne i due principali concorsi (Concorso internazionale e Concorso Cineasti del presente) vedrà assegnati in ciascuna categoria due premi per le migliori interpretazioni.
Festival di Berlino precursore dei tempi
Il Festival di Berlino è stato il primo grande evento cinematografico a compiere questa scelta lo scorso anno con l’assegnazione del suo primo Orso d’argento neutrale per la migliore interpretazione da protagonista. Maren Eggert ha ricevuto il riconoscimento per il suo ruolo da protagonista nella commedia di fantascienza “I’m Your Man” di Maria Schrader, mentre il premio al miglior ruolo di supporto è andato a Lilla Kizlinger per “I See You Everywhere” di Bence Fliegauf. La migliore interpretazione da protagonista di quest’anno è invece stata assegnata a Meltem Kaptan per “Rabiye Kurnal vs George W.Bush”, mentre il premio per la migliore interpretazione di supporto è andato a Laura Bausuki per “Before, Now and Then”.
Le dichiarazioni del Locarno Film Festival
Giona A. Nazzaro, direttore artistico di Locarno ha affermato di voler rendere la kermesse:
“un evento ancora più aperto e inclusivo, in grado di rappresentare appieno il suo universo di talenti” e parte dell’impegno di Locarno “per una cultura dell’inclusione e parità di genere. Crediamo che la scelta che abbiamo fatto rafforzerà ulteriormente i nostri sforzi per mostrare e premiare il talento e la creatività, trascendendo singole categorie ormai obsolete. Il mondo sta andando avanti su un percorso che è decisamente non binario”.
Roberta Rosella
14/09/2022