Recensione
Mancino naturale: un film sul sogno del calcio
Isabella (Claudia Gerini) è una giovanissima vedova che si barcamena tra mille difficoltà per crescere il piccolo Paolo, stella nascente del calcio. Alla possibilità di un provino per la seria A cade nelle maglie di un losco talent scout interpretato da Massimo Ranieri.
Il regista Salvatore Allocca porta sul grande schermo una storia di resistenza al femminile prendendo spunto dalla figura mitica del grande calciatore Paolo Rossi noto per il suo micidiale destro. I due vivono a Latina in un quartiere degradato, che fa da sfondo a una vicenda che ricorda quella di tanti ragazzini che vedono nel pallone la via d’uscita da una vita difficile.
Un film di crescita con un giovane interprete
Il calcio, visto come uno strumento di ascesa sociale è stato già spesso usato nel cinema, lo fa Allocca, per raccontare la vita non facile di una famiglia alle strette economiche. Deus ex machina della vicenda diventa un vicino sceneggiatore interpretato da Francesco Colella, che riuscirà a far capire al piccolo campione in erba l’importanza della scuola da lui troppo sottovalutata.
Il sottobosco sociale è quello della cittadina ostile a una donna sola, che usa spesso il suo corpo per farsi aiutare. Claudia Gerini è vestita in questo film in modo oltremodo vistoso e poco sofisticato, cosa importantissima per il suo personaggio. Infatti, da questo parte un attacco alle pressioni purtroppo ancora subite troppo spesso dalle donne dalle figure maschili di potere. In questo caso, visto il contesto provinciale, sono piccoli imprenditori e impiegati di banca.
Fabrizio (Francesco Colella) appare subito diverso nel suo essere fuori posto in un luogo di confine. Si parla di sociale, anche se in una modalità molto leggera. E ciliegina sulla torta, c’è il tema romantico che arriva quasi subito nella narrazione. Eppure, in un film che si può tranquillamente definire leggero, c’è spazio anche e soprattutto per il tema del bullismo e le difficoltà scolastiche di delle generazioni di ragazzini cresciuti in contesti non facilissimi. Il cast funziona, dalla Gerini perfetta nel ruolo della donna bella ma poco colta al sensibile Francesco Colella. Paolo (Alessio Perinelli) è un incanto nella sua freschezza. Massimo Ranieri è il cattivo da quattro soldi che approfitta della povera Isabella. Ha un piccolo ruolo anche Katia Ricciarelli nei panni della nonna vicentina di Paolo. In sintesi, si può dire che “Mancino naturale” è un film fresco in grado di veicolare un messaggio importante. Un ottimo prodotto per i più giovani.
Ivana Faranda
Trama
- Regia: Salvatore Allocca
- Cast: Claudia Gerini, Francesco Colella, Alessio Perinelli, Katia Ricciarelli, Massimo Ranieri, Alessandro Bressanello, Alessio Vassallo, Francesca De Martini, Giandomenico Cupaiuolo, Paolo Gasparini, Federico Tocci
- Genere: Commedia, colore
- Durata: 106 minuti
- Produzione: Italia, 2021
- Distribuzione: Adler Entertainment
- Data di uscita: 31 marzo 2022
“Mancino Naturale” diretto dal Salvatore Allocca è stato presentato in anteprima nazionale alla Festa del Cinema di Roma in Alice nella Città-Panorama Italia.
Mancino Naturale: la trama
Isabella vive tra mille difficoltà a Latina dopo aver perso il marito. Suo figlio Paolo è una promessa del calcio. Proprio per realizzare questo sogno la donna si troverà a fare scelte difficili. La aiuterà un vicino che fa lo sceneggiatore e che diventerà una guida per il piccolo Paolo.
Il regista
Salvatore Allocca ha debuttato dietro la camera nel 2006 con “Crackers” , seguito nel 2011 da “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato”. Nel 2012 dirige Gianmarco Tognazzi in “Il mio miglior amico”. Parla di migranti il film del 2016 “Gli sposi clandestini” Lo stesso tema ricorre nel road movie “Taranta on the road” del 2017.