Luca Barbareschi

Di Laura Calvo - 20 Giugno 2013

Biografia

Attore, regista e politico italiano, nonchè fondatore e azionista della ”Four Point Entertainment”, produzione con sede a Los Angeles, Luca Barbareschi si è costruito una solida carriera proprio partendo dagli Stati Uniti, dove, da ragazzo si trasferì. Collaborando tra gli anni ottanta e i novanta con la Chicago Lyric Opera Theatre, e studiando recitazione per quattro anni a New York, Luca ha saputo arricchire il suo bagaglio artistico, conferendogli una portata internazionale.

Luca Barbareschi, “il trasformista” del cinema italiano

(Montevideo, 28 luglio 1956)

Nato a Montevideo in Uruguay il 28 luglio del 1956, in una famiglia di industriali, molto borghese e benestante, Luca Barbareschi studia in collegio a Milano e questa esperienza segna la sua infanzia a causa delle violenze sessuali subite da un religioso dai nove ai tredici anni.

Con la maggiore età decide di esorcizzare il passato dedicandosi alla recitazione e frequenta prima lo Studio Fersen di Roma e poi si trasferisce a Chicago e a New York, dove per quattro anni prende lezioni dai grandi maestri del metodo Stanislavskij Lee Strasberg e Stella Adler, nel famoso Actor’s Studio.

Con questa eclettica preparazione riesce con grande abilità a esplorare la regia, la sceneggiatura, la produzione, la televisione, il cinema, il teatro classico e anche il musical.

La ”Casanova Entertainment”: Per Barbareschi ”That’s Amore”

Nel 1979 esordisce sul grande schermo con un film di Umberto Lenzi dal titolo “Da Corleone a Brooklyn”. Poi, dopo una serie di pellicole di scarso valore, fonda una sua casa di produzione, la Casanova Entertainment, con cui porta in scena autori poco noti in Italia. La sua attività di produttore si evolverà negli anni Novanta con la nascita della Point Entertainment con cui produrrà lo show televisivo “That’s Amore”. Intanto, dopo aver lavorato per Maurizio Nichetti nella serie tv “Quo Vadiz?” (1984 – 1985), prende parte anche ad alcune pellicole di successo come: “Impiegati” (1984) di Pupi Avati; “Via Montenapoleone” (1987) di Carlo Vanzina e “Teresa” (1987) di Dino Risi.

Nel 1990 viene diretto da Luigi Magni nel film “In nome del popolo sovrano” (1990); nel 1992 da Sergio Rubini ne “La bionda”; e nel 1996 da Antonello Grimaldi in “Il cielo è sempre più blu” (1996).

Altri film e la stagione delle fiction

È invece dietro la macchina da presa in“Ardena” (1997) e ne “Il trasformista” (2002) di cui è anche interprete. Nonostante i vari impegni al cinema e in teatro, Luca Barbareschi non disdegna la tv e accresce la sua fama grazie a fiction come: “La famiglia Ricordi” (1993) di Mauro Bolognini; “Cronaca nera” (1998), “Giorni da leone” (due edizioni nel 2002 e nel 2007) e soprattutto le tre edizioni di “Nebbie e delitti” (2005 – 2009).

Ultime prove per il grande schermo in “The International” (2009) e in “Noi credevamo” di Mario Martone.

Nel 2012, attraverso la sua casa di produzione Casanova Multimedia, produce per conto di Rai Fiction la miniserie tv “Walter Chiari – Fino all’ultima risata” dedicata al popolare attore comico e la serie televisiva “Nero Wolfe” che riporta sul piccolo schermo le gesta del celebre investigatore creato dalla penna di Rex Stout. Nel 2013 dirige e interpreta “Something Good“, pellicola thriller sua terza regia cinematografica.

Nel 2014 partecipa al programma televisivo”Tale e Quale Show”, condotto da Carlo Conti. Nel 2015 produce la miniserie “Pietro Mennea – La freccia del Sud“, nella quale Carlo Vittori.

Massimo Racca