Recensione
Matrix Resurrections: le stesse storie di sempre solo con nomi e volti diversi
É tempo di tornare alla sorgente
Quando uscì “Matrix” era il 1999 e il mondo stava cambiando, era in atto una rivoluzione, la stessa rivoluzione che i Wachowski, ora diventate sorelle, portarono nel mondo del cinema con il loro lungometraggio dalle tinte cupe che sapeva coniugare alla perfezione filosofia, politica e decostruzione e raccontava la fine di un sogno, ma per aprirne un altro. Ora 22 anni dopo siamo di nuovo qua per dare nuova vita alle avventure di Neo, Trinity e Morpheus attraverso un film che innesca la rifondazione, attraverso l’alone interminabile del mito, per poi esplodere in qualcosa di diverso.
Perchè tornare dopo tutto questo tempo ? Perchè correre questo rischio ? In tanti ce lo siamo chiesto, eppure per Lana Wachowski era il momento.
La prima parte di “Matrix Resurrections” è indubbiamente la più riuscita per il concetto e il legame che sviluppa e riprende, rievocando alcune delle sequenze chiave della pellicola originaria, insieme a riflessioni interessanti sulla rottura della quarta parete, ma divertendosi contemporaneamente a redistribuire ruoli e situazioni.
Il mito viene rigenerato, la stessa storia con nuovi volti, un racconto che ingoia la pillola blu calandosi in una “realtà” se non proprio ideale, ma “odierna”, che ancora gioca con i codici attraverso la figura di un game designer insignito dei più illustri premi. E così scopriamo che i “rivoluzionari digitali” di una volta, ora non sono altro che nerd smidollati senza uno scopo, mentre colossi senz’anima continuano a usare internet come uno strumento di controllo.
La memoria storica di un mito
La pellicola si rivela un film su Matrix, più che un nuovo Matrix e per questo è il primo atto a fare la differenza, anche nella regia, che offre spunti scenici e stilistici più evocativi, nel mood della nostalgia.
Man mano che passano i minuti la messa in scena diventa confusionaria e vuota, completamente lontana dalle coreografie spettacolari ed eccentriche a cui Matrix ci aveva abituato.
Anche il ritmo ha dei cali strutturali evidenti nella parte centrale, oltre ad un andamento ondivago, importanti sono anche le lacune narrative e il conseguente mancato sfruttamento di alcuni personaggi. Si percepisce il legame indissolubile con i fondamenti che hanno dato vita all’opera, peccato che nel tentativo di inscenare qualcosa di nuovo si smarrisca la bussola dando vita ad un circo “inanimato”.
Perché, come dalle parole di Fabrizio Caramagna “La storia finisce mentre si fa, anche se si continua a parlarne per secoli. Quello che viene dopo è racconto, favola, mito, leggenda. E ognuno che racconta la storia, se la inventa mentre la racconta” .
Chiaretta Migliani Cavina
Trama
- Titolo originale: The Matrix Resurrections
- Regia: Lana Wachowski
- Cast: Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Jada Pinkett Smith, Lambert Wilson, Daniel Bernhardt, Christina Ricci, Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jessica Henwick, Jonathan Groff, Toby Onwumere, Max Riemelt, Eréndira Ibarra, Priyanka Chopra, Andrew Caldwell, Brian J. Smith, Ellen Hollman
- Genere: Fantascienza, colore
- Durata: 148 minuti
- Produzione: USA, 2021
- Distribuzione: Warner Bros Italia
- Data di uscita: 1 gennaio 2022
“Matrix Resurrections” è il quarto film del franchise con protagonista Keanu Reeves, nei panni di Thomas A. Anderson, meglio noto come Neo, anagramma di One, l’uno, il prescelto, colui che nel corso della trilogia è passato da programmatore di computer a combattente per la libertà e supereroe. La pellicola è diretta da Lana Wachowski.
Neo, nella sua ultima apparizione in “Matrix Revolutions”, sacrifica se stesso per distruggere l’Agente Smith e realizzare una tregua tra le Macchine e i rimanenti umani liberi. Il suo corpo viene preso dalle Macchine, lasciando la possibilità di un nuovo ritorno.
Matrix Resurrections: la trama
In un mondo in cui sussistono due realtà, Neo sarà costretto ancora una volta a seguire ancora il coniglio bianco. Questa scelta sarà l’unica via percorribile per entrare o uscire da Matrix, che è più forte, più sicuro e più pericoloso che mai.
Il cast
In “Matrix Resurrections” Keanu Reeves vestirà nuovamente i panni di Neo, il prescelto salvatore dell’umanità conosciute come l’Uno, mentre Carrie-Anne Moss ricoprirà, nonostante la morte del personaggio, il ruolo di Trinity, membro della resistenza umana contro le Macchine.
Jada Pinkett Smith è Niobe, abile pilota, specializzata nelle arti marziali, anticamente innamorata di Morpheus.
Lambert Wilson è l’astuto e crudele merovingio, uno dei programmi più antichi all’interno di Matrix che si oppone all’Oracolo, un altro antico programma, e cerca di prendere il suo posto all’interno del sistema.
Daniel Bernhardt ricopre il ruolo dell’Agente Johnson, uno dei tanti programmi Agente di Matrix.
Infine tra gli interpreti principali figura Yahya Abdul-Mateen che sostituirà Laurence Fishbourne nei panni di Morpheus.