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Malala Yousafzai debutta a Hollywood con il docufilm sulle leggende marine coreane Haenyeo

Malala Yousafzai, l’attivista nota per il suo impegno a favore dell’educazione delle bambine, fa il suo ingresso nel mondo del cinema. A dodici anni dal suo drammatico attacco da parte dei Talebani e dopo aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2014, la giovane 27enne ha fondato la casa di produzione Extracurricular, con l’obiettivo di dare vita a racconti poco rappresentati nella cultura popolare. Il primo progetto in cantiere è “The Last Of The Sea Women“, un docufilm che esplora la vita delle Haenyeo, le pescatrici tradizionali della Corea del Sud. Questo film, ora disponibile su Apple TV+, segna una nuova fase della vita di Malala, segnata da resilienza e determinazione.

Malala e il docufilm dedicato alle Haenyeo

Il docufilm “The Last Of The Sea Women” è diretto da Sue Kim, regista americana con origini coreane, e ha avuto il suo debutto mondiale al Toronto International Film Festival lo scorso settembre. La pellicola si concentra su un gruppo di donne esemplari, le Haenyeo, le ultime rappresentanti di una tradizione che ha radici profonde nella cultura dell’isola di Jeju. Queste donne, il cui gruppo attivo ha un’età compresa tra i 60 e gli 80 anni, svolgono un lavoro arduo, immergendosi nelle acque dell’oceano senza bombole d’ossigeno per lunghe sessioni di pesca.

Malala Yousafzai debutta a Hollywood con il docufilm sulle leggende marine coreane Haenyeo

Ogni mattina, alle sei, le Haenyeo si preparano per un’intensa giornata di lavoro. Mentre indossano le mute, si preparano a sfidare il mare in condizioni estreme. Immersioni di diversi minuti, ripetute fino a 300 volte al giorno, sono all’ordine del giorno. Le pescatrici, pur non avendo alcuna protezione esterna, dimostrano un’attenzione particolare per l’ecosistema marino, evitando di sovrasfruttare il fondale. Queste donne sono un simbolo vivente di una tradizione che, sebbene antica, sta affrontando sfide moderne in un mondo in rapido cambiamento.

Un patrimonio culturale in pericolo

La vita delle Haenyeo è minacciata da diversi fattori, tra cui il crescente inquinamento marino e il riscaldamento globale. Anche le acque radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima in Giappone influenzano negativamente la loro attività. Queste donne, che hanno tramandato nel tempo il loro sapere e il loro stile di vita, si trovano oggi a fronteggiare un futuro incerto. Le nuove generazioni si mostrano sempre meno interessate a intraprendere questo antico mestiere, causando una preoccupante diminuzione nelle loro fila.

Malala Yousafzai si è proposta di dare visibilità a queste figure, dichiarando che considera le Haenyeo come “eroine dei nostri tempi“. Nonostante le avversità, queste donne forti continuano a rappresentare un matriarcato che resiste, simbolo di resilienza e determinazione. È cruciale, secondo Malala, che le storie come quelle delle Haenyeo vengano raccontate e condivise, nella speranza di preservare non solo una tradizione, ma anche una parte fondamentale dell’identità culturale della Corea del Sud.

La missione cinematografica di Malala Yousafzai

Il desiderio di Malala di promuovere storie spesso trascurate è alla base della sua casa di produzione, Extracurricular. Con questo progetto, intende offrire una piattaforma a donne e comunità per raccontare le loro storie e condividere le loro esperienze. La Yousafzai ha affermato che, sebbene sia nuova nel settore cinematografico, il suo viaggio finora è stato eccezionale. Tra i progetti futuri si annoverano un adattamento di “Disorientation“, libro di Elaine Hsieh Chou, e una serie basata su “Fifty Words For Rain” di Asha Lemmie, romanzo che parla della vita nel Giappone del secondo dopoguerra.

Malala scopre continuamente nuove modalità per segnare la sua presenza nel mondo dell’arte e della comunicazione. Il suo percorso non è stato privo di difficoltà, ma la passione e la dedizione che dimostra parlano di un impegno autentico volto a promuovere la rappresentazione efficace e l’inclusione nel cinema.

Un passato di lotte e la ripartenza di Malala

Il cammino di Malala è segnato dal tragico attacco subito nel 2012, quando un talebano le sparò mentre tornava da scuola. Da quell’episodio, la sua vita è diventata un simbolo della lotta per i diritti delle donne e per un’educazione accessibile a tutte. Dopo aver subito importanti interventi chirurgici in Pakistan e in Gran Bretagna, Malala ha continuato a farsi portavoce delle giovani affrontando le ingiustizie e le discriminazioni di genere.

Oggi, laureata a Oxford e attiva in diversi ambiti, Malala ha anche intrapreso un percorso nel mondo della televisione, apparendo in una sitcom britannica. Tuttavia, per ora, il suo foco principale rimane la produzione. La Yousafzai si sente più che mai ispirata dalle Haenyeo, che la motivano a continuare a lottare per i diritti delle donne. Le parole di Malala risuonavano forti e chiari durante la presentazione del film: “Quando osservo le Haenyeo, mi rendo conto che non ci sono limiti a ciò che posso fare“.

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