Biografia
Con il suo cinema ha riletto la tradizione neorealista in chiave di commedia di costume, riscuotendo per questo critiche da alcuni, ma Luciano Emmer viene ricordato soprattutto per aver dato vita a un nuovo stile documentaristico, oltre ad aver contribuito alla nascita dello spot pubblicitario, inventando personaggi come Ercolino, reso immortale dall’interpretazione di Paolo Panelli.
Grande amante del bianco e nero, è stato per questi motivi definito il padre dei documentari d’arte e del carosello. Nel corso della sua lunga carriera, Emmer ha collaborato con scrittori e sceneggiatori come Pasolini, Zavattini, Amidei, Flaiano, Pratolini, Sonego, Age, Scarpelli e Rosi.
Luciano Emmer: documentario, commedia e pubblicità
(Milano,19 gennaio 1918 – Roma 16 settembre 2009)
Regista e sceneggiatore, Luciano Emmer nasce a Milano il 19 gennaio del 1918, anche se si può definire romano d’adozione. Vive a Roma dal 1939 e negli ultimi anni si ritira spesso a Molveno in Trentino, dove possiede una casa. Con Enrico Gras, nel 1938 crea una piccola società di produzione che esplora nel secondo dopoguerra la grande arte di tutti i tempi, da Giotto a Picasso. La collaborazione tra i due amici si ferma solo durante gli anni della guerra.
Gras arruolato finisce nel campo di concentramento di Dachau al contrario di Emmer che riesce a scappare in Svizzera, dove entra in contatto con gli intellettuali francesi dell’epoca. Al ritorno in Italia di Gras, i due riprendono la loro attività a livello internazionale.
Luciano Emmer e la classe del classico
Risale al 1942 “Il paradiso terrestre” dal trittico delle Delizie di Bosch con una colonna sonora di Ravel e Stravinskij. Successivamente “La leggenda di Sant’Orsola” del 1948 dedicato alla tela del Carpaccio sul martirio della Santa è commentata nella versione francese da Jean Cocteau.
Chiuso il sodalizio con Gras, arriva nel 1950 l’esordio nel cinema di finzione con “Domenica d’agosto”, in cui si raccontano le vicende di un gruppo eterogeneo di persone a Ostia il giorno di ferragosto. La chiave è ironica e satirica e i suoi film sono per lo più strutturati a episodi, anche se i suoi detrattori etichetteranno questo filone come “neorealismo rosa”.
Con Antonio Pietrangeli, Emmer esplorerà l’universo femminile come pochi in quegli anni. Nel cast appaiono, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi e Franco Interlenghi e un giovanissimo Marcello Mastroianni che ritroverà nelle sue opere seguenti. Il soggetto porta la firma di Sergio Amidei con cui Emmer collabora anche nei lungometraggi successivi.
Luciano Emmer e il Neorealismo Rosa
“Parigi è sempre Parigi” del 1951 è ancora una volta un film corale sull’Italietta provinciale e ingenua di quegli anni, con un cast molto simile a quello della sua opera prima. Segue nel 1952 “Le ragazze di Piazza di Spagna”, prima pellicola a colori sulle disavventure amorose di tre ragazze romane. Una giovanissima Lucia Bosè è fidanzata con il manesco Renato Salvatori, scoperto dal regista in uno stabilimento di Forte dei Marmi, dove faceva il bagnino.
Il film di Emmer sarà il suo trampolino di lancio per la serie di storie ‘Poveri ma belli’. Nel cast anche Mastroianni e Edoardo De Filippo. Nel 1998 sarà girato un remake televisivo con Romina Mondello, Vittoria Belvedere e Alice Jane Evans.
Nel 1953, con il complice di sempre Sergio Amidei, arriva “Terza liceo”, sullo stile dei lavori precedenti. L’opera non è particolarmente riuscita ma segna l’esordio della grande Ilaria Occhini, qui accreditata come Isabella Rodi.
Nel 1954 dirige “Camilla”, forse la migliore prova registica di quegli anni con una protagonista femminile molto a fuoco. Mentre, al contrario è poco riuscito il successivo “Il bigamo” del 1958, corrosivo ritratto dell’universo maschile italiano.
Emmer sembra aver perso l’ispirazione e lo dimostra anche con “Il momento più bello” (1957) che vede ancora una volta nel cast Mastroianni.
La seconda parte della sua carriera cinematografica dopo quella del documentario d’arte si conclude con “La ragazza in vetrina” del 1960, storia controversa sulla prostituzione. Emmer ha grossi problemi con la censura democristiana e il lungometraggio subisce tanti di quei tagli da perdere ogni significato nella versione tagliata. A questo punto il regista decide di lasciare il mondo del cinema profondamente amareggiato.
Luciano Emmer, pioniere della televisione
Negli anni successivi si dedicherà alla pubblicità con successo, anche economico come ha spesso raccontato nelle sue interviste. Firma la famosa sigla di Carosello con i siparietti che si aprono e chiudono ma anche gli spot, almeno 2500 interpretati da star come Paolo Panelli, Totò, Walter Chiari, Mina e un giovanissimo Dario Fo. Gira anche un paio di film, non particolarmente degni di nota.
Ritorna al cinema nel 1990 con l’ideale continuazione del suo vecchio film “Terza liceo” dal titolo “Basta, adesso tocca a noi” con Anna Bonaiuto e Alessandro Haber. Il risultato è assai deludente. Viene meglio nel 2001 “Una lunga, lunga, lunga notte d’amore”, strutturato a episodi e dedicato alla figura femminile. Nel cast figurano Marie Trintignant, Ornella Nuti e Giancarlo Giannini. È quest’ultimo, insieme a Sabrina Ferilli, il protagonista maschile di “L’acqua… il fuoco” (2003), piuttosto brutto, forse anche a causa della cattiva performance dell’attrice romana ‘poco a fuoco’.
È interessante, invece, “Le fiamme del paradiso” (2006), storia di stregoneria ambientata a cavallo tra ’600 e ’700 in Val di Non. Emmer crea un intrigante mix di documentario d’arte e finzione. Gli attori sono tutti non professionisti e si muovono in sfondi quasi pittorici.
Il successivo “Il cardo rosso” del 2007, è tutto girato nel foggiano ed è incentrato sulla piccola comunità islamica de ‘I terrazzani’.
Nei suoi ultimi lavori Emmer ritorna al documentario, suo primo amore. Nel 2008 racconta la vita e le opere di Masolino da Panicale in un corto.
L’ultima prova di Emmer dietro la macchina da presa è la pregevole “Trilogia: il pensiero, lo sguardo, la parola”, presentata con successo al Festival di Torino del 2008. In tre corti Emmer riflette sui sensi e sul sapere dell’uomo. Spicca tra i tre, l’ultimo in cui l’anziano regista si racconta, tra citazioni varie in una giornata solitaria nel suo bel ritiro in montagna a Molveno in Trentino. È il suo testamento spirituale.
Luciano Emmer muore il 16 settembre 2009 a Roma a novantuno anni a causa dei postumi di un incidente accaduto in estate. Nella sua ultima intervista, mandata in onda dopo la sua morte, racconterà il suo ultimo incontro con il suo grande amico Federico Fellini in cui i due grandi vecchi concordarono sulla morte del cinema. Uomo schivo, il regista milanese è stato sposato per tutta la vita con Tatiana Graunding, di origini russe, dalla loro unione sono nati tre figli.
Ivana Faranda
Filmografia
Luciano Emmer Filmografia – Cinema
- La sua terra (Cortometraggio documentaristico) (1941)
- Racconto da un affresco (Cortometraggio documentaristico) (1941)
- Destino d’amore (Cortometraggio) (1942)
- Guerrieri (Documentario) (1942)
- Il cantico delle creature (Cortometraggio documentaristico) (1942)
- Romanzo di un’epoca (Documentario) (1942)
- Il paradiso terrestre (Cortometraggio documentaristico) (1942)
- La città ha sete (Documentario) (1943)
- La terra del melodramma (Cortometraggio documentaristico) (1947)
- Primavera (Cortometraggio documentaristico) (1947)
- Sulle orme di Verdi (Cortometraggio documentaristico) (1947)
- La leggenda di Sant’Orsola (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- Il dramma di Cristo (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- Bosch (Cortometraggio) (1948)
- Isole nella laguna (Documentario) (1948)
- Bianchi pascoli (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- Sulle Rome di Verdi (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- Romantici a Venezia (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- Sulla via di Damasco (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- Il miracolo di San Gennaro (Cortometraggio documentaristico) (1948)
- L’invenzione della croce (Cortometraggio documentaristico) (1949)
- La colonna Traiana (Documentario) (1949)
- I fratelli miracolosi (Cortometraggio documentaristico) (1949)
- Piero della Francesca (Documentario) (1949)
- Domenica d’agosto (1950)
- Goya (Cortometraggio documentaristico) (1951)
- Matrimonio alla moda (Cortometraggio documentaristico) (1951)
- Parigi è sempre Parigi (1951)
- Pictura (Documentario) (1951)
- Cavalcata di mezzo secolo (Documentario) (1952)
- Le ragazze di Piazza di Spagna (1952)
- Leonardo da Vinci (Documentario) (1952)
- Gli eroi dell’Artide (1953)
- Camilla (1954)
- Picasso (Cortometraggio documentaristico) (1954)
- Guerra e pace (Cortometraggio documentaristico) (1954)
- Terza liceo (1954)
- Paradiso terrestre (Documentario) (1956)
- Il bigamo (1956)
- Sette pittori (Cortometraggio documentaristico) (1957)
- Il momento più bello (1957)
- La ragazza in vetrina (1961)
- Noi e l’automobile (Documentario TV) (1962)
- Bianco rosso celeste (Cronaca dei giorni del Palio di Siena – documentario TV) (1963)
- La distrazione (Documentario TV) (1965)
- La sublima fatica (Cortometraggio documentaristico) (1966)
- Giotto (1969)
- Geminus (Serie TV) (1969)
- La gardenia misteriosa (Film TV) (1971)
- Il piccolo lord (Film TV) (1971)
- Il furto del Raffaello (Film TV) (1971)
- Il bivio (1971)
- Die diebischen Zwillinge (6 episodi) (1971)
- Fellini e l’EUR (Cortometraggio documentaristico TV) (1972)
- Guttuso e il ‘Marat morto’ di David (Cortometraggio documentaristico TV) (1972)
- Bianchi bandinelli e la Colonna Traiana (Cortometraggio documentaristico TV) (1972)
- Terra dei naïfs jugoslavi (Documentario TV) (1975)
- Sposi (1987)
- La bellezza del diavolo – viaggio nei castelli Trentini (Documentario) (1988)
- Basta! Adesso tocca a noi (1990)
- Foggia non dirle mai addio (1996)
- Bella di notte – cortometraggio documentaristico (1997)
- Una lunga lunga lunga notte d’amore (2001)
- L’acqua… il fuoco (2003)
- Il cardo rosso (2005)
- Le flame del paradis (2006)
- La musa pensosa (2007)
- Trilogia – Il pensiero, lo sguardo, la parola (Documentario) (2008)