Il marketing cinematografico è un elemento cruciale per le case di produzione e distribuzione, specialmente in un’era dove il panorama concorrenziale è sempre più agguerrito. Ma come si riesce a catturare l’attenzione del pubblico con un blockbuster da centinaia di milioni di dollari, o con produzioni più piccole che lottano per la visibilità? Scopriamo insieme le strategie più innovative e i successi recenti di un settore in continua evoluzione.
L’arte di attirare il pubblico
Nel mondo del cinema, alcuni film vengono presentati come veri e propri eventi, capaci di attirare un pubblico vastissimo. Prendiamo ad esempio il nuovo lungometraggio animato dedicato a Super Mario, o l’ultimo successo dei Marvel Studios, “Deadpool & Wolverine“. Queste produzioni non solo godono di budget enormi, ma beneficiano anche di una notevole riconoscibilità dei marchi. La notorietà degli attori e la forza dei brand confluiscono in campagne pubblicitarie che, sebbene prodotte in grandissimo stile, risultano quasi superflue. La domanda è: cosa succede quando un film non ha il supporto di un colosso nell’industria cinematografica?
Per pellicole meno investite, come certi drammatici o horror indipendenti, il percorso per attrarre il pubblico diventa una lotta ben più ardua. È qui che entrano in gioco strategie innovative e un utilizzo accorto delle risorse disponibili. Recentemente, il thriller “Longlegs“, distribuito dalla NEON e diretto da Oz Perkins, ha dimostrato che una campagna marketing ben architettata e originale può portare a risultati inaspettati e sorprendenti.
Un virale marketing innovativo
L’innovazione nel marketing cinematografico non è una novità recente; tuttavia, l’efficacia di approcci creativi ha subito una notevole evoluzione con l’avvento dei social media. Ne è un esempio “The Blair Witch Project“, che rivoluzionò le tecniche promozionali con il suo approccio di guerrilla marketing. Attualmente, pellicole come “Longlegs” adottano tecniche simili, giocando sull’attesa e sul mistero.
NEON ha messo in campo una campagna che ha fatto leva su elementi inquietanti e criptici per alimentare l’interesse del pubblico. La strategia si è concentrata principalmente sulle piattaforme web e sui social media, lasciando da parte i canali di comunicazione più tradizionali. Ogni teaser, ogni immagine o video diffuso online ha contribuito a costruire una narrativa attorno al film, generando teorie e curiosità tra gli utenti di Reddit e TikTok. Senza rivelare troppo, i materiali promozionali hanno saputo insinuare un’atmosfera di suspense, richiamando alla mente i metodi usati in produzioni consolidate.
La scommessa di un marketing di coinvolgimento
Il marketing di “Longlegs” si è distinto anche per l’impegno a mantenere un alto livello di segretezza intorno al personaggio interpretato da Nicolas Cage. La strategia ha previsto l’installazione di billboard sui quali si mostravano dettagli solo parziali e un numero di telefono intrigante. Chiamando questo numero, gli utenti ricevevano un messaggio diretto, aumentando il coinvolgimento e incentivando le interazioni. Questo approccio ha creato una connessione diretta con il pubblico, portando oltre 1,5 milioni di chiamate da ben 60 paesi diversi.
Un billboard, situato non sui costosi Sunset Boulevard, ma in una zona più economica di Los Angeles, ha dimostrato che anche una spesa contenuta può risultare efficace. Le scelte di marketing ragionate e mirate hanno contribuito a migliorare il posizionamento del film sul mercato, sostituendo il classico bombardamento di spot pubblicitari con contenuti avvincenti e suggestivi. Questo metodo ha portato a un successo clamoroso, superando le aspettative tanto da far guadagnare al film oltre 110 milioni di dollari al botteghino.
La trasformazione di Nicolas Cage
Non è da sottovalutare il ruolo che Nicolas Cage ha giocato nel successo di “Longlegs“. Conosciuto per le sue performance eccentriche e memorabili, Cage ha saputo dare vita a un personaggio che si allontana dagli stereotipi comuni. La sua disponibilità a partecipare a una campagna di marketing non convenzionale ha rappresentato un ulteriore elemento di novità e attrattiva per il pubblico. Tom Quinn e il team di NEON hanno presentato a Cage il concept del marketing, che puntava a mantenere la sua immagine in secondo piano fino alle fasi avanzate della campagna.
Questa scelta ha messo in risalto l’unicità del personaggio e ha contribuito a creare un’aura di mistero, emulando la strategia de “Lo squalo” di Spielberg. La provocatoria e strabiliante performance di Cage ha reso il film ancora più attraente, portando gli spettatori a desiderare di vedere come un attore di tale calibro possa esprimere un ruolo tanto enigmatico.
Alcuni spunti per il futuro del marketing cinematografico
Il successo di “Longlegs” e delle sue campagne promozionali dimostra che c’è ancora spazio per l’innovazione nel marketing cinematografico, anche in un ambiente in cui le informazioni viaggiano alla velocità della luce. Le tecniche creative, combinate all’efficace utilizzo dei social media, offrono nuovi canali per comunicare e coinvolgere un pubblico sempre più esigente. Nella frenesia del mercato cinematografico, la sfida rimane quella di concepire campagne uniche e memorabili, capaci di attrarre e coinvolgere il pubblico, rendendo ogni film un’entità singolare e irripetibile.