L’arte della recitazione può essere tanto affascinante quanto complessa, e Luisa Ranieri, l’attrice partenopea protagonista del film “Parthenope”, ne è un vivido esempio. A partire dal 24 di questo mese, il film, prodotto da Fremantle e distribuito in 500 copie, rappresenta un viaggio profondo nelle emozioni umane attraverso il personaggio di Celeste Dalla Porta. Ranieri, conosciuta per le sue interpretazioni intense e autentiche, ci guida attraverso un racconto che esplora la transizione dalle gioie della giovinezza alle difficoltà della vita adulta, fino alla riflessione finale sul trascorrere del tempo. In questa intervista, Ranieri rivela le sue emozioni e pensieri rispetto al suo ruolo, le esperienze passate e le sfide che ha affrontato in carriera.
Le origini di Luisa Ranieri: un’attrice tra timidezza e determinazione
Luisa Ranieri racconta con sincerità la sua giovinezza, un periodo caratterizzato da una timidezza che definisce “quasi dislessica”. Cresciuta in un ambiente protettivo, con genitori separati, Ranieri si descrive come una ragazza riservata e pudica, lontana dalla ribellione tradizionale. “Mai stata ribelle se non quando mi rapai a zero,” confida, con un sorriso che riflette tanto il coraggio quanto la contraddizione tipica di un artista.
Nonostante la bellezza la accompagni sin da giovane, Luisa afferma di aver sperimentato un senso di inadeguatezza, un sentimento che persiste ancora oggi. Parlando del suo personaggio, Greta, nel film “Parthenope”, Ranieri sottolinea l’importanza della postura e dell’attitudine: “Devo stare dritta con la schiena”. Questa riflessione ci fa capire come l’interpretazione di un personaggio non sia solo una questione di recitazione, ma una vera e propria immersione nella psicologia umana.
Un confronto con Sophia Loren: identità e differenze
Sebbene molti possano notare delle similitudini tra il suo personaggio e l’icona del cinema italiano Sophia Loren, Luisa Ranieri si affretta a chiarire il suo punto di vista. “Non c’entra niente,” afferma con fervore, lodando la Loren e sottolineando che quest’ultima non si è mai espressa in modo negativo riguardo alla sua città natale, Napoli. Greta, il suo personaggio, è piuttosto una figura archetipica che incarna un certo stile degli anni ’70 e ’80.
Il film affronta temi complessi, comprese le lotte interne di molti napoletani che, come Greta, si sentono trascurati dalla loro stessa città. Con un monologo incisivo, l’attrice riesce a catturare il dolore e la sofferenza degli abitanti che amano profondamente ma criticano la loro terra. Napoli, con le sue contraddizioni, diventa un protagonista invisibile della narrazione, sempre presente nel backdrop di ogni emozione e memoria.
Il difficile equilibrio tra carriera e vita familiare
Per Luisa Ranieri, la vita da attrice non è solo un’affermazione artistica, ma anche un delicato equilibrio di vita familiare. Con il marito Luca Zingaretti, anch’egli attore e ora regista, la coppia riesce a mantenere un forte legame nonostante le sfide quotidiane del lavoro. Senza riserve, Luisa parla della loro vita insieme, dedicando del tempo di qualità alle figlie, in particolare durante le passeggiate con il cane, dove si soffermano sugli argomenti più leggeri.
In un contesto di lavoro reciproco, la presenza di Zingaretti, circondato da donne sul set, non genera gelosia, ma piuttosto un’atmosfera di ironia e complicità. L’attrice evidenzia l’importanza del supporto reciproco, affermando che Luca è sempre stato una risorsa fondamentale per lei. Questo equilibrio sembra funzionare, gestendo le proprie carriere senza compromessi sulle dinamiche familiari.
Progetti futuri e riflessioni sull’arte della recitazione
Con l’arrivo della Festa del Cinema, Luisa Ranieri è pronta a mostrare il suo talento in due film. Oltre a “Parthenope”, è presente anche nel film “Modì” di Johnny Depp, in cui interpreta la migliore amica di Amedeo Modigliani. Questa nuova avventura cinematografica la vede impegnata in un ruolo che racchiude la passione e la resilienza di una giovane donna in un’osteria parigina.
Mentre si prepara per il suo futuro artistico, Ranieri riflette su come il tempo abbia influenzato la sua carriera. Ma non si preoccupa eccessivamente della sua fisicità, rinunciando a ritocchi o stravaganze. “Faccio poco e niente, piccola manutenzione,” chiarisce, sottolineando l’importanza di accettare gli inevitabili cambiamenti della vita. Con uno sguardo sincero, l’attrice dimostra come la crescita personale sia una parte integrante della sua arte, rendendo le sue performance ancora più autentiche e toccanti.