La seconda stagione di “Màkari”, uno dei maggiori successi della fiction Rai della scorsa stagione, torna su Rai1 da lunedì 7 febbario. Claudio Gioè interpreta nuovamente lo scrittore Saverio Lumanna, detective per caso, uscito dalla penna di Gaetano Savatteri.
Mòkari: una seconda stagione a tempo di record
“Màkari”, la fiction di Rai1 che ha tratto ispirazione dalle opere di Gaetano Savatteri, è una serie di successo. Più di un quarto degli spettatori alla tv hanno visto “Màkari” durante la messa in onda della prima stagione. Questo ha determinato uno sforzo straordinario della produzione per offrire allo spettatore una seconda stagione nel minor tempo possibile. Ad interpretare il protagonista, lo scrittore Saverio Lamanna, il bravo Claudio Gioè, perfettamente in parte in un ruolo che sembra essergli cucito addosso.
Maria Pia Ammirati esprime la sua soddisfazione per questo progetto e per il consenso ottenuto da pubblico e critica: “Il 27 % di media è uno share che ci ha permesso di poter pensare rapidamente a una seconda stagione, bruciando i tempi, a quasi meno di un anno dalla prima stagione. “Màkari” ha incontrato il gusto di un pubblico sempre più sofisticato, anche quando parliamo di gialli, anche se questo non è un giallo classico. Il romanzo giallo, poliziesco, che in qualche maniera amiamo è uno strumento utile, quasi necessario, per capire la realtà. Il romanzo giallo indaga sulle nostre vite, ma sopratutto sulle ombre, sulla parte opaca. Saverio da questo punto di vista è un personaggio nuovo, la leggerezza di “Makari” è entrata nel nostro cuore”.
Carlo degli Esposti si dice affezionato a questo prodotto perché “racconta la storia di un apparente perdente, che in realtà ha dalla sua un’epica, una visione del mondo che ci deve appartenere, sullo sfondo bellissimo del trapanese”. Il produttore si sofferma sul duplice aspetto di andare in programmazione dopo Sanremo, che può promuovere la serie e allo stesso tempo oscurarla, col poco spazio che la stampa lascia nei giorni che seguono il festival agli altri format in onda.
Michele Soavi nuovamente alla regia della serie
Il regista Michele Soavi si dice felice di aver ritrovato immediatamente sul set quella sintonia con gli attori che ha caratterizzato le riprese della prima stagione. Per lui è stato necessario “seguire le orme del lavoro fatto e rinnovarle, con la consapevolezza di percorrere la strada giusta. La forza di “Màkari” è la leggerezza, i personaggi sono ritagliati in questo sublime territorio ma narra storie universali, qui la parola mafia non si narra mai, spesso la mafia viene usata come pretesto o copertura. Noi abbiamo cercato di scavare dietro le bassezze degli esseri umani, questa faccia è quella che affascina. Abbiamo lavorato con grande armonia, cercando anche di far ridere, ma di rimanere con i piedi attaccati per terra”.
Gaetano Savatteri, autore delle opere letterarie, si è detto soddisfatto: “C’è il giusto distacco tra il libro e l’opera filmica, com’è giusto che sia, apprezzo che venga tenuta la leggerezza, vivere i tempi difficili attraverso l’ironia, sapersi prendere in giro, saper prendere in giro i luoghi comuni. Ad esempio fare i conti col tema della gelosia. Ritrovo lo spirito del tempo, sfuggire all’indignazione perenne attraverso lo spirito di Saverio”.
Gioè è tornato sul set con grande entusiasmo
Claudio Gioè ha affermato che “e’ molto divertente e piacevole essere Saverio, ci volevamo divertire, trovare un divertimento autentico. Era tutto perfetto, dovevamo lasciar fluire la gioia di girare queste storie. Questo è un personaggio molto diverso da quello che ho fatto gli ultimi tempi, da anni con Domenico (Centamore) volevamo sperimentarci nella commedia”, e la coppia ha realizzato questo desiderio professionale.
Domenico Centamore ringrazia tutti: “Io sono contento di interpretare un personaggio che è come Domenico, sono felice perché lui è gioia, è la nostra Sicilia, i nostri colori, la nostra vivacità”.
Ester Pantano veste nuovamente i panni di Suleima
Ester Pantano interpreta Suleima, il principale personaggio femminile delle vicende prende la parola per raccontare che gioia e che emozione ha provato nel ritrovare regista e cast: ” Ritrovare lo stesso regista è stato un grande sollievo e supporto, artistico e umano. Ringrazio poi Claudio per la sua professionalità, il suo essere generoso, anche nel gestire i mesi sul set. Uguale per Domenico, che è parte della famiglia, siamo vicini di casa mentre giriamo, e per Andrea Bosca, una scoperta di quest’anno”. Parlando poi del suo personaggio ha affermato che Suleima aveva già un ruolo interessante come donna, “ora si afferma a livello professionale e lo fa senza rinunciare all’amore. Cerca un’ equilibrio tra il sentire e il dovere, e la gelosia che nasce nelle vicende non è scaturita dal suo comportamento, quando ci sono distanze fisiche viene naturale”.
Andrea Bosca, una new entry, si è detto “grato di tornare qui dopo un periodo di lavoro per una serie fuori dall’Italia. Con loro mi sono sentito come in famiglia. Il nome del mio personaggio, Teodoro, potrebbe essere tradotto come un dono di Dio, lo erano invece gli altri personaggi. Ciascuno di loro ha un talento preciso, in qualche modo questa esperienza, ricordo che io vengo dal Nord, mi ha travolto. La bellezza di questa cosa è stare in famiglia, una famiglia che porti nel cuore perché ti hanno dato la parte migliore di loro”.
Maria Grazia Bosu
24/01/2022