Trama
- Regia: Simone Corallini
- Cast: Luca Guastini, Antonio De Matteo, Manuela Parodi
- Genere: Drammatico, colore
- Durata: 87 minuti
- Produzione: Italia, 2018
- Distribuzione: Guasco
- Data di uscita: 8 Novembre 2018
Dopo aver diretto – a quattro mani con Silvia Luciani – il cortometraggio “Nkiruka – Il meglio deve ancora venire”, vincitore del Premio MigrArti 2017, Simone Corallini debutta nella realizzazione di un lungometraggio con “Malerba”, film drammatico che strizza apertamente l’occhio al thriller, ambientato nel clima claustrofobico e paranoide di un paesino di provincia. Il giovane regista marchigiano è stato impegnato in passato come assistente alla regia nella rivelazione “La terra dell’abbastanza”, firmata Damiano D’Innocenzo.
Malerba: dolore sottocutaneo
Secondo le intenzioni del regista, “Malerba” è un film sulla diversità, sull’empatia dell’essere altro. Al centro della narrazione, si ergono due figure complesse, in controluce: Orazio (Antonio De Matteo) e Gabriele (Luca Guastini), entrambi affetti dalla stessa patologia neurocutanea. Rimasti orfani, i due fratelli intessono dei rapporti difficili con la società: segnati entrambi da piaghe e bolle ben visibili, si relazionano con il prossimo in modo profondamente problematico. Un nodo difficile da sciogliere, quasi impossibile non covare rancori o paura.
L’oscurità sotterranea si manifesta e prende forma nella piccola macelleria di paese gestita da Orazio, negozietto in cui si vende sottobanco carne umana. Gabriele, dal suo, reagisce in maniera differente al dolore dell’esclusione e della privazione: gentile, timido, si esprime attraverso il teatro. Arianna (Manuela Parodi), una collega di cui quest’ultimo è innamorato, farà scoppiare quella violenza sopita da tempo. L’arrivo della donna coincide con lo scollamento tra i fratelli, invischiati in un legame tossico, simbiotico, parassitario. La carica distruttiva che giaceva in latenza si rivelerà da subito, mettendo in pericolo la vita di tutti.
Il film, distribuito da Guasco, azienda marchigiana specializzata in produzione audiovisiva e promozione del territorio, è proiettato in diverse città italiane, tra cui Genova, dove ha sede l’associazione “Neurofibromatosi – I malati invisibili“, chiaro motore della narrazione del giovane regista.