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Lower City – Recensione

Un triangolo amoroso firmato Sérgio Machado

(Cidade Baixa) Regia: Sérgio Machado – Cast: Wagner Moura, Alice Braga, Lázaro Ramos, Harildo Deda, José Dumont, Maria Menezes – Genere: Drammatico, colore, 100 minuti – Produzione: Brasile, 2005 – Distribuzione: Iguana Film – Data di uscita: 13 giugno 2008.

lowercityDue amici s’innamorano della stessa donna, ricambiati da lei. È la storia del capolavoro della Nouvelle Vague di Francois Truffault, ma è anche quella del primo film del regista brasiliano Sergio Machado. Presentato al 58° Festival di Cannes, “Cidade Baixa”, si è aggiudicato il premio Giuria Giovani e solo a uno sguardo superficiale è un “Jules et Jim” in salsa carioca. Sono passati 40 anni e la scena non è la Parigi bohemien ma la terra di Jorge Amado e tutto è molto più duro.

Deco e Naldinho sono amici da sempre e sono proprietari di una barca che usano per i loro traffici. La loro vita cambia quando danno un passaggio alla giovane spogliarellista Karinna a Salvador de Bahia. Uno dei due si mette nei guai in una rissa a un combattimento di polli e lì il destino ha già deciso tutto. Un gallo nero e uno bianco come i due protagonisti e una vita alla deriva per la bionda ventenne. Tutti e tre cercano di dare un senso alla loro esistenza grazie all’amore, ma quest’ultimo comporta spesso anche gelosia e rabbia. Tra l’altro, siamo nella costa nord est del Brasile, dove le questioni si risolvono a colpi di coltello e la “Tristeza no ten fin…”. Si balla con sensualità con la musica di Carlinho Brown, con un bicchiere di cachasa va via tutto e nei vicoli bui può esplodere la passione che si cerca si sopire.

Il menage à trois va avanti e l’amicizia cerca di andare a patti con l’amore. Alice Braga è l’alter ego bahiano della grande Jeanne Moreau, e come lei è combattuta tra i due amici. Uno le offre le possibilità di una vita normale per lei e il suo bambino, mentre l’altro combatte i suoi fantasmi sul ring. Alla fine i due galli faranno il loro incontro/scontro e lacrime di dolore finiranno per unire definitivamente le tre anime perse.

Truffault diceva che il cinema è la verità in 24 fotogrammi al secondo. Questo ha voluto il regista Sérgio Machado, già assistente alla regia di Walter Salles in “Central do Brasil” dai suoi attori. In nessun momento del film lo spettatore doveva dubitare che era verità. I due protagonisti Làzaro Ramos e Wagner Moura raccontano perfettamente come si vive 20 anni nella classe bassa nel sub continente brasiliano, sulla scia della “Retomada” il nuovo cinema carioca. Non manca qualche citazione esplicita di “Jules et Jim”, dal tuffo di Karinna al figlio che sta per nascerle.

Ivana Faranda

Lower City – Recensione

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